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BIT 2020. Ber om refleksjon av en reisende.

Gå til BIT – International Tourism Utveksling – er litt som å reise. Jeg gjentar hvert år, fordi denne viktige turisme arrangementet ble holdt i Milano i over tretti år, forkorter avstanden til et møte mellom de som bor i de okkuperte områdene, og de som ønsker å lære om dem. En lidenskap – at reise – involverer flere og flere mennesker, og som ikke kjenner noen alder.

“Vi reiser ikke for å unnslippe livet, ma perché la vita non ci sfugga.

Una vetrina internazionale con grandi presenze che permette di scoprire nuove destinazioni, e che vede l’Italia al primo posto nel mondo nei desideri dei viaggi per la sua grande forza attrattiva storico-artistica e paesaggistica. Tallene bevise det, blant andre tall alltid bestemt til å vokse mer.

Når det er sagt, cosa chiedono i viaggiatori agli operatori turistici italiani alla fine di una vacanza? Flere tjenester.

Durante la mia visita oltre ai momenti di incontro e di confronto presso i vari stand espositivi, var så mange innsikter og innsikt som tilbys av en rekke tematiske konferanser. Ja, fordi for å fremme turisme trenger seriøs refleksjon, ma soprattutto servono operatori disposti asuperare gli individualismi, quei paletti che intoppano sul concetto di fare sistema. Operatori con intraprendenza che sappiano ascoltare l’ospite, fordi dagens reisende ønsker mer meningsfulle reiseopplevelser, som gir en reell innflytelse i deres liv. Han ønsker å komme i kontakt med virkeligheten i stedet, med esperienze emozionali che lo arricchiscano. Mi riferisco a viaggiatori sempre più connessi, ma che non disdegnano scollegarsi dalla rete per qualche ora per favorire le connessioni con le persone

I tillegg til denne, per lo sviluppo del turismoche vale il 13% del nostro PIL (dati Eurostat) – è necessario investire sempre più in tilgjengelighet, sostenibilità e innovazione. Servono strategie di marketing territorialeanche e soprattutto nelle stagioni in cui l’Italia non è favorita dai flussi turistici. Unadestagionalizzazione che richiede programmazione e persone competenti che sappiano promuovere i tanti segmenti di questo comparto così importante per la nostra economia: il turismo enogastronomico, il turismo culturale, il turismo verde, il turismo del benessere, il cineturismo, il turismo sanitario, il turismo sportivo

Purtroppo chi vive il territorio spesso non lo conosce a sufficienza, tasto dolente che ahimèper esperienza direttami trovo spesso a constatare. In tal senso può venire in aiuto un’informazione diffusa: strumenti digitali e cartacei facilmente fruibili negli esercizi ricettivi costruiti sulla base delle domande abituali dei turisti. Aiuti concreti che fanno guadagnare reputazione a chi li crea e che aiutano il viaggiatore ad ambientarsi.

C’è tanto da fare, c’è tanta bella Italia da comunicare

 


 

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