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Il mio incontro con Simonetta Varnelli, custodian of tradition in the oldest distillery in the Marche,it.

Distilleria Varnelli,,en,Only the love for their land and,,it,closeness of the people of their country by courage and new vitality to continue,,it,An affirmation that I share, and that brings me to a land to which they are bound for different reasons,,it,In particular, the dry anise and bitter tied to the traditions of the mountain territory from which it takes its name,,it,These are the issues that I dealt with Simonetta Varnelli,,it,in addition to the management of the company,,it, antica casa liquoristica marchigiana.

Quest’anno la mia estate è iniziata viaggiando tra Abruzzo e Marche. Two regions affected by the earthquake in the heart that are slowly trying to restore the right balance,,it,This is the answer I was given several times by locals,,it,In days gone by in this region,,it,I wanted to spend some of my time to an ancient liqueur house that I appreciate the craftsmanship of its productions,,it,still evident signs that require bureaucratic quickness for the safety,,it,but also,,it,for those who live the local manufacturers,,it. Non è facile far vincere le paure alle persone quando è la natura a decidere. Solo l’amore per il proprio territorio e la vicinanza della gente da coraggio e nuova vitalità per continuare. For this, dopo aver passato del tempo in Abruzzo, mi sono fermata nelle Marche. Una presenza, or better, un’esigenza che sentivo di dover soddisfare.

“Nelle Marche si vive bene”

It’ questa la risposta che mi è stata data più volte dalla gente del posto. An affirmation that I share, and that brings me to a land to which they are linked to the beauty of the coasts and inland,,it,Sole,,en,green hills,,it,and vast expanses of sunflowers,,it,In days gone by in this region I wanted to spend some of my time to an ancient liqueur house that always appreciate the craftsmanship of its productions,,it,A company history that,,it,as many other area,,it,about a year ago he suffered the damage caused by earthquakes,,it,still evident signs that require,,it. Sole, high, verdi colline e immense distese di girasoli. But not only…

Sunflowers in the Marche

Nei giorni passati in questa regione, ho voluto dedicare una parte del mio tempo ad un’antica casa liquoristica che apprezzo per l’artigianalità delle sue produzioni. Mi riferisco alla Distilleria Varnelli di Muccia, in provincia di Macerata. Un’azienda storica che, come molte altre della zona, circa un anno fa ha subito alcuni danni conseguenti alle scosse di terremoto. Segni ancora evidenti che richiedono sveltezza burocratica per la messa in sicurezza, ma anche e soprattutto, per chi vive le realtà produttive locali, coraggio, tenacity and valorisation,,it,A woman who welcomed me with kindness and I loved the character and simplicity,,it,Together the sisters family manages a completely feminine,,it,During our conversation I found Simonetta in the resolution which I think can be useful for the protection of the territory,,it,they never prevailed on the possibility of undertaking an alternative route. In addition to these personal lifestyle choices,,it. Sono questi i temi che ho trattato con Simonetta Varnelli. Una donna che mi ha accolto con gentilezza e che ho apprezzato per il carattere e per la semplicità. Insieme alle sorelle gestisce un’azienda familiare tutta al femminile. Una distilleria – la più antica delle Marche – fondata nel 1868 da Girolamo Varnelli a Cupi di Visso (MC), che da ben quattro generazioni si contraddistingue per la continuità fedele di una tradizione.

During our chat, ho riscontrato in Simonetta quella risolutezza che ritengo possa essere utile per la tutela del territorio. Sensazioni che mi hanno indotto ad invitarla a proporsi per un ruolo istituzionale. In realtà, dalla sua risposta, I realized that the management of the company and the attention and enjoyment of family responsibilities,,it,We may never have prevailed on the possibility of undertaking an alternative route. In addition to these personal lifestyle choices,,it,It also discussed how - in terms of construction,,it,Speeches that continued following a path in the operational heart of the distillery,,it,Among aromas of herbs,,it,roots and honey Monti Sibillini,,it,Simonetta has described to me the techniques of production that,,it, they never prevailed on the possibility of undertaking an alternative route. In addition to these personal lifestyle choices, It also discussed how - in terms of construction – si potrebbe fare e soprattutto migliorare, to overcome future situations that could again disrupt a country from the seismic risks as our,,it,Speeches that we have continued to deal with the operational heart of the historic distillery,,it,A knowledge that will certainly give you a satisfaction and a greater pleasure to my taste,,it,A special meeting of the Marche in the oldest distillery,,it. Issues to be addressed seriously to avoid continuing to "cure" rather than prevent,it.

Passeggiando nel cuore operativo della distilleria storica tra profumi di erbe officinali, radici e grandi quantità di miele dei Monti Sibillini,  Simonetta mi ha descritto le tecniche di produzione che nel rispetto della tradizione e della materia prima, seguono con cura e precisione scrupolosa i metodi e le antiche ricette originali di un tempo.

Una visita in una casa liquoristica storica che desideravo fare da tempo, che mi ha permesso di vivere con curiosità ed emozione un’esperienza che darà certamente ai miei assaggi – consapevoli e responsabili – una soddisfazione ed un piacere diverso. Merito della storia, della tradizione e della grande abilità degli artigiani italiani del gusto.

Distilleria Varnelli,,en,Only the love for their land and,,it,closeness of the people of their country by courage and new vitality to continue,,it,An affirmation that I share, and that brings me to a land to which they are bound for different reasons,,it,In particular, the dry anise and bitter tied to the traditions of the mountain territory from which it takes its name,,it,These are the issues that I dealt with Simonetta Varnelli,,it,in addition to the management of the company,,it – www.varnelli.it

Via Girolamo Varnelli, 10 Muccia (MC)

 




Abruzzo, terra dei buoni sapori, of many colors and brave people,,it,Pineto,,en,My vacation started in Pineto,,it,seaside town that owes its name to the lush Mediterranean,,it,Recalled from its pinewood,,it,but also by the many stories originating friends of the place,,it,I spent five days between nature,,it,history and flavors,,it,Blue Flag,,it,It is located in a Marine Protected Area of ​​Abruzzo's Adriatic coast in which to walk four kilometers of golden beach,,it.

Perché visitare l’Abruzzo? Ho trovato le risposte.

“Chi può favorisca il turismo. Come and visit Abruzzo!” Un appello che un ristoratore abruzzese mi ha fatto qualche mese fa dopo i tragici eventi di questo inverno. Quel giorno gli ho fatto una promessa, un impegno che ho mantenuto pochi giorni fa andando a trovarlo e visitando quella terra. Una regione ricca di storia e di borghi antichi, di paesaggi pittoreschi e di bellissime spiagge, di tradizioni e di buon gusto. Una terra in cui – come mi ha sottolineato un amico –  you can ski watching the sea,,it,A weighted path that introduced me to the potential of a region that has everything it takes to recover,,it,Considerations I did after listening to those who are prepared for this task,,it,seaside town that owes its name to the lush Mediterranean,,it,typical dish of Pineto celebrated restaurateurs of the place in the first days of June,,it,a man who defends with tenacity identity of the area,,it,The vocché 'platform of peace if ninzà hunt,,co,City overlooking the sea from the ancient atmospheres and modern,,it,from major roads and the many elegant shops,,it,Its main symbol is the sculptural work,,it. Ora più che mai l’Abruzzo ha bisogno di turismo. It’ per questo motivo che il mio viaggio – molto più che una vacanza – è stato un atto dovuto e sentito col cuore per far sentire la mia vicinanza alla popolazione colpita. Un percorso ponderato che mi ha fatto conoscere le potenzialità di una regione che ha tutti i numeri per risollevarsi. Nonostante le lentezze burocratiche si può fare ancora molto. It’ necessary that all tour operators are more cohesive and responsive in recognizing the events organized by local tourist boards,,it,for an education and an ever more in line with the times,,it,Considerations that I did and after listening to those who are prepared for this task,,it,either from direct experience,,it,that said,,it,I will keep my commitment to giving some travel ideas and taste that I hope can be useful for a holiday in Abruzzo,,it,land of good taste,,it, per una formazione e un’offerta sempre più in linea con i tempi. Considerazioni che ho fatto dopo l’ascolto di chi è predisposto a tale compito, ma anche per esperienza diretta.

Premesso ciò, manterrò il mio impegno dando alcuni spunti di viaggio e di gusto che spero vi potranno essere utili per una vacanza in Abruzzo, terra dei buoni sapori, of many colors and brave people,,it,Pineto,,en,My vacation started in Pineto,,it,seaside town that owes its name to the lush Mediterranean,,it,Recalled from its pinewood,,it,but also by the many stories originating friends of the place,,it,I spent five days between nature,,it,history and flavors,,it,Blue Flag,,it,It is located in a Marine Protected Area of ​​Abruzzo's Adriatic coast in which to walk four kilometers of golden beach,,it.

Vista da Pineto

Vista da Pineto

Pineto

La mia vacanza è iniziata a Pineto, località balneare che deve il suo nome alla lussureggiante macchia mediterranea. Richiamata dalla sua pineta, ma anche dai tanti racconti di amici innamorati del luogo, ho trascorso cinque giorni tra natura, storia e sapori. Bandiera Blu 2016, è situata in un’Area Marina Protetta della riviera adriatica abruzzese in cui passeggiare su quattro chilometri di spiaggia dorata. Pineto è anche montagna, grazie alla vicinanza del Gran Sasso d’Italia e del suo parco regionale.

Spiaggia di Pineto

Spiaggia di Pineto

Pineta

La pineta

For my stay I chose a nineteenth century mansion,,it,medieval town and cities,,it,one of the oldest in Italy,,it,the highest in Abruzzo,,it,Do not miss the view from the terrace of Atri,,it,The images do not convey why the beauty of the place enough,,it,For my stay I chose a nineteenth century mansion,,it,medieval town and cities,,it,one of the oldest in Italy,,it, Villa Arlini, in cui ho trovato accoglienza e tanta gentilezza. Ho trovato anche piatti della tradizione marinara come il Brodetto di pesce alla Pinetese, typical dish of Pineto celebrated by local restaurateurs in the first days of June. IS’ preparato con sogliole, triglie, scampi, mazzoline (gallinelle), calamari, cozze e vongole, e con l’aggiunta di peperone rosso, alloro e pezzi di pomodoro fresco. Ottimi sapori di mare.

Brodetto di pesce alla Pinetese

Brodetto di pesce alla Pinetese

Atri

Borgo medioevale e città d’arte – una delle più antiche d’Italia – situata sulle colline teramane. Una passeggiata tra i suoi vicoli adornati di fiori e tra i suoi antichi palazzi, ci riporta ai giusti ritmi e alle atmosfere di un tempo. In piazza Duomo, splendida e imponente, sorge la Basilica di Santa Maria Assunta e il suo campanile, il più alto d’Abruzzo.

Vicoli di Atri

Vicoli di Atri

Torre del Cerrano

Sulla spiaggia di Pineto spicca la Torre del Cerrano, suggestivo fortilizio costiero cinquecentesco. Un’antica torre di avvistamento edificata su una struttura preesistente, oggi sede del Parco Marino. Salendo fino in cima, oltre a godere di un’ottima vista, ben visibili i resti dell’antico porto di Hatria. It’ situata in un ambiente ricco di biodiversità con un habitat di elevato valore floro-faunistico. Sito di Interesse Comunitario, ospita il centro visite e il Museo del Mare.

Torre del Cerrano

Torre del Cerrano

Mutignano e i sapori del Bacucco d’Oro

Chi sale a Mutignano, a 321 metri d’altezza, oltre ad ammirare le numerose testimonianze medievali di questo antico borgo, può assaporare ottimi assaggi al ristorante “Bacucco d’Oro“. Li vi aspetta Francesco Santarelli, un uomo che difende con tenacia l’identità del territorio. Se sono giunta in Abruzzo è anche merito suo. Fare una sosta degustativa da Francesco, permette di vivere i sapori di un tempo che lui promuove sostenendo agricoltori e allevatori locali. Ottime le “Voleghe attrucinite” – pasta fatta a mano con uova e farina, spinaci selvatici e ricotta – and i formaggi di pecora che, come dice un detto locale, fanno concludere con piacere il pasto.

La vocché ‘ndè pace se ninzà di cace.

Pecorino d'Abruzzo

Pecorino d’Abruzzo

Pescara

Viaggiare col tempo ti porta ad avere amici ovunque. Ritrovarli rende ogni viaggio speciale. It’ così che ho trovato Monica Pisciella, in bilico tra Piemonte e Abruzzo, mia guida per alcuni giorni, anche a Pescara. Città affacciata sul mare dalle atmosfere antiche e moderne, from the great streets and the numerous and elegant shops. Its main symbol is the sculptural work “La Nave”, una fontana in marmo di Carrara donata al comune di Pescara dall’artista Pietro Cascella.

La fontana “La Nave” di Pietro Cascella

La fontana “La Nave” di Pietro Cascella

Corso Umberto, Pescara

Corso Umberto, Pescara

Trabocchi abruzzesi.

Sospesa tra il mare e le stelle, nella Costa dei Trabocchi, degustando i buoni vini della Cantina Colle Moro di Guastameroli di Frisa (CH). It’ così che ho conosciuto per la prima volta i Trabocchi, piattaforme in legno un tempo usate per la pesca, now converted into quaint restaurants where a unique experience thanks to the flavors of traditional cooking seafood,,it,and Moscato Giallo,,it,a journey of understanding and solidarity between flavors,,it,small door Colle del Moro,,it,Bacucco d'Oro,,en,Fish Broth,,it,Calanchi,,en,The ship Cascella,,it,Mutignano,,en,Trabocchi,,en,of many colors and brave people.,,it. Sono salita sul Trabocco Pesce Palombo, a Fossacesia (CH), un’antica palafitta da pesca che – come mi ha raccontato Bruno Veri, il titolare – è tutt’oggi funzionante. La capacità nell’intravedere la potenzialità di queste costruzioni ha permesso di valorizzare la cultura, i sapori e le bellezze di questo tratto di territorio esteso da Ortona a San Salvo, comprendendo San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Casalbordino e Vasto.

Trabocco Pesce Palombo

Trabocco Pesce Palombo

Sapori e colori del mare che ho vissuto con molta emozione degustando i vini della Cantina Colle Moro di Guastameroli di Frisa (CH). A wine actually born in,,it,thanks to the union of a group of tenants in the area,,it,members,,it,including many small farmers,,it,owners of companies located between the Adriatic Sea and the peaks of the Gran Sasso and Maiella,,it,A total area of ​​about,,it,hectares and an average production of,,it,quintals of grapes,,it,A cooperative with an economic and social role that enhances the area through active collaboration with the LAG Maiella Verde,,it,and it supports small growers in the area,,it 1961 grazie all’unione di un gruppo di vignaioli della zona: 700 soci, tra cui molti piccoli coltivatori, proprietari di aziende dislocate tra il mare adriatico e le cime del Gran Sasso e della Maiella. Una superfice complessiva di circa 1.300 ettari e una produzione media di 250.000 quintali di uve. Una cooperativa con un ruolo economico e sociale che sostiene i piccoli viticoltori della zona, e che valorizza il territorio attraverso una collaborazione attiva con il GAL Maiella Verde. The result is a wine production of Montepulciano and Trebbiano,,it,but also to Pecorino,,it,Passerina e Cococciola,,en,main native vines,,it,and Moscato Giallo,,it,Wine Cellar Colle Moro,,it,My last stop,,it,was the,,it,Natural Reserve of the Badlands,,it,Atri,,it,A fascinating and exciting nature trail in a rich plant and animal biodiversity environment,,it,A Site of Community Importance of about,,it,It characterized by an erosion phenomenon that has given this area a unique and special,,it, ma anche di Pecorino, Passerina e Cococciola – principali vitigni autoctoni –  e di Moscato Giallo.

Vini Cantina Colle Moro

Vini Cantina Colle Moro

Riserva Naturale Regionale Oasi WWF Calanchi di Atri

La mia ultima tappa – but not least – è stata alla Riserva naturale dei Calanchi di Atri. Un percorso naturalistico suggestivo ed emozionante in un ambiente ricco di biodiversità vegetale e animale. Un Sito di Interesse Comunitario di circa 600 ha, caratterizzato da un fenomeno di erosione che ha conferito a questo territorio un aspetto unico e speciale.

Natural Reserve of the Badlands of Atri,,it,WWF Badlands of Atri,,it,Thus it ended my vacation in Abruzzo,,it,between flavors,,it,history and beautiful landscapes,,it,Five days lived in a land that along with its people have ravished my heart,,it,Alba in Pineto,,it

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Natural Reserve of the Badlands of Atri,,it,WWF Badlands of Atri,,it,Thus it ended my vacation in Abruzzo,,it,between flavors,,it,history and beautiful landscapes,,it,Five days lived in a land that along with its people have ravished my heart,,it,Alba in Pineto,,it

Oasi WWF Calanchi di Atri

Si è conclusa così la mia vacanza in Abruzzo, un viaggio di conoscenza e di solidarietà tra sapori, nature, storia e bellissimi paesaggi. Cinque giorni vissuti in una terra insieme alla sua gente. Luoghi e persone che mi hanno rapito il cuore.

Alba a Pineto

Alba a Pineto

www.abruzzoturismo.it




The pleasure of picking flowers and wild plants: if you do you understand.

always,,it,since childhood,,it,They are attracted to flowers and native plants with healing properties,,it,A real natural pharmacy that requires respect,,it,but above all knowledge,,it,I remember when in the countryside in Treviso,,it,I had fun to follow my aunt in the collection of herbs and roots found in fields,,it,Teachings handed down from generation to generation,,it,always useful for Household preparations and remedies,,it,I must admit I was a little tasting,,it, fin da bambina, sono attratta da fiori e piante spontanee dalle proprietà curative. Una vera farmacia naturale che richiede rispetto, ma soprattutto conoscenza. Ricordo quando in campagna a Treviso, during the summer holidays, mi divertivo a seguire mia zia nella raccolta di erbe e radici trovate nei campi. Insegnamenti tramandati di generazione in generazione, utili per rimedi casalinghi e preparazioni culinarie. Devo ammettere che all’assaggio ero un po’ hesitant, ma talmente curiosa che la voglia di provare nuovi sapori, ogni volta prendeva il sopravvento. Crescendo le cose non sono cambiate, or better, forse il luogo in cui ho vissuto, purtroppo non sempre favorevole alla scoperta di erbe virtuose. Despite this, ogni qual volta che ne ho l’occasione, approfitto per unirmi al seguito di chi ha trasformato questa passione, in una vera e propria professione.

Questo per dire che non ci si inventa esperti di piante spontanee. Serve esperienza e conoscenza, per non rischiare di incappare in erbe il cui l’utilizzo maldestro, non sempre apporta benefici al nostro organismo. For example, credo che molti non sappiano che un infuso di camomilla, conosciuta per il suo effetto tranquillante, lo è solo se lasciata in infusione per non più di tre minuti. In caso contrario, l’effetto è eccitante e non rilassante. Riconoscere le piante selvatiche – presenti in ogni stagione – e saperle usare in cucina, oltre che appagante, è un modo per avvicinarsi alla natura traendo da essa i suoi benefici. Per gli autodidatti, sono molte le pubblicazioni che aiutano a conoscere le piante spontanee. Volete mettere però il piacere di vivere questo mondo vegetale meno conosciuto con una bella passeggiata nei boschi? Per esperienza sul ‘campo’, posso dirvi che non c’è paragone!

In my last journey made with botanical Mara Marsegaglia, la mia esperta di erbe selvatiche, mi sono divertita a raccogliere piante e fiori che con piacere ho utilizzato in cucina. Eccone alcune.

Parietaria

Parietaria

  • The parietaria è chiamata anche erba vetriola per l’uso che un tempo se ne faceva per pulire i vetri. Ha note proprietà diuretiche e depurative. In cucina si consuma cotta.

Violetta

Violetta

  • Che bel colore che ha la violetta! Fiorisce all’inizio della primavera e viene utilizzata principalmente per decorare i piatti.

Hop

Hop

  • I germogli primaverili del luppolo, grazie al sapore delicato, sono un ottimo ingrediente nei risotti e nelle frittate. Nel Veneto sono noti con il nome di bruscandoli.

Pisello selvatico

Pisello selvatico

  • The pisello selvatico fiorisce da marzo a maggio. In cucina vengono usati i semi contenuti nei baccelli.

Farinaccio

Farinaccio

  • The farinaccio, ricco di sali minerali e di vitamine A, B e C, prende il nome dal leggero strato di polvere bianca – simile a farina – present on the leaves. Good simply boiled and seasoned with oil and salt.

Ortica

Ortica

  • The’ortica, la regina delle erbe spontanee! Ricca di ferro, ha proprietà diuretiche e disintossicanti. In cucina è utilizzata in molte preparazioni tra cui risotti, minestre e frittate.

Primula

Primula

  • The primula, il fiore della primavera! Gradevole il suo infuso dalle proprietà rilassanti. I fiori vengono utilizzati anche nei risotti, nelle minestre e per decorare i piatti.

Elder

Fiori di Sambuco

  • I fiori di sambuco, raccolti in primavera, hanno proprietà diuretiche, digestive e antinfluenzali. In cucina sono molti gli impieghi. Personalmente l’utilizzo che preferisco è quello per la preparazione dei fiori fritti in pastella. Deliziosi!

Concludo con un piatto preparato con una delle piante che ho raccolto. Un semplice sugo casalingo fatto con scalogno ammorbidito nel burro e farinaccio precedentemente scottato. Very good!

Tagliatelle di farro e farinaccio

Tagliatelle di farro e farinaccio

Per info/corsi in Brianza – Mara Marsegaglia, expert on plants and wild herbs: marsemara@hotmail.com




La famiglia di oggi. Chi la vuole perfetta, e chi la vive imperfetta.

Oggi esco dal mio seminato abituale. Parlerò di famiglia. Perché lo faccio? Because this is my space to stop thinking and to clarify,,it,and maybe,,it,even those who have learned to do this by reading my words,,it,I will speak,,it,Taste,,it,I write and travel.,,it,writing and traveling,,it. Non ho la presunzione di farla per gli altri. La faccio per me. Forse mi comprenderà chi mi conosce, e forse, anche chi ha imparato a farlo leggendo le mie parole.

One, parlerò di famiglia, come la intendo io: un nucleo che nasce dall’amore di due persone, nel rispetto e soprattutto nella verità. Non sempre genera figli, né ha componenti dello stesso sesso, né dello stesso credo. Un concetto di famiglia che nella continuità richiede coraggio e onestà; it does not follow patterns and that feeds appearances or hypocrisy,,it,only consistency,,it,I smile when I hear talk of a crisis of values ​​associat the frequency of late marriages,,it,On these reflections I will make a break,,it,I am rereading what I wrote in these years of personal growth,,it. Un’unione che crea condivisione e che genera felicità e benessere.

Utopia? Not, solo coerenza.

Che sia in atto un cambiamento dei costumi nella nostra società è più che evidente. Su questo credo che nessuno abbia nulla da eccepire. La stessa legislazione sta legiferando nuove normative che riportino le leggi al passo con i tempi. Troppi interessi economici hanno fatto sì che il matrimonio sia, più che un legame d’amore, un contratto da gestire e su cui basare il sostentamento della propria vita.

Per tutta la vita…

Già… Una promessa che abbiamo fatto in molti, forse perché per anni ci siamo adagiati su un modello di famiglia statico, duraturo nel tempo. Per tutta la vita… come chiedono i sacerdoti celebranti agli sposi durante la cerimonia. Peccato che loro non sposandosi non ne conoscono veramente il significato. Più che per tutta la vita, servirebbe un matrimonio che si rinnova, diciamo ogni cinque anni. Se c’è l’amore continua, se non c’è non alimenta interessi economici e quant’altro. La realtà è che l’Italia è trai i paesi con maggior casi di infedeltà coniugale. Altro che amore…

E i figli… come la mettiamo?

I figli hanno bisogno di modelli mi è stato risposto. Senza dubbio, ma a patto che questi siano veri. Give up on new beginnings and persist in relationships based on lies for the sake of the children,it, è solo una scusa che denota mancanza di coraggio nell’affrontare la realtà. Ho vissuto ciò di cui parlo da figlia, da madre e da moglie. Esperienze che mi hanno insegnato che ciò che conta, nel tempo e nella crescita, nostra e loro, è la capacità di saper instaurare rapporti basati sul dialogo e sulla sincerità. Le verità difficili sono meglio delle bugie di convenienza, that, una volta scoperte, confondono e non permettono di distinguere il vero dal falso.

Crisi dei valori.

I smile when I hear about the crisis of values ​​associated with the frequency of marriages end. Mind you, non che io stessa non l’abbia detto più volte, ma non certo per l’accostamento ad un sacramento religioso che impone scelte che per lo più non vengono rispettate. Quando parlo di crisi di valori, io intendo una crisi etica e morale che condiziona in senso negativo i rapporti in generale.

Potrei continuare a lungo, ma in fondo a che serve… questa purtroppo è la società di oggi, quella dell’apparenza.




Critica enogastronomica in discussione? Facciamo chiarezza con Elio Ghisalberti.

Oggi vi parlerò di una tavola di incontro e di confronto, in cui oltre a celebrare il gusto, si dialoga su questioni legate al cibo e al vino, e ai suoi protagonisti. Una tavola che spesso condivido con Elio Ghisalberti, amico e giornalista enogastronomico, ormai abituato – o forse rassegnato – all’ascolto delle mie battaglie del momento. Più che battaglie, sono cause che difendo, spinta dalla passione e da vero credo per ciò che di volta in volta sostengo. Nell’ultimo nostro incontro, si è discusso sulle questioni sollevate nella puntata di Report del 27 March 2017: “Sotto le stelle”. Un’inchiesta di Bernardo Iovene che, per i non addetti ai lavori, ha come si suol dire… sparato nel mucchio.

Food and wine, un settore che vede l’Italia al centro del mondo grazie alle capacità e al carisma di professionisti e produttori. Direi che qualche merito (e anche di più) vada loro attribuito. Con questo non voglio dire che tutto vada bene, rather, sul fatto che qualcosa debba essere aggiustata nulla da eccepire. La cosa che mi preme, più che le polemiche, è la chiarezza e la voglia di ascoltare una voce esperta fuori dal coro di tanti, che un po’ di confusione la fanno davvero. For those who do not know him, Elio Ghisalberti began his quest in the world of food and wine journalism in the early eighties to the school of Luigi Veronelli,it, per poi collaborare con il Gambero Rosso (mensile e guide dei ristoranti e dei vini) e con L’Espresso per la Guida ai Ristoranti d’Italia. It’ ideatore e curatore di GourMarte, la Fiera delle produzioni enogastronomiche di qualità esclusivamente made in Italy interpretate dai migliori cuochi. Attualmente firma per L’Eco di Bergamo la pagina settimanale “Sapori e Piaceri”.

  • Elio, oggi allarghiamo la nostra tavola a chi ha voglia di approfondire le criticità emerse nella puntata di Report di cui abbiamo recentemente parlato. Nel dirti “ti lascio la parola” già mi fischiano le orecchie. Una volta tanto dirai… A parte le battute, partiamo da ciò che ho più a cuore: le produzioni italiane di qualità. La visibilità dei nostri chef può molto in questo senso. Intendo nella scelta di materie prime italiane e nella menzione delle stesse sulle carte dei loro ristoranti. Primo impegno di questi professionisti è quello di essere custodi del made in Italy, grazie alla ricchezza di prodotti, di vitigni e di cultivar di olivo del nostro paese. A quanto pare non è sempre così. What is your opinion about?

Chiariamo prima di tutto un punto, visto che giustamente sottolinei l’importanza dell’italianità in cucina, chiamiamoli cuochi e non chef. AltraHelium-Time cosa, non li definirei custodi ma interpreti, perché questo è il ruolo più attinente che, in questo concordo, rappresenta la figura professionale. Detto questo ritengo che il primo impegno professionale del cuoco è quello di fare una cucina buona e sana, to be serious,,it,prepared,,it,honest,,it,clean,,it,If these principles are applied in the best ingredients and Italian gastronomic culture and the territory in which in which one works so much better,,it,It deserves praise,,it,we can not but rejoice,,it,But careful not to overdo the paean to those who choose this path, and contrary to the chagrin of those who follow a different philosophy,,it,The tendency to exalt the local cuisine brings some consequences,,it,first of all that of sham,,it, preparato, onesto, pulito. If these principles are applied in the best ingredients and Italian gastronomic culture and the territory in which it operates the better,,it,Who in the acquired and in everyday cooking practice,,it,Thanking Elio I take the word,,it,In conclusion, what is left to say ... Maybe it's just that,,it,making sensationalist without examining properly the topics,,it,It serves only to create confusion among consumers,,it, merita un plauso, non possiamo che gioirne. But careful not to overdo the paean to those who choose this path, and contrary to the chagrin of those who follow a different philosophy.La tendenza ad esaltare la cucina del territorio porta con sé alcune conseguenze, prima fra tutte quella della mistificazione. How many cooks are riding this theme just because a grip on information and on the public,,it,Just,,vi,acquired in practice and in everyday cooking,,it,He has always favored the serious suppliers next door does not feel the need to flaunt it to the four winds,,it,it does and that's that,,it,And if certain products also come from far away what the problem,,it,The important thing is consistency,,it,Have you ever had mineral water home that is served at the table of a restaurant that I know,,it,of Turin,,it? Chi negli acquisiti e nella pratica quotidiana di cucina, ha sempre privilegiato i fornitori seri della porta accanto non sente il bisogno di sbandierarlo ai quattro venti, lo fa punto e basta. Se poi certi prodotti arrivano anche da molto lontano qual è il problema? L’importante è la coerenza, always. Hai mai fatto caso all’acqua minerale che viene servita al tavolo di un ristorante che so, di Torino, whose chef claims to personally buy rabbits in Carmagnola,,it,Maybe coming from South Tyrol or the valleys of Bergamo,,it,everything is consistent,,it,Who mid Spiazzi,,fr,you've already hit the issue,,it,The medium may be more or less valid,,it,but it is the driver that makes it safe,,it,Even when the publishers were richer and magnanimous,,it,ie paid their employees enough to enable them to work peacefully conditions,,it,there were those who took advantage of the role for personal advantage,,it,It was, so to speak physiological,,it? Magari arriva dall’Alto Adige o dalle valli bergamasche: è coerente tutto ciò?

  • “Una stella Michelin cambia la vita a un ristorante e allo chef, ma anche le forchette del Gambero Rosso e i cappelli dell’Espresso possono fare la fortuna di un cuoco.” In Italia ci sono 334 ristoranti stellati con un giro d’affari che fa girare la testa. A questo proposito mi riallaccio alla trasmissione che, durante le interviste, ha messo in discussione la credibilità di guide e di critici enogastronomici da anni non più in incognito. Giudizi attendibili o sponsorizzati? Come dico spesso la differenza la fanno le persone. Il tempo insegna a seguire quelle giuste. Lascio a te continuare…

Qui mi spiazzi, hai già centrato la questione. Il mezzo può essere più o meno valido, ma è l’autista che lo rende sicuro. Anche quando gli editori erano più ricchi e magnanimi (cioè pagavano i collaboratori a sufficienza per metterli nelle condizioni di lavorare serenamente) vi era chi approfittava del ruolo per trarne vantaggio personale. È stato per così dire fisiologico che, closed the taps,,it,the court of the characters addicted to illicit trade is allargasse,,it,The result is plain for all,,it,the credibility of the guides,,it,I mean the paper ones,,it,It is reduced to a minimum,,it,But the rest,,it,not doing any better the web world which by its nature is out of control and therefore still less reliable,,it,Credibility is in the seriousness and correctness of the individual,,it,and the unknown has nothing to do,,it,believe me,,it,Who does not put your face creates an illusion,,it,earns respect,,it, la corte dei personaggi dediti al mercimonio si allargasse. La conseguenza è sotto gli occhi di tutti: la credibilità delle guide (di quelle cartacee intendo) è ridotta ai minimi termini. Ma del resto, non se la passa certo meglio il mondo web che per sua natura è fuori controllo e quindi ancora meno affidabile. La credibilità è nelle serietà e nella correttezza dei singoli, e l’incognito non c’entra proprio nulla, credimi. Chi non ci mette la faccia crea un’illusione, non guadagna rispetto.  

  • Lo chef, una professione che alimenta i sogni dei giovani studenti per poi spegnerli quando lo stagista, entrando nel mondo del lavoro, è spesso costretto ad affrontare doppi turni. C’è poi chi, grazie alla bravura e alla fortuna, riesce a lavorare in un ristorante stellato guadagnando uno stipendio non adeguato ma giustificato dalla visibilità che ne deriva. Una media di quindici ore al giorno che contrasta con le quaranta settimanali previste dal contratto nazionale di lavoro. Una realtà che trova impreparate le giovani nuove leve. Fortunatamente non sempre è così. Da qualche anno insegni presso una scuola professionale alberghiera. Puoi espormi la tua esperienza nell’affrontare queste problematiche con i tuoi studenti?

Helium-Time-2L’obiettivo primario di una scuola professionale è, o meglio dovrebbe essere, quello di preparare gli studenti al lavoro. Dove insegno, a me sembra che i colleghi che si occupano delle materie tecnico-professionali mettano da subito con i ragazzi le cose bene in chiaro riguardo ai sacrifici che comporta il mestiere che hanno scelto di imparare. E’ pur vero tuttavia che in buon numero gli studenti iniziano il percorso totalmente privi di questa consapevolezza, ammaliati più dal fenomeno mediatico dei cuochi star che da una reale passione per la ristorazione. Durante il percorso formativo, grazie anche agli stages che vengono regolarmente organizzati, di pari passo alla crescita della consapevolezza avviene spontaneamente, fisiologicamente, la selezione. In questo senso potersi confrontare con il mondo del lavoro sin da giovanissimi aiuta, e molto, tant’è che chi sceglie le nuove formule scolastiche a diposizione, tipo l’alternanza scuola-lavoro, dimostra non solo di avere più chance di concludere gli studi, ma di sviluppare più in fretta le proprie attitudini. Se poi la domanda contiene implicitamente una critica al trattamento riservato dai ristoratori agli stagisti ed ai giovani cuochi in genere, beh, qui torniamo alla considerazione fatta sopra a proposito della credibilità della figura del critico enogastronomico: questione di persone, non certo del movimento della ristorazione nel suo insieme. Attenzione però a dimenticare un fatto oggettivo: in cucina il lavoro è per sua natura complesso e pesante, and more generally the craft in the restaurant world has specific characteristics that do not allow a social life as it were approved.

  • Di guide, di riviste e di manifestazioni ne hai seguite e ne segui ancora tante. Cosa pensi si possa fare per migliorare la comunicazione in questo settore, soprattutto dopo l’ondata social che ha travolto, anche se per alcuni stravolto, il modo di rapportarsi con la ristorazione?

Fondamentalmente credo che sarebbe utile una selezione feroce, un ritorno ai valori della conoscenza, della competenza, e perché no anche delle buone maniere e del buon senso. No I have no hope for that to happen.

Helium-Time-5

Ringraziando Elio riprendo la parola.

In conclusione cosa resta da dire… Forse solo che – nonostante io ami il giornalismo d’inchiesta – fare del sensazionalismo senza approfondire a dovere i temi trattati serva solo a creare confusione tra i consumatori.




22 APRILE – GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA

FONDAZIONE BCFN E MILAN CENTER FOR FOOD LAW AND POLICY:
OGNI ANNO IL PIANETA PERDE UNA SUPERFICIE AGRICOLA GRANDE QUANTO L’ITALIA.

IN 40 ANNI E’ DIVENTATO IMPRODUTTIVO IL 30% DEI TERRENI COLTIVABILI E ORA E’ RISCHIO FAME

Alla viglia della Giornata Mondiale della Terra e del primo anniversario della ratifica dell’Accordo di Parigi sul Clima (COP21), Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition e Milan Center for Food Law and Policy scattano un’inedita foto su come la produzione di cibo impatta su ambiente e consumo di suolo in Italia e nel mondo. E per l’occasione lanciano il Food Sustainability Report: documento trimestrale che opera come una “lente d’ingrandimento” per mostrare a istituzioni, media, stakeholder, società civile e policy maker quali sono i principali temi internazionali su cibo e sostenibilità. Dal primo numero emerge un vero e proprio paradosso: aumentano le coltivazioni, ma – drammaticamente – si fanno strada fame e carestia e con la crescita demografica attesa al 2050 la situazione diventerà ancora più a rischio.
Leggi il Food Sustainability Report, visita: www.foodsustainabilityreport.org

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Quasi il 40% della superficie terrestre è sottoposta alle attività agricole e zootecniche, con una porzione di suolo idoneo alla coltivazione pari a 4,4 miliardi di ettari (namely 146 volte l’Italia), eppure negli ultimi 40 anni è diventato improduttivo il 30% dei terreni coltivabili. E in molte regioni i problemi relativi alla qualità del suolo interessano oltre metà delle terre coltivate, specialmente in Africa Sub-Sahariana, in America del Sud, nel Sud-Est Asiatico e in Nord Europa. In short, ogni anno il pianeta perde una superficie agricola grande quanto l’Italia (come se ogni giorno si perdesse l’equivalente della superficie totale della città di Berlino) . Anche l’Italia non è estranea a questa problematica: il nostro Paese deve migliorare sul consumo di suolo perché, se è vero che si posiziona settima all’interno del ranking stilato dal Food Sustainability Index per quanto riguarda l’agricoltura sostenibile, è altrettanto vero che nei tre grandi indicatori in cui quest’area viene suddivisa – consumo delle risorse idriche, sfruttamento del suolo e emissioni di gas serra – è proprio nello sfruttamento del suolo che il nostro Paese registra i risultati peggiori scendendo alla 10˚posizione (con un punteggio di 48.72 its 100) battuta da Australia, Canada e Giappone in vetta alla graduatoria. E’ la foto scattata alla vigilia della Giornata Mondiale della Terra (22 April) e dell’anniversario della ratifica dell’Accordo di Parigi sul clima dalla Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition che, insieme al Milan Center for Food and Law Policy, lancia l’inedito e innovativo progetto del Food Sustainability Report. E’ uno strumento che raccoglie periodicamente informazioni e tendenze da siti internet, istituti di ricerca, mondo legislativo e delle ONG per analizzare il dibattito globale su cibo e sostenibilità e poter così promuovere e diffondere la conoscenza delle complesse tematiche relative al cibo. Lo scopo è sensibilizzare governi, istituzioni e opinione pubblica sull’urgenza di agire per rendere il sistema alimentare globale realmente sostenibile.

Ai temi trattati nella Giornata Mondiale della Terra sarà dedicata il 21 April, by 16:00 to 17:00, una TwitterChat (per partecipare seguire l’hashtag #foodsustainability @BarillaCFN ).

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Analizzando i dati si scopre che, negli ultimi 50 age, a livello globale: la superficie coltivata è aumentata del +12%; è raddoppiata la superficie irrigata globale a causa dell’aumento netto delle terre coltivate; è triplicata la resa delle principali coltivazioni. Intanto, la crescente pressione demografica e il benessere di fasce sempre più ampie di popolazione sta portando ad un nuovo aumento della domanda di produzione alimentare che, to the 2050, è stimata in un +70% compared to 2009, con picchi del +100% nei paesi in via di sviluppo. Eppure, la distribuzione di terra e risorse idriche non favorisce i Paesi che hanno bisogno di produrre di più in futuro: la disponibilità media di terra coltivata pro capite nei paesi a basso reddito è meno della metà di quella dei paesi ad alto reddito e generalmente meno adatta alla coltivazione . “20 milioni di persone stanno per affrontare la peggior carestia che il mondo abbia sperimentato fin da quando sono nate le Nazioni Unite. It’ una sconfitta politica e morale perché il mondo avrebbe dovuto sostenere economicamente, immediately, la risposta a questa crisi e vincerla. Se ogni essere umano ha diritto ad un cibo adeguato, ogni Paese ha il dovere di fare la sua parte nella battaglia contro la fame. Se il cibo è un diritto per ognuno di noi, sconfiggere la fame è un dovere morale che una Convenzione non scritta impone alle nazioni del mondo”, dichiara Livia Pomodoro presidente del Milan Center for Food Law and Policy.

Il pianeta dispone, in fact, di un ammontare finito di terreno agricolo coltivabile, che si sta esaurendo. Gran parte di questo è già coltivato o utilizzato (attualmente sono coltivati 1,6 miliardi di ettari, di cui solo il 20%, namely 0,3 miliardi di ettari, su terre marginalmente adattate all’agricoltura), o sta subendo fenomeni di erosione e di sovra-sfruttamento. E la ricerca di “terre nuove” sta portando a deforestazione e dislocamenti produttivi, come l’acquisto di terre all’estero, che quando avvengono in condizioni non trasparenti e in violazione dei diritti umani alimentano il fenomeno del cosiddetto land grabbing. Il fenomeno delle acquisizioni di terra riguarda oggi quasi 60 milioni di ettari di terra . From 1990 a oggi sono andati perduti 129 milioni di ettari di foresta che equivalgono ad un’area grande quasi quanto il Sudafrica e la produzione alimentare è responsabile dell’80% del fenomeno. “Malgrado l’aumento delle superfici coltivate e della produttività agricola, con tutte le conseguenze anche negative come l’impatto sull’ambiente della massiccia produzione di cibo, ancora oggi ogni anno 36 milioni di persone muoiono per denutrizione e carestia e il problema della fame è lungi dall’essere risolto” dichiara Danielle Nierenberg Fondatrice e Presidente FoodTank.“Ma la perdita del suolo è potenzialmente una delle minacce principali della nostra filiera alimentare, poiché in tutto il mondo questo ingrediente essenziale viene eroso e distrutto con una velocità senza precedenti. Un’agricoltura sostenibile non è solo un’opzione, but a necessity to fight hunger, povertà e sprechi di cibo. Il rispetto della diversità sia biologica che culturale, oltre che la riscoperta di pratiche tradizionali, può aiutarci a ritrovare le modalità con cui le popolazioni indigene coltivavano raccolti resistenti a pesti, malattie, siccità, allagamenti e altre calamità che aumenteranno di sicuro con il cambiamento climatico”.

Cosa si potrebbe fare concretamente per dare vita a un utilizzo più sostenibile del suolo? Basterebbero 3 semplici mosse, che partono dalla nostra tavola e dalle nostre scelte alimentari, per dare vita a un processo virtuoso che ci aiuterebbe a non “mangiare” il nostro pianeta. In primo luogo, ridurre lo spreco di cibo: the 40% di quello che viene prodotto non arriva neppure sulla tavola. Usare la terra agricola per produrre cibo, mentre da qui al 2020 saranno ben 40 milioni gli ettari convertiti a coltivazioni per biocarburanti. Finally, scegliere le produzioni di cibo che richiedono meno suolo. Un esempio su tutti, l’80% dei terreni agricoli è utilizzato per l’alimentazione animale, ma dalla carne arriva solo il 17% delle calorie che assumiamo. In short, oggi più di prima sono le scelte alimentari che compiamo ad impattare sull’ambiente ed è da lì che è necessario ripartire per salvare il nostro Pianeta.

IL FOOD SUSTAINABILITY REPORT, UNO STRUMENTO INNOVATIVO PER PARLARE DI CIBO E IMPATTO AMBIENTALE

Sviluppato dalla Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition (BCFN) con il Milan Center for Food Law and Policy, il Food Sustainability Report è uno strumento per promuovere e diffondere la conoscenza delle complesse tematiche relative al cibo al fine di sensibilizzare governi, istituzioni e opinione pubblica sull’urgenza di agire per rendere il sistema alimentare globale realmente sostenibile.
Nel primo numero i riflettori vengono puntati sull’allarme lanciato dalle Nazioni Unite per una carestia devastante che sta colpendo in particolare 4 Paesi – Yemen, Sud Sudan, Somalia e Nigeria nord-occidentale – già allo stremo dopo anni di guerre e ora colpiti da una siccità persistente. Una situazione che impone di guardare al modo in cui mangiamo e produciamo cibo che sia diversa, più sostenibile. Proprio partendo dalla tutela della terra da coltivare, che piano piano sta finendo.
Il Report è un documento trimestrale che nasce dalla costante analisi di notizie e documenti su cibo e sostenibilità diffusi online dalle principali fonti in lingua anglosassone, tra cui siti di informazione, organismi governativi, agenzie internazionali, organizzazioni non governative e istituti di ricerca. Il report fotografa la dimensione, i contenuti prevalenti e le tendenze del dibattito, della ricerca, della legislazione e delle azioni concrete in corso, attraverso dati sul volume di informazioni diffuse, analisi semantiche sui temi al centro dell’attenzione, segnalazioni di notizie, documenti e ricerche da leggere, tenere in considerazione e portare in evidenza. Il progetto nasce con l’obiettivo di offrire un ausilio agli addetti ai lavori per orientarsi nell’enorme flusso di informazioni riguardanti il cibo ed i suoi impatti in termini sociali, economici, ambientali al fine di comprendere come e quanto queste dinamiche vadano ad impattare sulla nostra quotidianità e sugli equilibri che caratterizzano il complesso sistema della produzione alimentare. Il Food Sustainability Report sarà disponibile e consultabile online a partire dal 19 April.

FOOD SUSTAINABILITY MEDIA AWARD, UN PREMIO PER CHI RACCONTA I TRE PARADOSSI DEL CIBO

Per stimolare il dibattito sulla questione della sostenibilità alimentare, coinvolgendo un’audience ampia e internazionale, la Fondazione BCFN ha lanciato il Food Sustainability Media Award (www.goodfoodmediaaward.org), un premio destinato a giornalisti, blogger, freelance e singoli individui che vogliono presentare i propri lavori, sia inediti che già pubblicati, legati alla sicurezza alimentare, alla sostenibilità, all’agricoltura e alla nutrizione. Saranno accettati, up to 31 di maggio articoli, video e foto che puntano a far luce sui paradossi del sistema alimentare, denunciando e proponendo soluzioni per combattere la coesistenza di fame e obesità, lo spreco alimentare e lo sfruttamento della Terra.

PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI A UFFICIO STAMPA FONDAZIONE BARILLA CENTER FOR FOOD AND NUTRITION c/o INC ISTITUTO NAZIONALE PER LA COMUNICAZIONE
Simone Silvi, Senior Account Media Relations, s.silvi@inc-comunicazione.it, +39 335.10.97.279
Francesca Riccardi, Media Relations Consultant, f.riccardi@inc-comunicazione.it , +39 335.72.51.741

La Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition (Fondazione BCFN) è un centro di pensiero e di proposte nato nel 2009 con l’obiettivo di analizzare i grandi temi legati all’alimentazione e alla nutrizione nel mondo. Fattori economici, scientifici, sociali e ambientali vengono studiati nel loro rapporto di causa-effetto con il cibo attraverso un approccio multidisciplinare. Presidente e Vice Presidente della Fondazione BCFN sono Guido e Paolo Barilla, mentre il CdA è formato, tra gli altri, da Carlo Petrini, presidente di Slow Food e Paolo De Castro, coordinatore della commissione agricoltura e sviluppo rurale del parlamento europeo. Organismo garante dei lavori della Fondazione BCFN è l’Advisory Board. Per maggiori informazioni: www.barillacfn.com; www.protocollodimilano.it




Chi aspetta la manna dal cielo è meglio che si metta sotto un frassino!

“Aspetta che piova la manna dal cielo…” Una metafora che ciascuno di noi ha certamente usato – soprattutto di questi tempi – per definire un atteggiamento passivo che non apporta miglioramenti ne’ soluzioni ad un problema. Un’espressione la cui origine risale ad uno scritto della Bibbia, in cui si racconta la caduta miracolosa di cibo dal cielo che ha sfamato gli ebrei durante la marcia nel deserto.

In realtà la manna, presidio Slow Food che pochi conoscono, è una sostanza zuccherina estratta da alcune varietà di frassino. Una secrezione impiegata nell’antichità da greci e romani per le sue proprietà curative, che i medici arabi chiamarono così per le affinità con l’episodio biblico. Well, ho deciso di scriverne dopo aver conosciuto un produttore all’ultima edizione di “Fa la cosa giusta”, la Fiera Nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili.

Valerio Onorato, dell’azienda agricola biologica La Manna di Zabbra di Pollina, in the province of Palermo, è uno degli agricoltori del Parco delle Madonie che custodisce e valorizza questo prodotto. Un’antica tradizione che si è sviluppata sin dal 1500 in Sicily, in Campania, in Puglia, in Toscana e in Calabria, zona di maggiore estrazione, that from the beginning of the century it is no longer practiced as a time,,it,It was carried out by several thousand 'farmers werewolves',,it,Manna is a nearly transparent sap leaking from engravings on the ash tree made by expert hands,,it,Its taste varies according to the type of ash and its surroundings,,it,including cakes and ice cream,,it,Thanks for the pictures of Castelbuono the Pro Loco,,it,Manna,,en,Madonie Park,,it,presidio slow food,,en.

Un abbandono conseguente alle produzioni industriali di mannitolo di sintesi, estratto dal melasso di barbabietola, che ha progressivamente fatto diminuire la richiesta di manna sul mercato. Pensate che fino agli anni ’50 la coltura del frassino per la produzione della manna, era portata avanti da alcune migliaia di ‘contadini mannari’.

Ma cos’è la manna?

man

> La manna è una linfa quasi trasparente che fuoriesce da incisioni sul tronco del frassino fatte da mani esperte.

> Una soluzione dal gusto dolce amaro che a contatto con l’aria si solidifica, fino a formare dei cannoli.

> Il suo sapore varia in base alla tipologia del frassino e del suo ambiente circostante.

> It’ un dolcificante naturale che non altera i valori glicemici, quindi consigliato ai diabetici.

> Utile per le sue proprietà depurative e disintossicanti, è utilizzata in molte preparazioni, tra cui dolci e gelati.

 

Si ringrazia per le immagini la Pro Loco di Castelbuono – www.prolococastelbuono.it

 




Smile in the city: seven Italian in Lisbon

Seven women on tour in Lisbon, seven different personalities, a single apartment. These were the assumptions of my last vacation. Quite a challenge to women won thanks to the diversity combined with respect and intelligence. For some, in questi giorni, ho vissuto momenti di estrema leggerezza, but also of deep emotion, that only women in their intimacy know how to create. A lovely holiday in motion passed in a developed city on seven hills, between lights, colors and many smiles. sette-donne-a-lisbona

Una capitale europea che da tempo avevo programmato di visitare, not only for its artistic and natural beauty, but also for the curiosity linked to the news of the many Italian, in particolare pensionati, che hanno deciso di trasferire qui la loro residenza attratti dalle allettanti agevolazioni fiscali. Accordi bilaterali che permettono di ricevere per dieci anni la pensione al lordo.

Quello che vi posso dire, è che nonostante il notevole afflusso di turisti italiani, la nostra lingua è quasi del tutto sconosciuta, e per lo più assente nelle guide e nelle indicazioni turistiche. Chi si vuole trasferire per ragioni economiche, deve avere una certa padronanza con la lingua inglese, and especially, deve considerare l’eventualità di spostarsi nelle aree limitrofe della città, certamente meno care di Lisbona, ma più legate alle tradizioni locali.

Capitale del Portogallo, è dominata dal Castello di S. Jorge. A city to live on foot, as we did, walking up and down among the many streets paved with cobblestones whites and blacks, spesso ammirando le belle pavimentazioni rappresentative di simboli e testimonianze del passato. For the more demanding routes inevitable the use of its colorful trams, including the historic tram 28, o l’utilizzo delle simpatiche ape car elettriche presenti ovunque si vada.

Quartiere di Belem

oceanfront, It is tempered by the Atlantic breeze that makes pleasant climate. A growing city, how often I have defined, per l’attenzione e la cura dell’aspetto dei suoi edifici, e per le molteplici strutture architettoniche in via di realizzazione. In 1755 a devastating earthquake forced the reconstruction of her lower – Low – the most affected, dando vita ad un’urbanistica moderna edificata con misure antisismiche. Uptown, the least damaged, instead it remained more faithful to the original structure over time.

A city defined by some sad, forse per le atmosfere nostalgiche dei luoghi di mare. As far as I'm concerned, l’ho trovata accogliente e variegata, per le sue molte sfaccettature tra moderno e antico, and for its many distinct neighborhoods each other for stories, ma anche per la vivuna-bella-abitudineace e intensa vita notturna.

Obviously, being in good company, It is not been no time for shopping or for tasting of local products. I would like to see ... well with seven women! 🙂 Tra i vari assaggi abbiamo appagato gli occhi e il palato con un piatto di codfish, salt cod, prepared according to tradition differently for every day of the year.

Restando in tema gastronomico, se avrete occasione di visitare questa città, non stupitevi se all’esterno di bistrot e di luoghi di ristoro – soprattutto nelle piazze del centrogentilmente il personale tenta di attirare l’attenzione con un leggero scampanellio. Si tratta semplicemente di un richiamo per farvi avvicinare, e per offrire, a voi e a tutti i passanti, the taste of some typical sweets. Una bella abitudine che favorisce lo scambio di un sorriso, e che mi ha permesso di sentirmi meno estranea in un paese che non è il mio.

Our holiday ended with a stop in Cascais, rinomata cittadina turistica – un tempo villaggio di pescatorisituata a 30 km da Lisbona. Dopo aver passeggiato nelle eleganti vie del centro, costeggiando le dune del lungo tratto di spiaggia selvaggia, we headed towards the Boca do Inferno. Una catena rocciosa caratterizzata da una natura incontaminata e da panorami mozzafiato, che ci hanno emozionato ancora una volta, e che hanno reso questa vacanza vissuta in amicizia e in allegria, unica e indimenticabile.

Naõ se pode viver sin amigos (senza amici non si può vivere).

Info turistiche – Lisbona




"Who's cooking holds the future of the country." Giancarlo Morelli,it.

strong affirmation that I share, and which obviously harks back to the kitchen protagonists at large, both at home and professionally. A responsibility that goes far beyond the need and pleasure. Cooking involves knowledge and respect of the raw material, selected on the basis of territory and seasonality. Also, knowing how to store food, It makes us aware of the value that it represents. Così facendo, in addition to gain in health, It is good for the environment, its economy and to the global.

“Eating understood as a cultural and ethical act, tended to the welfare of the individual and respect for the planet. "Giancarlo Morelli

The 5 Last February it celebrated the National Day against Food Waste. According to data from the Food Sustainability Index (FSI), our country ranks 9′ place in the ranking among the 25 countries considered. Positively to the law passed in August of 2016, negative for the food that ends up in the garbage at the household level: a per capita average of approximately 110,5 kg all’anno. Behaviors that impact on the environment more than you think, visto che “il gas metano prodotto dal cibo che finisce in discarica è 21 volte più dannoso della Co2.” (Source: Fondazione BCFN)

"It should be recovered food culture of our territory. A task that belongs to those who govern us. "

A further thought of Giancarlo Morelli that leads back to the priority role that food education – in all its forms – It occupies in society, primarily from the school, but not only. Given the success of Italian cuisine in the world, even its protagonists are very much in this sense. If we consider that #Italianfood is the first hashtag for western cuisines with over 3.400.000 post your Instagram, the accounts are made soon.

I have mentioned several times the claims of one of the most well-known Italian chef with whom I recently had the pleasure of chatting. Giancarlo Morelli, native of Bergamo, after studies and experiences abroad in haute cuisine, ha trasformato una tipica corte lombarda nel centro storico di Seregno in un luogo in cui sperimentare le conoscenze acquisite. This led in 1993 his first restaurant: "The Pomiroeu". A name whose obvious dialect component brings the nearby area once devoted to apple growing.

A chef whose talent brings in motion to develop new projects in the catering. A man of many facets and whimsical personality, also known for the extravagance of his glasses. The last caught my attention for the shape of its lenses: one square and one round. Two perfect figures in one of the most famous drawings by Leonardo Da Vinci – the Vitruvian Man – combine art and science. Dictated by the need, but best applied, sono diventati più che un’esigenza un segno distintivo e un brand identificativo per il suo nuovo progetto: the Ristorante dell’Hotel Viu Milan.

We will hear about…

Giancarlo Morelli

In head: Risotto Carnaroli del Pavese mantecato alla ricotta di bufala con tartare di gamberi rossi, black truffle and anchovy.

Chef Giancarlo Morelli www.pomiroeu.com




Favorire il turismo in Abruzzo, ora più che mai.

Weeks are difficult. The events that have rocked the Abruzzo, beautiful region, but tormented by the many disasters of recent times, require serious reflection on the futuAbruzzoro. Climate change due to greenhouse gas emissions, unfortunately still increasing, They are evident for all to see. environmental changes that impact on the territory, on agriculture and food production.

Few years ago, the study of a team of Australian scientists, French and German, ha legato ad essi anche il movimento delle placche tettoniche causa di terremoti (fonte).  Mah… di fatto viviamo una situazione di emergenza ambientale che gli enti predisposti dovranno essere sempre più pronti a gestire. Situations involving all, and which require an ecological mentality that unfortunately it has not yet formed as it should.

Mentre scorrono le immagini dei tanti comuni coinvolti nei drammatici eventi degli ultimi tempi, penso alla bellezza e ai racconti che mi sono stati fatti su quelle terre che mi sono ripromessa di visitare. Luoghi che rendono unico il nostro paeseVirtues teramane by nature,  for art and history, but also for the many typical food. Ce n’è una dalle origini molto antiche simbolo di rinascita, perseverance and prosperity. I think there is really need in Abruzzo.

Mi riferisco a “Virtues teramane”. I still have a taste preserved under glass that a friend returning from a trip has seen fit to give me. Una tipicità composta da moltissime varietà di legumi freschi e secchi, from herbs and vegetables, flavored with mixed pork, aromi e spezie. Un inno all’agricoltura nato dall’esigenza di fare scorte alimentari per l’inverno che accompagna i piatti di pasta, e che la tradizione celebra sulle tavole teramane ogni 1’ Maggio. Un appuntamento da segnare in agenda per conoscere questa preparazione e i territori da cui proviene.

A few days ago, talking on the phone with Francesco Santarelli, restaurateur Teramo, I asked for updates on the situation. In his words, nonostante il dispiacere per gli accadimenti, ho avvertito la voglia di reagire dettata dal forte senso di appartenenza. Gli interventi necessari per il ripristino della normalità sono ancora molti. While waiting for its part one request which echoes many other: "Who can foster tourism. Come and visit Abruzzo!” Un appello su cui riflettere in vista delle vacanze per il 2017, Anno internazionale del turismo sostenibile.

Abruzzo Turismo www.abruzzoturismo.it

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Thanks for the video contribution“Paesaggi d’Abruzzo” – www.paesaggidabruzzo.com – portal dedicated to the discovery of Abruzzo through the eyes of photographers and amateur photographers who actively participate in the promotion of the territory. Le foto del video sono state selezionate dagli ultimi contest fotografici organizzati.

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