CastelBrando, un “faro illuminato” sulla storia a Cison di Valmarino.
Un esempio di imprenditoria di successo e di rivalutazione del territorio.
Come ho scritto più volte, la mia passione per la storia e l’atmosfera unica che vivo visitando i castelli e le dimore storiche, mi portano, nei miei itinerari di viaggio, a non perdere occasione per visitarli. Difficile a spiegarsi, ma ogni volta che entro in questi ambienti, è quasi come vivere un déjà vu… in silenzio viaggio con la mente in tempi lontani, rivivendo così un’epoca che fu. Purtroppo mi imbatto spesso in edifici di rilevante carattere artistico in grave stato di degrado. Testimonianze del passato imbruttite dallo scorrere del tempo, trascurate per negligenza o per mancanza di risorse economiche.
Ci sono però eccezioni che fanno ben sperare e che vanno segnalate, affinché altri, con capacità finanziarie e imprenditoriali, ne possano prendere spunto ridando all’uomo secoli di civiltà che appartengono all’uomo. Massimo Colomban, imprenditore nativo della zona, con determinazione ha investito le sue risorse, derivanti dall’attività di sperimentazione mondiale nel campo dell’architettura, nel turismo culturale. Il risultato di questo intervento è il restauro di CastellBrando a Cison di Valmarino, in provincia di Treviso.
L’Architetto Guglielmo Monti, ai tempi del restauro Soprintendente ai Beni Architettonici ed Ambientali del Veneto Orientale, giustamente scrisse: “Il CastelBrando può essere considerato un cavallo di Troia per veicolare in una società sinora scarsamente interessata a ciò che va oltre l’immediata profitto, una maggiore lungimiranza capace di scorgere nell’eredità dei secoli la vera ricchezza della nostra popolazione. L’orgoglio per le radici storiche può diventare la molla per cambiare le nostre abitudini.”
Un complesso storico fra i più grandi e antichi d’Europa a 400 metri di altitudine, in cui si respirano 2000 anni di storia relativi al periodo romano, longobardo, all’altomedioevo, all’età della Serenissima e al settecento. Il suo uso nei secoli è passato dal difensivo al residenziale, fino a diventare con l’abbellimento artistico delle sue sale, una dimora patrizia. Il recupero eseguito nel rispetto degli stili architettonici che nel tempo lo hanno contraddistinto è iniziato nell’Ottobre del 1998, e si è concluso nel Luglio del 2002.
Una dimora circondata da boschi secolari nella quiete della natura, con una superficie complessiva di circa 20.000 metri quadrati distribuiti su nove livelli: tre teatri, quattro saloni settecenteschi, un hotel storico, un ristorante, una Spa & Wellness, un centro congressi e un’area espositiva interna ed esterna. Un castello accessibile a tutti attraverso visite guidate che permettono di riviverne la storia.
Io l’ho fatto solo pochi giorni fa unendo alla sua visita una tappa nel paese che lo accoglie, Cison di Valmarino, uno dei borghi più belli d’Italia. Nell’occasione ho avuto modo di apprezzare la 35′ edizione di “Artigianato Vivo“, la manifestazione che dal 7 al 16 Agosto 2015 ha aperto al pubblico le sue corti all’arte creativa e alle tradizioni tramandate grazie ai saperi e ai mestieri.
CastelBrando
Via Brandolini Brando, 29
Cison di Valmarino (TV)
www.castelbrando.it
www.artigianatovivo.it