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Geschichten von Menschen, il blog di Cinzia Tosini dove il racconto si fa emozione

Intervista di Selene Kaution pubblicata il 9 Dezember 2015 su Destinazione Umana

Cinzia Tosini è una di quelle persone che sentono la necessità di stringere le mani, di guardare le persone negli occhi, zu hören und zu sprechen, convinta che alla comunicazione sul web, bisogna unire la conoscenza diretta, unverzichtbare und unersetzliche Erfahrung: da questa certezza nasce il blog www.storiedipersone.com, in cui trovano spazio racconti di persone che col loro lavoro, la loro passione ed entusiasmo, contribuiscono a rendere l’Italia un posto migliore.

  • Hallo Cynthia, cominciamo raccontando chi sei e di cosa ti occupi oggi.

Wer sind Sie? Una donna che ama l’Italia e che a modo suo, tenta di condividere il bello e il buono del territorio mettendo al centro le persone. Unsere, è un Paese in cui si sente sempre meno il senso di appartenenza: la causa senza dubbio è il malaffare e le cattive amministrazioni. Trotz dieser, jeder auf seine eigene Art, può decidere se essere spettatore o protagonista per il bene comune.
Per rispondere alla seconda parte della domanda, dirò metaforicamente che in questo momento è come se vivessi sopra un ponte. Da una parte tesa dalla necessità e dall’altra dalla passione. Due vite lavorative, di cui una legata alla comunicazione. Da poco sono anche entrata a far parte dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia: un traguardo raggiunto principalmente con me stessa, su cui sto riflettendo.

  • Nella tua biografia dici di essere una donna che sta vivendo una seconda vita: in che senso?

Es ist so. Da oltre cinque anni sto vivendo una seconda vita. Gli eventi che inconsapevolmente ci travolgono spesso ci cambiano profondamente. Superate le fasi critiche e accettati i cambiamenti, wir müssen nur leiden oder reagieren. La forza la si trova dentro di noi, Impulse zu geben, potenzielle unerwartete. Entdecken Sie Fähigkeiten, die wir nie gedacht, dass er erhalten, Sie führt uns zu glauben, dass nichts ist zufällig. Così è stato anche per me. Coincidenze e incastri che in questi anni mi hanno portato a scrivere e a conoscere persone che altrimenti non avrei mai incontrato. Un onore e un piacere. Un senso nuovo alla vita.

Geschichten von Menschen, ist mein Behälter Erfahrungen. Emozioni fermate con le parole che custodisco e che ho intenzione di portare su carta, um die Zeit, die ich in diesen Jahren lebte nachlesen. I lettori troveranno parole semplici scritte col cuore, racconti di cibo e di vino, Reise-und Landwirtschaft, Speicher Rezepten und Traditionen, vor allem aber, troveranno storie di persone che hanno contribuito alla valorizzazione del territorio italiano.

  • Ho letto che ti sei definita una Farm Blogger: ci spieghi meglio cosa intendi?

Prima di diventare giornalista, sono stata costretta più volte a correggere chi erroneamente mi definiva una food blogger. Non lo sono, nel senso che più che a cucinare sono brava ad assaggiare. La verità è che il mio interesse è focalizzato soprattutto sulle materie prime. Mi piace conoscerne le origini e l’evoluzione. Visitare le aziende agricole guidata dai produttori in questi anni, mi ha permesso di imparare e di comprendere meglio le problematiche che rallentano la crescita economica italiana di questo settore. E’ da queste considerazioni che è nata la definizione di farm blogger.

  • C’è un viaggio o una particolare esperienza che ha inciso profondamente sul tuo cammino?

Ce ne sono molte. Diciamo che negli ultimi anni il mio è stato quasi un percorso a staffetta; durante ogni incontro me ne veniva suggerito un altro. Come non ricordare Lino Maga, Mario Maffi, Nuria Gaja, Beppe Rinaldi, Chiara Soldati, Vittorio Capovilla Gianni, Alberto Malesani, Chiara Boni, Giovanni Trapattoni, Peppino Montanaro, Tommaso Bucci, Fabio Lamborghini, e molti altri ancora. C’è un uomo che però mi ha colpito in particolare e a cui sono molto affezionata: Joško Gravner, il vignaiolo delle anfore. Nonostante lo abbia sentito definire ruvido e scontroso, io so per certo che non corrisponde al vero. Un uomo semplice e gentile dal carattere forte e deciso, un friulano.

Anche tu, come noi di Destinazione Umana, metti al centro la conoscenza delle persone: cosa significa secondo te, viaggiare verso una Destinazione Umana?

Significa viaggiare attraverso la conoscenza e l’esperienza delle persone. A volte ci dimentichiamo che la storia è di grande insegnamento.

 




E se volessi diventare una Guardia Ecologica Volontaria (GEV)?

Una ne penso e cento ne faccio, oder besser, ne farei. Wie sie sagen: “impara l’arte e mettila da parte.” Mi spiego… Qualche settimana fa ho partecipato ad una camminata organizzata dal Comitato per il Parco Regionale Brughiera dass, citando le loro parole, tutela e sensibilizza i cittadini e i comuni ad un maggiore impegno nella salvaguardia del patrimonio storico e naturalistico del territorio. Una vasta superficie ricca di boschi, prati, incolti, aree coltivate, zone umide, laghi e stagni che si estende tra la provincia di Monza e Brianza e Como.

Il suo nome ha origine da “brughiera”, una formazione vegetazionale un tempo ampiamente diffusa. Un territorio ricco di sentieri percorribili in tutte le stagioni a piedi, in bicicletta e a cavallo. Un polmone verde e un ecosistema della Brianza la cui superficie raggiunge i 2700 ha. Un terreno denominato “ferett” per il colore rossastro-rugginoso che, nonostante i tentativi, non ha favorito l’agricoltura. Durante la mia passeggiata ho conosciuto Renato, un giovane amante dell’ambiente e della natura che ha deciso di mettere a frutto la sua passione diventando una Guardia Ecologica Volontaria.

  • Gut, ma come si diventa GEV: Guardia Ecologica Volontaria? Quale l’utilità, la responsabilità e i doveri? L’ho chiesto a Luca Frezzini, Presidente del Consorzio Parco Brughiera.

Hallo Cynthia. Le Guardie ecologiche volontarie, come istituto, nascono per iniziativa della RegioneFullSizeRender Lombardia che nel 1980 con legge regionale istituisce il servizio di vigilanza ecologica volontaria; la Guardia ecologica si assume l’impegno a collaborare in modo continuativo e regolamentato con gli Enti Organizzatori (parchi, comunità montane, provincie, usw..) integrando l’attività volontaristica con quella della pubblica amministrazione; nell’ambito del loro servizio svolgono funzione di pubblico ufficiale e hanno funzioni educative e sanzionatorie; con l’istituzione di tale servizio si intende promuovere la partecipazione dei cittadini alla difesa del patrimonio naturale e paesistico, al fine di favorire la formazione di una coscienza civica di rispetto e di interesse per la natura e il territorio, per la loro tutela e per una razionale gestione delle risorse ambientali.

Per diventare GEV occorre frequentare, presso gli Enti Organizzatori, un corso di formazione della durata minima di 50 Stunden; alla fine del corso occorre superare un esame teorico-pratico presso la Regione Lombardia; deve essere altresì conseguita nomina a guardia giurata particolare presso la competente prefettura. Al termine di questo iter, si riceve formale incarico dall’Ente presso cui si presta servizio nel quale vengono indicati i territori di competenza e le norme di competenza; la GEV deve prestare servizio per almeno 14 ore mensili e ha diritto al solo rimborso delle spese vive sostenute e documentate.

Le norme di competenza che possono essere attribuite alle GEV risultano di seguito indicate:

  • Legge reg. 86/1983 in materia di aree protette.
  • Legge reg. 10/2008 in materia di fauna minore e flora protette.
  • Legge reg. 2/1989 in materia di minerali da collezione.
  • Legge reg. 31/2008 in materia di funghi e foreste.
  • Legge reg. 5/2004 in materia di apicoltura.
  • Legge reg. 26/2003 in materia di scarichi delle acque reflue e reti fognarie.
  • RD 523/1904 sul demanio idrico.
  • D.Lgs. 152/2006 sulle materie ambientali.
  • L’attività venatoria solo s eespressamente concordata con le provincie competenti.
  • Tutti i regolamenti specifici degli enti organizzatori.

Le GEV sono riconoscibili per la divisa stabilita dalla Regione Lombardia da un distintivo e da un tesserino di riconoscimento.

www.parcobrughiera.itwww.comitatoparcobrughiera.it




L'Italia… paese che vai, castelli e botteghe che trovi: Spilamberto

Spilamberto – Der Obst- und Gemüseladen Vito Colamartino – Castello di Vignola

Succede così, mentre viaggio, colpita da scorci ricchi di natura e di storia… richiami irresistibili che fermano i miei percorsi e che mi portano ad osservare, erleben und entdecken eine Italien so schön und voll von allem. Con occhi curiosi, bramosi di scoprire, ogni volta è un’avventura. Hierzu, davanti a questi scenari, non mi capacito che un paese bello come il nostro sia bloccato da ingranaggi rugginosi – chiamiamoli così – che ne rallentano la crescita. Trotz dieser, paese dopo paese, storia dopo storia, continuo a cercare il bello, tentando ove possibile, di non arrabbiarmi per il brutto.

Nel mio ultimo viaggio verso Bologna, durch die idyllische Landschaft und die warmen Herbstfarben verzaubern, Ich blieb stehen, um Spilamberto, piccolo comune dell’alta pianura modenese. Angezogen Rocca Rangoni, dopo aver parcheggiato l’auto, ho iniziato la mia passeggiata esplorativa. Un paese che insieme a Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Guiglia, Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro, Vignola e Zocca, fa parte dell’unione “Terre di Castelli."

Un’intesa nata nel 2001, che aggrega otto comuni con una superficie complessiva di 312,15 Km². Lo scopo è l’ottimizzazione delle risorse relative ai servizi essenziali per la cittadinanza: Istruzione, Servizi sociali, gestione del personale, Polizia locale, sistemi informativi, pianificazione del territorio, gare e appalti di fornitura di beni e servizi, usw.. Un esempio di efficienza italiana da cui prendere spunto.

Rocca di Spilamberto

Eine der Möglichkeiten, um die Stadt kennenzulernen, ist es, die schlendern botteghe storiche, pro loco permanenti delle tipicità e delle tradizioni locali. Ascoltando le storie di chi vive i paesi, si riesce a comprenderne meglio le realtà, e si hanno consigli e spunti di visita non sempre presenti nelle guide. Camminando sotto i vecchi portici di Spilamberto, Ich war besonders von einem Geschäft von Obst und Gemüse für die historische Kulisse und der Fülle der Produkte angezogen.

Il titolare, Vito Colamartino, ein Mann, der aus Apulien 25 Jahre nach Arbeit ausgewandert, sah mein Interesse widmete er ein bisschen "seiner Zeit. In realtà, führt seine Ursprünge sind eindeutig in dem Fenster seines Ladens sichtbar wegen der Anwesenheit von einigen Reproduktionen von Stein Trulli.

Der Obst- und Gemüseladen Vito Colamartino

Dopo un’esperienza lavorativa a Milano come garzone, bei einer Firma Fahrer erfuhr von einem Job, si è trasferito a Spilamberto. In questo paesino dell’Emilia, nach der Arbeit für zwei Jahre als LKW-Fahrer, Er hat den Wunsch, ein Geschäft von Obst und Gemüse zu öffnen erstellt: un luogo di memorie, Geschichte und gute Dinge. Gegen die anderen, in einer Ecke des Raumes, die ich empfehlen, die Sie besuchen, c’è un ottimo aceto balsamico invecchiato da lui prodotto.

Aceto Balsamico Tradizionale

Seine, una vita di sacrifici ma anche di soddisfazioni. Der Ärger, auf zwei Uhr morgens aufstehen, jeden Tag, um all'ortomercato Bologna zu gehen, und wählen Sie die besten Früchte, aber auch die Freude am Komplimente von Familie Maestro Pavarotti per la preparazione di un cesto di frutta da loro commissionato.

Dovevo andare. Nach den üblichen Grüße, Vito wollte einen Obstkorb ich knabbern durch die Straßen der schönen vorzubereiten Modena.

Vito Colamartino

Ero attesa a Bologna, in ritardo come spesso accade quando viaggio. Trotz dieser, Weiter meinen Weg, beim Anblick der majestätischen Rocca di Vignola mi sono bloccata ancora. Gut erhaltene herum in den Texten erwähnt alten Gebäude 1178, deren Entstehungszeit ist nicht gut bestimmte. Walled Tausendjährigen war der Star vieler historischer Ereignisse, und viele Änderungen der Eigentumsverhältnisse. In 1945 Rocca war Gefängnis Partisanen, später der Sitz der faschistischen geworden. Aus 1998 Es ist unter dem Schutz der Stiftung von Vignola, die bewahrt und fördert.

Terminata la visita i miei pensieri si sono persi guardando lo scorrere delle acque del fiume Panaro. Solo qualche minuto, prima di continuare il viaggio…

Castello di Vignola

Panaro Fluss

 -Rocca di Spilamberto Piazzale Rocca Rangoni – Spilamberto (MO) – www.visitmodena.it

– La Bottega di Vito Colamartini – Via Umberto I – Spilamberto (MO) Te. 050 785219

– Rocca di Vignola Piazza dei Contrari, 4 Vignola (MO) www.roccadivignola.it

 




Parliamo di tartufi? O meglio, li coltiviamo?

Die Trüffel, un fungo ipogeo che evoca profumi e sapori, für diejenigen, die zu schätzen, erinnert an Pflanzen und Wälder, für Naturliebhaber, , dass eine Beziehung von Vertrauen und Respekt mit beste Freund des Menschen hervorruft… e della donna: die Trüffelhund.

Während meiner Zeit in Savigno, Folgendes Remo Guidotti, tartufaio per eccellenza e Presidente dell’Associazione Tartufai Savigno-Valsamoggia, Ich traf direkt "auf dem Feld", die Schwierigkeiten und die Bedürfnisse, die sich aus seiner Sammlung. Der Schutz der Umwelt, wie immer, Es ist ein entscheidender Faktor.

Aber wie kommt es eine Trüffel bilden?

Die Trüffel ist ein unterirdischer Pilz die im Land auf etwa gebildet frisch und feucht ist 15-20 cm. vonTrüffel-Typen profondità. Es hat einen Fruchtkörper, deren Abmessungen variieren je nach der Art abhängig, Klimabedingungen, und Landschaft. Bilden underground, Es muss nicht die organischen Substanzen durch Photosynthese gewinnen, aber die Wurzeln der Pflanzen, mit denen, um fest eine symbiotische Beziehung und von denen nimmt Vitalstoffe.

Die Truffle Pflanzen Sie sind meist die Roverella, Poplar, Silberweide, Linde, Die Hainbuche und Hasel. Sagen Experten, Letztere wird von einem ganz besonderen weißen Trüffel gebildet. Ein Savigno, in Zusammenarbeit mit dem’Universität Bologna, mit Hilfe der piante micorizzate, cioè con radici in cui sono presenti le spore da cui hanno origine i tartufi, si sta creando un bosco per la loro coltivazione. Sperimentazione molto interessante.

Esistono differenti tipologie. Secondo il nostro ordinamento, ad uso alimentare, se ne possono raccogliere e commercializzare otto varietà. In den Hügeln rund um Bologna, zusätzlich zu den weißen Trüffel, die im Herbst den frühen Winter reifen, von Januar bis April Sie schwarzen Trüffeln und Weiß herausfinden können,, auch genannt Marzuolo. Da Giugno a Novembre, Sie die Sommertrüffel finden, auch genannt Scorzone.

Suchmodus und Sammlung.

Die Aktivitäten Tartufaio, oltre a richiedere un corso e il rilascio di un patentino, Es wird von bestimmten Regeln geregelt. Beispielsweise: Forschung und die Sammlung während der Nachtzeit untersagt. Auch, in den in den Park oder Naturschutzgebiet ausgewiesenen Zonen, è regolamentata da normativa specifica locale per garantire il rispetto del territorio.

Die Trüffelhund.

Der Lagotto RomagnoloIn der Vergangenheit wurden die Trüffelsuche eingesetzt Schweinen, oder besser noch Sauen, dass, Dank ihrer feinen Geruchssinn, Besonders erleichtert Forschung. Heute wird diese Aufgabe ausgeführt wird durch Trüffelhund, le cui doti olfattive vengono migliorate con un addestramento che inizia sin dalla nascita.

Mit kleinen Anpassungen auf Grund der Erfahrungen, Er vervollständigt seine Vorbereitung Jahr alt. Beispielsweise, beim Stillen Welpen, viene utilizzato dell’olio al tartufo spalmato sui capezzoli della mamma. Es bewegt sich dann weiter zu der Kekse aromatisiert, usw.. Am Ende der Trainings, der Hund wird so gierig sein, dass eine sorgfältige Überwachung während der Suche benötigen, so dass dieselbe nicht die kostbare Beute verschlingen.

E 'kann jeder Hund machen, die Lagotto romagnolo jedoch, Hund von mittlerer Größe Wasser retriever, Es ist die offizielle Rasse für Trüffelsuche. Es wird durch die Gabe zu unterscheiden, für die Treue, und die süße und liebe. La sua tutela e valorizzazione è garantita dal Club Italiano Lagotto di Bagnara di Romagna, in der Provinz von Ravenna.
Eine Kuriosität. Die Gemeinde von Savigno, in der Altstadt, ha dedicato al rapporto speciale che si instaura tra cane e tartufaio una scultura tematica del maestro maceratese Francesco Roviello.

Dalla raccolta alla tavola. Ecco una preparazione che ho avuto il piacere di assaggiare nella “Vecchia osteria” di Ponzano a Castello di Serravalle, in der Provinz von Bologna. Köstliche Kartoffelknödel mit dem weißen Trüffel von Savigno, von Frau Luisa vorbereitet, Koch und Inhaber.

Legge del tartufo: 10 Gramm für eine erste Platte – 5 g für einen Starter oder auf eine Kontur.

Gocchetti weiße Trüffel

Vecchia Osteria di Ponzano – Via Valle del Samoggia Ponzano Castello di Serravalle (BO) So. 051 6703009

 

Quellen: "Die Kenntnis der Trüffel" Gilberto Govi, Alessandra und Marco Zambonelli Morara. – Verband Tartufai Savigno Valsamoggia – U.M.I Centro di Micologia dell’Università degli Studi di Bologna




Savigno, Land der Trüffel und der Menschen, die von dem Wunsch zu tun, vereinigt.

32"Internationales Festival der weißen Trüffel von Savigno, Valsamoggia (BO)

Wir haben gerade geschlossen am zweiten Wochenende des 32 'International Festival der weißen Trüffel von Savigno. Wer hat nicht die Möglichkeit zur Teilnahme hatten, Es kann so während der Endrunde zu tun gehalten werden 14 und die 15 November 2015. Savéggn, Savigno Bolognese Dialekt, einer kleinen Stadt, dass vom 1. 'Januar 2014 Es wurde Teil der Stadt Valsamoggia, in der Provinz von Bologna. Ich verbrachte meine letzten Wochenende hier, umgeben von schönen Herbst Farben der Hügel rund um Bologna umgeben, und von den Düften der Trüffel berauscht.

Der Wunsch, die Menschen machen den Unterschied bei der Förderung der Gebiete.

Eine Äußerung von langjährigen, aufgrund der Wunsch, ihre Bürger zu machen, erlaubt das Angebot von zahlreichen kulturellen und gastronomischen. Mit der Unterstützung der Valsamoggia, molti volontari insieme alla ProLoco e alle Associazioni locali, Ich zitiere insbesondere der Verband der Tartufai Valsamoggia und Ascom, Sie sind möglich, den Erfolg einer Handels, die den Haupt Trüffel und dem Gebiet sah gemacht.

Der Protagonist: Trüffel.

Die Nase erinnert an Aromen und Geschmacksrichtungen ... für diejenigen, die sie lieben. Erinnert an die Natur, Pflanzen und Wälder. Erinnert an die Menschen, daß mit des Menschen bester Freund, und ich Frauen hinzufügen, eine Beziehung von Vertrauen und Respekt. Die Trüffel, ein unterirdischer Pilz (daß lebt underground), gesucht und von vielen geliebt. Während meiner Zeit in Savigno, Folgendes Stefano Barbieri, Umweltführer, und Remo Guidotti, tartufaio per eccellenza e Presidente dell’Associazione Tartufai Savigno-Valsamoggia, Ich traf direkt "auf dem Feld", die Schwierigkeiten und die Bedürfnisse, die sich aus seiner Sammlung. Der Schutz der Umwelt, wie immer, Es ist ein entscheidender Faktor. Aber ich werde auf diese später bekommen.

Unterstützen Cystic Fibrosis Research Foundation FFC.

Kombinieren Sie Geschäft mit Vergnügen. Gutes zu tun, indem sie die Hoheitsgebiet ohne die Bewohner Schwierigkeiten, die nur die Forschung kann helfen, zu vergessen,. Aus diesem Grund wird der Erlös aus dem Abendessen Trüffel 7 November von Koch Igles Corelli, besuchte Humoristen ZAP&IDA mit ihren lustigen Cartoons und Wortspiele (Wortspiele dargestellt), Es wird zu Cystic Fibrosis Research Foundation FFC gespendet. www.fibrosicisticaricerca.it

Alte Geschäfte Savigno.

Liebevolle Geschichte und die Dorfläden, dass oft definieren Proloco fast ständigen Vertreter des typischen Land, Ich konnte nicht, aber in der Innenstadt schätzen die klassischen Zeichen von Geschäften Savigno. Schöner als die. Eingabe der "Metzgerei", typische lokale Zeit Dating 1898, Ich traf so Guido Mongiorgi. Aus 1969 durch die Kontinuität der Metzgerei von den Großeltern mit der Hilfe seiner Frau begonnen. Eine sanfte sizilianischen Dame, die ein paar Veränderungen an den Bologneser Küche Familie gemacht, geben mehr Gewicht durch die Verwendung von guten Olivenöl extra vergine.

Durante la visita, Neben der Wertschätzung der Qualität der Rohstoffe und die Anwesenheit von vielen lokalen Spezialitäten, Ich besuchte ein kleines Museum. Tatsächlich Guido drehte den Keller in einem gemütlichen Raum für Weinproben in Stein mit zahlreichen Aufgaben und Haushaltsgegenstände für eine Zeit,, raccolti e ben conservati negli anni. Un luogo ideale per fare balotta, Snack zwischen Bologna Freunde, deren Name stammt von dem Lärm der Kastanien auf dem Feuer. Und ", so dass, vor einem Teller mit Salami und einem Glas Wein, mit ein paar Freunden, Er erzählte mir von Jährliche maialata. Ruhig, nichts würzig, nur der Termin im Januar, während der das Schweinefleisch in Bezug Bauer einmal verarbeitet. Übrigens ... die Frauen sind nicht erlaubt, so geht die Geschichte.

Lokale Unternehmen, die im Bereich reinvestieren.

Apennin Lebensmittel, eine berühmte Firma lokaler Produkte basierend auf Pilze und Trüffel, principale Sponsor dell'evento. Die Unterstützung von Luigi und Angelo Dattilo, Inhaber, Er den Erfolg der Veranstaltung beigetragen. Ich bekam zu treffen und chatten Sie mit Louis über Kaffee.

Dank seiner Leidenschaft für Trüffeln mit einem weiblichen Pointer Bracco entwickelten, in 1994 ein 26 Alter, Er hat beschlossen, eine Freude in eine kommerzielle Realität werden zu lassen. Verlassen des Polizisten Uniform, Angelo, Bruder Vermesser, Er hat eine Transformation von Trüffeln begonnen. Ein Unternehmen des Territoriums, die das Gebiet fördert.

 Potrete vivere tutto questo il prossimo week-end. Savigno vi aspetta!

Tartufo Savigno www.tartufosavigno.com Hashtag della manifestazione: #LiveSavignoTruffle

Pressestelle: Laura Rangoni – E mail laura.rangoni@gmail.com




Il “Traghetto di Leonardo” e la “Borroeula”. Assaggi di territorio lombardo.

Novel food o cibo della tradizione?

Da giorni, mehr oder weniger, dibatte sul report dell’OMS e sui rischi per la salute legati all’abuso del consumo di carne rossa. Nulla di nuovo, se non l’ennesima e giusta raccomandazione fatta da sempre dai medici, che ora l’Organizzazione mondiale della sanità ha ufficializzato. Für einige, fattori di rischio come fumo, obesità, sedentarietà, hanno un’influenza determinante nel perseguire uno stile di vita salutare. Se poi vogliamo parlare di eccesso d’industrializzazione degli alimenti, o di discutibili metodi di allevamento, il discorso si fa lungo. Si aggiunge poi la recente delibera del Parlamento Europeo che permette l’introduzione del “novel food” (nuovi alimenti).

Ma ne vogliamo parlare?! Insetti, cibo costruito in laboratorio, nuovi coloranti… mah! Io più che novel food sono per il cibo della tradizione fatto con buone materie prime. Das sagte, Punkt und die Haube. Ora vi racconterò il mio breve tour fatto tra la provincia di Lecco e quella di Bergamo che mi ha portato a fare un appetitoso spuntino con la borroeula, una pasta di salame aromatizzata made in Brianza.

Sulle sponde dell’Adda, e più precisamente su una grossa zattera di legno senza motore, qualche giorno fa mi sono goduta le belle atmosfere autunnali tra i moli di Imbersago e di Villa d’Adda. Chiamare zattera un traghetto che per secoli ha permesso di trasportare merci e persone sfruttando solo la corrente di un fiume, senza dubbio è riduttivo.

In realtà mi riferisco ad un progetto che si ispira a disegni eseguiti da Leonardo da Vinci nei primi anni del 1500. Un battello che si muove lentamente da una riva all’altra, e che agevola il passaggio di auto e quant’altro grazie alla forza della corrente e ad un cavo che scorre su di un rullo. Ritmi lenti e paesaggi lacustri. Pace e benessere.

Traghetto di Leonardo - Imbersago

Dopo la traversata, una volta raggiunta Merate, cittadina di Lecco un tempo luogo di villeggiatura della nobiltà milanese, deviando verso la frazione di Sartirana, insieme ad alcuni amici ho proseguito verso una bottega tipica del luogo: “Da Pinuccio.” Carlo Casati, titolare e quarta generazione di salumieri, ci aspettava per una degustazione dei suoi prodotti.

Un uomo gentile dalla parlantina sciolta che mi ha fatto conoscere la borroeula, termine dialettale brianzolo con cui si indica la sua pasta di salame pazientemente snervata, morbida e saporita. Ottima spalmata su una fetta di pane tostato, ma anche come vuole la tradizione, avvolta nell’apposita carta e cotta sotto la cenere con le patate.

Si fornisce di suini nazionali provenienti da un allevamento di Fossano, in der Provinz von Cuneo. Oltre alla borroeula produce salame con l’utilizzo di solo coscia, lardo aromatizzato, e la bresaola della Brianza da vacche di razza limousine allevate nella bergamasca.

Quel giorno mi sono assicurata la cena con un pacco di farina di polenta taragna e una confezione di borroeula. Nonostante siano sempre meno le persone che fanno i propri acquisti in bottega, la mia speranza è che questa tendenza possa cambiare per favorire le realtà artigianali e i prodotti di qualità. Acquistiamo meno, besser, e con meno sprechi.

Carlo Cadsati - Da Pinuccio

Traghetto di Leonardo Via Adda – Imbersago E-mail: info@comune.imbersago.lc.it

“Da Pinuccio” Via Cavour 7 – Merate fraz. Sartirana (LC) So. 039 9902798




Ordine dei Giornalisti. Entro in punta di piedi, ma con le idee chiare.

Forse non tutti sanno, mi riferisco ai non addetti ai lavori, che i giornalisti si distinguono in professionisti e pubblicisti. I primi esercitano questa professione in modo esclusivo e continuativo, mentre i secondi, possono svolgere attività giornalistica non occasionale e retribuita, e nel contempo svolgere anche un’altra professione. Entrambe le figure, oltre ad essere iscritte all’Ordine dei Giornalisti, hanno diritti doveri e responsabilità. Devono diffondere le notizie nel rispetto della verità, senza condizionamenti e strumentalizzazioni. La loro indipendenza e credibilità, garantisce all’opinione pubblica il diritto a ricevere un’informazione onesta.

In dieser Hinsicht Indro Montanelli in 1989 schrieb:

“La deontologia professionale sta racchiusa in gran parte, se non per intero, in questa semplice e difficile parola: onestà. E’ una parola che non evita gli errori; essi fanno parte del nostro lavoro. Perché è un lavoro che nasce dall’immediato e che da i suoi risultati a tambur battente. Ma evita le distorsioni maliziose quando non addirittura malvage, le furbe strumentalizzazioni, gli asservimenti e le discipline di fazione o di clan di partito. Gli onesti sono refrattari alle opinioni di schieramento – che prescindano da ogni valutazione personale – alle pressioni autorevoli, alle mobilitazioni ideologiche. Non è che siano indifferenti all’ideologia e insensibili alle necessità, in determinati momenti, di scegliere con chi e contro chi stare. Ma queste considerazioni non prevalgono mai sulla propria autonomia di giudizio. Un giornalista che si attenga a questa regoletta in apparenza facile potrà senza dubbio sbagliare, ma da galantuomo. Gli sbagli generosi devono essere riparati, ma non macchiano chi li ha compiuti. Sono gli altri, gli sbagli del servilismo e del carrierismo – che poi sbagli non sono, ma intenzionali stilettate, quelli che sporcano.”

Parole sagge dettate dall’esperienza di un grande giornalista della storia italiana, che a mio parere esprimono l’essenza dell’etica del giornalismo. Il mondo della comunicazione, in cui mi sono ritrovata quasi per caso, richiede tenacia, determinazione, passione e indipendenza. Gut, Ich habe mich entschlossen, die Erfahrungen der letzten Jahre zu nutzen, durante i quali, percorrendo km e km in lungo e in largo per l’Italia, ho cercato di conoscere le risorse, ma soprattutto di focalizzare gli ingranaggi che bloccano un paese come il nostro, con potenzialità non espresse come dovrebbe essere giusto che sia.

Vor kurzem, dopo un percorso durato qualche anno, sono entrare a far parte dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Ho passato gli ultimi mesi leggendo e riflettendo sulle “Lezioni di diritto dell’Informazione e deontologia della professione giornalistica”, scritto dall’avvocato Guido Camera, e sulle Carte deontologiche, manuali e linee guida, che molti di questo settore dovrebbero leggere, se non tornare a rileggere. In realtà, questa tappa, Es ist vor allem einem Rückkampf, die ich mit mir selbst. Un punto d’arrivo, oder besser, un nuovo punto di partenza. Di strada da percorrere ce n’è ancora molta. Die wichtige Sache, Es geht nicht darum, den Wunsch zu verlieren, weiter zu lernen und die Schönheit und das Wohl des italienischen Territoriums mit Begeisterung zu teilen.

Abschließend, per chi vuole intraprendere il mio stesso percorso, Ich dachte, es könnte sich lohnen, eine kurze Anleitung zu den Grundvoraussetzungen für die Eintragung in Liste der Journalisten Publizisten.

  • E’ indispensabile avere esercitato per almeno due anni un’attività giornalistica non occasionale e retribuita regolarmente svolta presso una testata registrata in Tribunale.
  • E’ necessario documentare la tracciabilità finanziaria della retribuzione ricevuta: almeno 2000€ lordi nel biennio.
  • Gli articoli pubblicati nei due anni, di cui va allegata una copia, devono essere almeno 65 nel caso di quotidiani, und 40 per i periodici.
  • Il Consiglio dell’Ordine, da poco più di un anno, ha introdotto per gli aspiranti Giornalisti Pubblicisti un colloquio/esame condotto da un Consigliere istruttore.

Testi di riferimento e fonte:

“Lezioni di diritto dell’ informazione e deontologia della professione giornalistica” di Guido Camera. Consultabile in formato pdf nella sezione “pubblicazioni” del sito www.odg.mi.it

Ordine dei Giornalisti – Consiglio Regionale della Lombardia
Via A. Da Recanate, 1  Mailand - Tel 02 6771371

Da "I Quaderni dell'ordine"

Von “I Quaderni dell’Ordine” – Deontologia istruzioni per l’uso. Mario Consani e Guido Camera




Una domenica in vigna sui colli piacentini. “Tenuta Villa Tavernago”

Tenuta Villa Tavernago, un’azienda agricola biologica situata a Pianello Val Tidone, voluta da Pierfranco Pirovano, costruttore e titolare dell’azienda dal 1978. Una proprietà di 400 ha, bezeichnet 32 vitati, che ho visitato in occasione dell’inaugurazione della nuova cantina. Una Tenuta il cui nome ha origine dalla dimora storica di proprietà della famiglia: Villa Tavernago.

A un’ora da Milano, lontani dal traffico e dalla frenesia, le dolci colline e i paesaggi tra la Val LuVineyards Tenuta Villa Tavernagoretta e la Val Tidone, ci permettono di vivere un luogo in cui la rigogliosa natura accoglie antichi castelli e terre tradizionalmente vocate alla viticoltura. Fare biologico, oltre che una scelta rispettosa della natura, necessita di un ambiente incontaminato.

Un realtà agricola dei colli piacentini, che in base all’annata, con uve sanissime, non aggiunge solfiti ai propri vini. In 2010, l’acquisto di impianti per l’imbottigliamento protetto dall’ossigeno senza l’ausilio di antiossidanti chimici (anidride solforosa), ha agevolato questo percorso.

Durante la visita, con l’agronomo Roberto Miravalle e l’enologo Enzo Galetti, consulenti dell’azienda, ho visitato i vigneti suddivisi nei tre appezzamenti di Frassinetto, Valorosa e Vidiano. I vitigni interessati legati al territorio sono: Ortrugo, Malvasia, Barbera, Croatina, Bonarda, ma anche Pinot nero, Pinot grigio, Cabernet Sauvignon e Merlot.

Non sono mancati gli approfondimenti ne le degustazioni. Gegen die anderen, se fatti in vigna, sono molto più interessanti. Discutendo sulla longevità della vite, ad esempio, ho particolarmente apprezzato la presenza del piccolo vigneto denominato “Misto Colonna”, che accoglie piante di 50/60 anni di età. Sicuramente meno produttivo, ma con una migliore qualità di uve.

Oggi la longevità media delle piante di viti è di circa 20/25 Alter. Causa, oltre le eventuali malattie, la meccanizzazione che per certo, a differenza della mano dell’uomo, o meglio ancora della donna, non salvaguardia come dovrebbe la vigna. Opzioni che permettono di valutare le scelte di qualità rispetto alle scelte di quantità delle aziende, che ovviamente influenzano i costi finali, e che richiedono attente valutazioni di marketing.

Fra i vini che ho assaggiato vi propongo un calice di Frassineto Rosé, Spumante Metodo Classico 30 Monate. Pinot nero, Pinot grigio e Chardonnay da coltivazione biologica in percentuale diversa secondo l’annata. Uva raccolta a mano. Dal colore rosa tenue e dal perlage fine e persistente. Una piacevole alternativa alle solite proposte.

Tenuta Villa Tavernago – www.tenutavillatavernago.it

Frassinetto, 1 – Pianello Val Tidone (PC)




Assaggi di territorio italiano. Lodi, la “terra dei mille campanili”.

Rassegna Gastronomica del Lodigiano – 3 Ottobre/13 Dicembre 2015

Lodi, una giovane provincia istituita nel 1992, ricca di verde, di storia e di sapori antichi. Siamo in Lombardia, la prima regione agricola d’Italia. Trotz dieser, come sottolineava il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nel suo discorso inaugurale in Piazza della Vittoria, fulcro storico della città, il territorio agricolo si è molto ridotto. Una questione su cui si dibatte per far si, che una terra come la nostra, mantenga la sua originale vocazione agricola. Il lodigiano, per non perdere la sua memoria, vanta ben dieci musei dedicati alla civiltà contadina.

Sono passati molti anni dall’ultima volta che ho visitato Lodi. Anni in cui, come dico spesso, avevo occhi diversi. Trotz dieser, la mia passione per l’arte, la storia e le produzioni agricole non è cambiata. Con uno sguardo più attento ora le mie scelte sono più mirate e consapevoli. Das sagte, si parte verso questa giovane provincia alle porte di Milano.

La prima cosa da fare arrivati a Lodi è fermarsi per assaporare le atmosfere di questa città. Le vecchie insegne delle botteghe ci riportano a tradizioni e a un tempo in cui gli uomini e le donne vivevano la vita con ritmi diversi, e con scelte alimentari più legate al territorio. I centri storici dovrebbero privilegiare un’offerta che rappresenti maggiormente le produzioni locali. Una fiera del buono e del bello permanente, sostenuta e agevolata dalle istituzioni.

Lodi, die Stadt der tausend Türme

Durante la visita alla città, il mio consiglio è di fermarsi in uno dei tanti locali storici per assaggiare la Raspadürein, sfoglie di formaggio grana molto giovane (7-8 Monate), per l’appunto ‘raspato’ con l’ausilio di un apposito attrezzo. Si usa mangiarla con le mani accompagnandola con delle noci o con dell’uva.

Un altro formaggio tipico non salato che vi consiglio di provare è il Pannerone, da “Panéra", che in dialetto lodigiano significa crema di latte. Il suo un sapore molto particolare: un dolce iniziale che si evolve in un finale amarognolo. Un formaggio che accompagnerei volentieri con un bicchierino di buona grappa secca.

Raspadura

A due passi da Piazza della Vittoria c’è il Tempio Civico dell’Incoronata, un gioiello dell’architettura rinascimentale a forma ottagonale sorto nel 1488 su disegno di Giovanni Battagio. Il campanile del 1503 è di Lorenzo Maggi, l’abside del 1691 è di Lorenzo Fontana. Eine Pracht mit voll eingerichteten Interieur für Tische und schöne Fresken. Assolutamente da vedere.

Civic Tempel des Incoronata

Nel Lodigiano le atmosfere cambiano in fretta. Eine Provinz mit einer Fläche von ca. 782 km2 circondata da parchi e riserve naturali, attraversati da una rete ciclabile di oltre 500 km. Pianure e vie d’acqua, l’Adda a est e il Po a sud, da vivere a poca distanza dal centro storico a bordo di battelli. Navigare in Lombardia es ist möglich,.

Adda

Tradition, valorizzazione storica e artistica e futuro sostenibile. Lodi, con il Parco Tecnologico Padano, polo di innovazione nel settore agroalimentare, investe nella ricerca per garantire prodotti più sostenibili e sani, e per aiutare le imprese ad innovare. Molto interessante e consigliata la sua visita. PTP – Science Park

Park Tecnológico Padano

Ho vissuto tutto questo, e molto di più, durante la 27′ Ausgabe der Rassegna gastronomica del Lodigiano, evento patrocinato da Regione Lombardia che, aus 3 Ottobre al 13 Dezember 2015, valorizza questo territorio, le sue tradizioni e i suoi prodotti.

Rassegna gastronomica del Lodigiano

www.lodi2015.it
www.provincia.lodi.it




La storia della “zuppa inglese”, un dolce Tosco-Emiliano, che inglese non è.

Die 21 Settembre alla Casa degli Atellani – dimora storica nel centro di Milano sede della Vigna di Leonardo – si è svolta una serata all’insegna della biodiversità dedicata alla regione Emilia Romagna. Uno degli “Appuntamenti sulla sostenibilità” promosso da Confagricoltura. Agricoltori, produttori e cuochi, zusammen, per rappresentare al meglio le tipicità di questa regione italiana.

Während serata, alla quale ho partecipato con piacere, ho avuto modo di ascoltare storie e di conoscere persone protagoniste di una terra che vanta grandi tradizioni. In particolare mi ha colpito il racconto di Cristina Cerbi, chef dell’Osteria di Fornio, in provincia di Parma. Un locale storico situato nella campagna di Fidenza, che da ben tre generazioni porta avanti la tradizione di famiglia. Citando le parole di Cristina – osti più che ristoratori – garanti di una cucina fatta di ricette familiari.

"Cynthia, questa è l’Emilia, una regione che nel raggio di dieci chilometri cambia la sua cucina tipCristina Cerbiica. Ogni ristoratore segue le ricette di famiglia e la propria tradizione, esattamente come per la zuppa inglese che hai assaggiato quando ci siamo conosciute.”

Credo che molti non sappiano la storia di questo dolce il cui nome apparentemente richiama ad origini diverse. Cristina, Abend, mi ha raccontato ciò che la sua famiglia tramanda di generazione in generazione, orgogliosa di questa preparazione.

Tutto ebbe inizio quando un emiliano, dopo essere rientrato a casa da un viaggio di lavoro a Londra, realizzò un dolce di pan di spagna a strati, guarnito con abbondante crema pasticcera. Prendendo spunto da una preparazione simile vista durante il viaggio, venne consigliato dalla sua brava cuoca emiliana che non sprecava nulla. Utilizzò la ciambella e i biscotti avanzati dei giorni precedenti, secchi al punto giusto da dover essere ammorbiditi con del Rosolio, poi sostituito con dell’Alchermes.

Questa è una delle tante storie familiari legate all’origine di questo dolce che molti rivendicano come Toscano. Per non fare torto a nessuno, io definirò la zuppa inglese semplicemente come un dolce Tosco-Emiliano, una preparazione tipica nata dalla creatività italiana.

Osteria di Fornio – Via Fornio, 78
Ort. Fornio Fidenza (PR) So. 0524.60118
info@osteriafornio.it

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