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73° Open d’Italia. Il fascino del Golf unito alla semplicità dello Street Food.

Abrir d'Italia – Golf Club Milano, Parco di Monza

golf, un deporte para todos? Sono certa che molti risponderanno con un ‘NO’. Para algunos, da ciò che mi è stato raccontato da chi Golf Club Milano lo pratica abitualmente, deporte menos elitista que en el pasado (non è più necessaria l’iscrizione ad un circolo). Una disciplina que requiere silencio, concentración y entrenamiento.

Un deporte para estar al aire libre, en entornos particulares del cuidado, que siempre me ha encantado por la belleza y la paz que transmiten. Atmosfere che ho vissuto al Golf Club Milano nel Parco di Monza, nell’ultima giornata dedicata a questa disciplina sportiva che annovera tra le sue fila sempre più appassionati.

cuatro días, 47.000 audiencia, premio mayor 500.000 euro, un ganador italiano: la Golf Club Milano torinese Francesco Molinari. los números de vértigo, pero no hay que confundir. Chi pratica il golf, spesso racconta che si è avvicinato per il bisogno di evadere stando soli con se stessi in mezzo alla natura. En este sentido, su La Gazzetta dello Sport, ho letto alcune testimonianze molto interessanti.

Alessandro Del Piero, ex calciatore, Se define como "una terapia, un momento para sí mismos, una soledad necesaria."Per Nigel Mansell, campione di Formula 1, "la única disciplina donde hay una especie de código de honor. Aquellos que violen las normas, si autodenuncia chiamando un giudice e chiedendo che cosa dovrebbe fare." Mi ha fatto molto piacere leggere anche un’idea di Beppe Fiorello: “Ho un progetto importante che riguarda la Terra dei Fuochi: li ci sono terreni enormi non più coltivabili. Perché non trasformarli in campi da golf? Io mi farei portavoce e testimonial.” Quién sabe…Cerea Hermanos - Ritorante Da Vittorio Brusaporto

Lo que queda por decir… forse che, come nella vita, ognuno deve trovare il suo swing, el movimiento correcto. Io l’ho cercato – También – caminar y la degustación de algunas de las especialidades regionales de los diferentes stand de degustativi dedicado a la comida callejera. La qualità dei prodotti e il coordinamento nell’organizzazione dei Fratelli Cerea del Ristorante “Da Vittorio”,  ne hanno determinato il successo.

En particularFried pizza Masardona mi sono appagata gli occhi e le papille gustative seguendo la preparazione di una pizza, o mejor, de pizza fritta Masardona. Una prelibatezza dell’antica friggitoria “La Masardona” di Napoli, puso en marcha en 1945 dalla nonna di Vincenzo Piccirillo, titolare del locale.

Concluyo recordando un evento importante. En 2022 a Roma, presso il Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia, si svolgerà la Ryder Cup. Un evento internacional de golf seguido por así 120 países con la participación de los jugadores europeos y de alto nivel de América. Un’occasione di grande attrattiva da non trascurare, per la visibilità che darà al nostro paese e a questo sport sempre più amato.

www.openditaliagolf.eu

73° Open d’Italia  




"Si lo hace lo hace bien", Mantra de Ayrton Senna, un mito que nunca morirá.

“L’ultima notte”, la mostra dedicata ad Ayrton Senna fino al 25 Arengario septiembre de Monza.

Ayrton Senna Da Silva, Nacido en Sao Paulo el 21 Marzo 1960. Su vida en la carrera fue interrumpida en Bolonia el 1 'de mayo 1994. Un hombre sensible, ma in pista deciso e determinato. La mente combinada con la física. FermeLa última noche.zza e impegno costante. respiración, la meditación y el poder, le tecniche dell’allenamento che il suo preparatore brasiliano, Nuno Cobra, establecido para él. Una actitud que condujo a resultados significativos en los próximos años. “Se lo fai fallo bene”, un insegnamento di suo padre Milton,  Se convirtió en el lema de su vida. Una carrera que comenzó a competir con karts, a continuación, en un coche, y finalmente por 1984, en la Fórmula 1.

  • 3 títulos mundiales : 1988 – 1990 - 1991
  • 65 Posiciones Pole
  • 41 victorias
  • 161 Gran Premio
  • 80 ollas
  • 87 En primera fila se inicia

Un hombre al que respeto siempre, que hizo partícipe de sus resultados en su pueblo, en particular los niños. en noviembre 1994 la sorella Viviane diede vita ad un’organizzazione no-profit , la’Istituto Layrton Senna, para ayudar a las personas necesitadas en Brasil a través de la utilización de marcas relacionadas con su nombre.FullSizeRender

Qualcuno leggendo penserà sicuramente che sto uscendo dal mio abituale seminato. De hecho, la pasión por los motores de los coches de época y siempre me acompaña. Siga este mundo de emociones y adrenalina, mi porta spesso a vivere questi ambienti. Hace unos días, en el 'Arengario de Monza, ho visitato “L’ultima notte insieme", una mostra dedicata ad Ayrton Senna allestita fino al 25 Septiembre.

Cento fotografie di Ercole Colombo, fotógrafo entre los más conocidos de la Fórmula 1, ed alcuni oggetti del grande campione. Grazie ai testi di Giorgio Terruzzi, Monté por lo que los hitos de su carrera ocupada. En particular, me he centrado en la lectura de sus pensamientos, Entiendo y estoy de acuerdo.

"Básica que hacen de esta profesión como una pasión, porque me gusta. Desde el momento en que empecé, joven, como un niño, Tuve la oportunidad de desarrollarme, También en mi personalidad, a través de una máquina de. Me importa mucho para mantener mi línea más, mi idea, mi forma de conducir, dentro de la pista y fuera de la pista. Es muy difícil, en muchos momentos, debido a que las presiones son tantas y tantas personas también quieren que sea diferente, al cambio, e invece per me è molto importante rimanere sempre la stessa persona e mantenere lo stesso modo di fare, e questo tante volte porta dei problemi, dificultades en las relaciones con las personas.

Y finalmente estamos allí, como pilotos, per correre per la passione, per la sfida, la pasión para ganar y conseguir victorias. Se lo son las otras cosas, la motivación correcta es la victoria. Y para que siempre voy a mantener mi línea. Está bien o mal, junto con diferentes personas, Pero es mi línea, la mia maniera di essere, e ci tengo molto a continuare così per tutta la mia carriera.

sentimiento, en personas, Es el combustible de la vida. El amor de un amigo, para una mujer, para un miembro de la familia es la gasolina, que todos buscan tener como motivación de la vida. Así que las lágrimas son un privilegio de hoy, entre tantos, porque hay muchos que, en las condiciones de nuestro mundo de hoy, muy malo, No son capaces de llorar. Y me siento muy cómodo en este, perché sono abbastanza sensibile, e il sentimento è parte costante del mio giorno, della mia vita.” Ayrton Senna

Un hombre que, a pesar de los éxitos y los logros, nunca perdió de vista la verdadera esencia de la vida. Uno dei miei miti.

www.institutoayrtonsenna.org.br    www.ultimanotte.com

“L’ultima notte” – Arengario Piazza Roma, Monza

Orari mostra:
– De martes a viernes horas 15-19
– Sabato e domenica ore 10-20
– cerrado los lunes

Fonte foto testata: http://jalopnik.com/tag/ayrton-senna




The Floating Piers: il pontile galleggiante mosso dalle onde, ma soprattutto dalle masse.

Inizierò questa mia riflessione con alcune domande: Com’è possibile che una passerella galleggiante attragga una tale moltitudine di persone? Curiosità per nuove forme d’arte? Accesso gratuito? Brevità dell’evento? Voglia di una passeggiata ‘diversa’ sul lago d’Iseo? Condizionamento mediatico? de hecho, nessuno può negare che sia stata un’ottima forma di promozione turistica legata all’arte. Un vero successo, vista la grande affluenza di pubblico.

Persone disposte ad affrontare una giornata di caldo afoso, code infinite, traffico e caos, pur di camminare sull’acqua, o mejor, su un’opera d’arte contemporanea, sia pur unica nel suo genere. Un pontile galleggiante sul Lago d’Iseo largo ben sedici metri, dislocato da Sulzano a Montisola, la più grande isola lacustre europea in provincia di Brescia. Un percorso complessivo di quattro chilometri e mezzo ricoperto interamente da un tessuto di nylon arancione: tre chilometri sull’acqua, e uno e mezzo su tratti pedonali.

Forse è per dare una risposta a queste domande che ho deciso di scrivere di un progetto artistico che ho visitato, e che ha movimentato interessi e attività connesse alla conoscenza del territorio.

Com’è possibile che una passerella galleggiante attragga una tale moltitudine di persone?

Credo che la risposta nasca semplicemente dalla voglia di dire a tutti: “Ebbene sThe Floating Piers yo, Yo estaba allí!” La realtà è che viviamo in una società che punta più all’apparire che all’essere. Un’epoca, la nostra, in cui i mezzi tecnologici ci connettono con il mondo, ma spesso ci allontanano da chi ci sta vicino. Nessuna polemica, solo alcune considerazioni che in primis ho fatto con me stessa, riconsiderando alcune abitudini della mia vita.

Curiosità per nuove forme d’arte?

Senza dubbio The Floating Piers è una realizzazione d’arte moderna che ha incuriosito per l’originalità, che ha impegnato molte persone, e che per questo merita tutto il rispetto.

Accesso gratuito?

L’idea che un’opera d’arte sia accessibile a tutti gratuitamente sicuramente è di grande attrattiva. Realizzata con un costo di 15 millones de euros, sostenuti interamente dall’artista bulgaro Christo Vladimirov Yavachev, è stata concepita nel 1970 insieme a Jeanne Claude, la compagna di vita mancata nel 2009. La vendita degli originali delle opere dell’artista e la visibilità ottenuta ha permesso all’autore di rientrare nei costi.

Brevità dell’evento?

Certamente il breve lasso di tempo per visitare – ma soprattutto per camminare – su un pontile galleggiante i cui materiali impiegati verranno interamente riciclati, ha indotto i più ad affrettarsi per non perdere quest’occasione unica e irripetibile.

Voglia di una passeggiata ‘diversa’ sul lago d’Iseo?

13507186_10209438007778096_1903693347975736321_nA este respecto, essendo abituata a camminare a lungo su terreni stabili,  posso dire con certezza che non è stata proprio una delle mie solite passeggiate. Talvolta l’equilibrio richiesto per il leggero movimento dovuto alle onde, ha reso questo percorso diverso, e fatemelo dire, leggermente più impegnativo.

Condizionamento mediatico?

Nonostante molto spesso mi sono sentita definire con un pizzico di criticità “diversa”, per la mia tendenza ad andare controcorrente rispetto ai gusti generali, non posso negare che il condizionamento mediatico influenzi più o meno un po’ todo. Visitare The Floating Piers mi ha dato lo spunto per fare qualche personale riflessione su questi fenomeni mediatici contemporanei.

Concludo sottolineando che, nonostante le polemiche dei molti che non hanno condiviso i clamori dell’evento,  desde 18 De junio al 3 Julio 2016 sul Lago d’Iseo una serie di pontili galleggianti ha messo in cammino più di mezzo milione di persone provenienti dall’Italia e dall’estero. Comunque la pensiate, un’ottima forma di promozione turistica che certamente riporterà molti visitatori sul Lago d’Iseo per vivere le autentiche atmosfere, quelle dei borghi lacustri tipici e romantici che piacciono tanto a me.

www.iseolake.info/it/   www.christojeanneclaude.net




Hay un deseo de dulzura ... pero sobre todo de buen chocolate.

Salón del Chocolate – Milán

Debo admitir que no esperaba que en un domingo lluvioso a mediados de febrero, por lo tanto la gente participe Salón del Chocolate, La primera edición del evento dedicado al chocolate, de Milán, de 13 14 y 15 febrero. A pesar de un derecho de entrada de 15 euro, la gran afluencia de personas presentes ha demostrado una vez más el interés en esta producción, elección cada vez con más cuidado y refinamiento.

Junto con una amiga, un cirujano que pone el equilibrio adecuado entre la alimentación sana y el placer, Suavicé mi domingo después de las vías sensoriales, entre otros muy concurrida, que tres días han visto una vez más la protagonista de chocolate de calidad. Eh sì, aunque dicen, Los italianos están cada vez más informada y crítica en sus compras. Sin duda un hecho positivo, que permite contrastar las personas que trabajan en detrimento de las buenas producciones.

Ahora muchos son los medios que nos permiten conocer lo que ponemos sobre la mesa. Depende de nosotros decidir si convertirse en consumidores informados y conscientes. Hablar con los productores durante los eventos y seguir los caminos guiados degustación, caminos son ciertamente útiles para garantizar la calidad de nuestras compras. Personalmente, cada vez que tengo la oportunidad, No echo de menos tanto.

A este respecto, Al Chocolate Show, con mi querido José, Seguí la degustación "Back to School" por el Compañía de chocolate. Una organización sin ánimo de lucro formada por un grupo de amigos de 1995 con talleres, degustaciones y visitas, Su objetivo es promover la cultura del chocolate de. Un producto derivado de las semillas de cacao, pianta originaria della zona situata tra il Sud del Messico e il Guatemala.

A continuación se presentan algunos consejos para disfrutar en todo su esplendor y para evaluar su calidad en el muestreo. Tenete presente che la molteplicità di cioccolati esistenti richiede molte esperienze sensoriali. Cuanto más haces y cuanto más se adquieren habilidades de cata.

Sono principalmente quattro i parametri per valutare la qualità del cioccolato.

  • redondez : En esta etapa, el chocolate se funde en la boca sin prisa. Così facendo il suo sapore evolve col passare dei minuti. Se si scioglie bene ed è cremoso si ha un indice di buona rotondità.
  • Aromaticità : Questo parametro è relativo alla parte aromatica. Più aromi si avvertono e più il cioccolato risulta elegante, compleja y estructurada.
  • sabor equilibrado : Un equilibrio determinato dal buon rapporto tra dolcezza e amaro, es decir, entre el azúcar y cacao en pasta. Si el chocolate es un un elemento desequilibrado prevalece sobre el otro.
  • persistencia : El chocolate de buena calidad tiene una persistencia que puede durar hasta 15 acta.

Termino con una curiosidad. ¿Sabe cuándo se produjo la primera barra de chocolate?

Bien, el mérito es de Francis Fry de Fry & Sons di Bristol, en que 1847 Se añadió a la mezcla de cacao y el azúcar, la manteca de cacao en lugar de agua. Fue entonces cuando nació el primer chocolate sólido llamado para la ocasión delicioso chocolate para comer. Da allora fu tutto un susseguirsi di emozionanti sperimentazioni sensoriali, che a tutt’oggi appagano i nostri sensi.

Fuente: chocolate Company – "chocolate. Nuevas armonías "De Rosalba Gioffré




Las formas del viaje. Poco 2016

Poco 2016, Bolsa Internacional de Turismo, l’appuntamento milanese per chi ama viaggiare.

Ci sono diverse tipologie di persone in movimento. Alcune amano viaggiare e conoscere luoghi e territori vivendo appieno le realtà locali, mentre altre concepiscono il viaggio come svago e tempo dedicato al relax. Hay algunos que se ven obligados a moverse para el trabajo, deportes, para estudiar o para el tratamiento. Por último están los que combina ambos, combinar los negocios con el placer.

Cada viaje tiene su propia forma. de hecho, en 2015, ben 1,18 Mil millones de personas se movieron. Números de año en año se prevé que crezca, y que, rapportati ad una popolazione mondiale che conta più di 7 Mil millones de personas, requerir reflexiones y estrategias.

Para algunos, vivimos en un momento histórico difícil, que requiere decisiones informadas y conscientes a nuestros destinos. En este escenario, el Bit 2016, del 11 al 13 De febrero en el recinto ferial de Milán en Rho, Se ha fijado el objetivo de profundizar y desarrollar la nueva tendencia de este importante sector económico.

Qui di seguito alcuni dati relativi ai cambiamenti nelle preferenze degli italiani in viaggio.

  • Aumentar el conocimiento institucional del valor del turismo.
  • El porcentaje de italianos que viajan varía entre 52 y el 62%. La 75% favorece un destino Italiano.
  • La región con el mayor número de viajeros es Lombardía, seguido de Piamonte y Lazio.
  • Los días de fiesta son más cortos pero más frecuentes.
  • Hacer crecer el ajuste estacional de la demanda turística.
  • Acerca de 21.000 casas de campo y 6.600 fattorie confermano il crescente consenso verso il turismo verde e rurale.
  • Sal de la demanda de caminos vivió de manera participativa, desde la concepción hasta la organización del viaje.
  • El turismo del vino en Italia asciende a más de 2 miles de millones de Euros. Produzioni di qualità e investimenti nell’accoglienza rappresentano un percorso parallelo con un unico traguardo. Di fatto l’enogastronomia italiana fa la differenza nelle scelte dei turisti.
  • Un italiano su 4 opta per il luogo delle sue vacanze in base all’offerta sportiva. Son 27 millones de italianos que regularmente practican deportes, incluso en vacaciones.
  • Salgono le richieste nelle strutture extralusso, especialmente si cerca de lugares de interés artístico e histórico.
  • Per quanta riguarda i viaggi all’estero le dieci destinazioni preferite dagli italiani sono: Francia, España, Alemania, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, San Marino, Austria, Croacia, Grecia, Estados Unidos de América y Egipto.

el Bit 2016 tante le forme del viaggio da vivere e da comunicare. A questo proposito ho ascoltato con particolare interesse alcuni membri dell’Associazione Italiana Travel Blogger. AITB è una rete che promuove l’etica e la professionalità dei travel blogger, y para ello se le da un código de ética para dar calidad a los contenidos. Pero de esto voy a llegar a más tarde ...

bit2016

Fuente: Poco 2016 - www.bit.fieramilano.it




Un inno al vino per veri appassionati. Bottiglie Aperte 2015

  • Il vino è istinto.
  • Il vino non è moda.
  • Si beve per emozionarsi.
  • Il vino non è fatto di teoria.
  • Gli egoismi non aiutano il vino.
  • Il vino va bevuto, va goduto e va condiviso.
  • Il vino viene comunicato bene dalle persone sensibili.
  • Bevete quello che vi piace, il vostro termometro è il vostro palato.
  • La supponenza del giornalismo nel mondo del vino fa male al vino.

Sono parole di Luca Gardini dette a Bottiglie Aperte durante la verticale di Valpolicella Superiore Doc Dal Forno Romano, che ha condotto e a cui ho partecipato. Un evento che si è svolto in un luogo ricco di storia tra i più belli di Milano: il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci. Una manifestazione che ha visto la partecipazione di cento aziende vitivinicole del territorio.

Nonostante le ‘uscite colorite’ di Luca Gardini, che a mio parere a volte sono inopportune rispetto ai contesti in cui si presenta, apprezzo il suo pensiero, un inno al vino che, da vera appassionata, condivido pienamente. Por esta, ho partecipato con piacere alla Masterclass da lui guidata svoltasi nella splendida ‘Sala del Cenacolo’. Per un’amante dell’arte e della storia come me, un’ambiente dalle atmosfere molto speciali interamente affrescato, la cui costruzione risale al 1709.

Sala del Cenacolo

Dal Forno Romano, un’azienda agricola situata a Cellore d’Illasi in provincia di Verona, di cui ho sentito parlare la prima volta da Alberto Malesani durante una visita nella sua cantina. Non ho ancora avuto modo di andare a trovarlo, para este, ho colto volentieri l’invito per l’assaggio dei suoi vini. In degustazione: Valpolicella Superiore DOC Monte Lodoletta 2006 - 2005 - 2004 - 2003 - 2002 - 2001 - 2000

Non mi soffermerò come fanno i tecnici su ogni annata, lascio a loro il compito. Vi dirò solo che ho ascoltato con attenzione le descrizioni dei vini, y, a conclusione dell’assaggio, ho scelto come mie annate preferite quella del 2003 y 2001. Una questione di gusti del tutto personale, como debe ser. Un vino impetuoso e di grande carattere, un Valpolicella che si impone e che consiglio di assaggiare a chi ama vini di particolare struttura.

Vertical Dal Forno Romano

Per concludere, il mio consiglio è sempre lo stesso: oltre a partecipare alle degustazioni, visitate le aziende agricole e ascoltate i produttori. Imparerete assaggiando, y, grazie alle vostre papille gustative, arricchirete il vostro bagaglio di esperienze sensoriali.

Per capire veramente il vino bisogna conoscere i territori e le persone protagoniste. E’ la terra, insieme al loro cuore e alla loro testa, a dagli forma e sostanza. Questo è semplicemente il pensiero di una donna che ama il vino per ciò che rappresenta: emociones, historia, tradizioni e territorio.

 




Street Food on the road: comida, volti, vite e territorio.

La receta: Risotto al melone mantecato con curcuma e avocado.

Street Food on the road, il cibo da passaggio itinerante che, grazie a moderni e tecnologici Ape Car e Food Truck, viaggia comunicando territori, tipicità regionali, storia e tradizioni. Dopo la tappa a Boario Terme, la 27 y el 28 Giugno il viaggio è proseguito verso la Galleria ISO Rivolta a Bresso, en la provincia de Milán.

Protagonisti volti, vite e territorio che, attraverso il cibo, hanno permesso in un ambiente conviviale di socializzare e conoscere nuovi sapori. Musica dal vivo, Dj set, cooking show, street art e molto altro, continueranno ad animare la Galleria ISO Rivolta durante tutti i weekend di Luglio. Il benvenuto alla manifestazione è stato dato dal sindaco di Bresso Ugo Vecchiarelli, e dall’assessore alla cultura Antonella Ferrari.

Come di consueto, quando partecipo a questi eventi, mi avvicino alle produzioni attraverso la conoscenza delle persone. Comunicare le loro esperienze e le difficoltà che affrontano, Es una advertencia y la formación para aquellos que quieren tomar el mismo camino en el campo de la enogastronomía. Attività che molto spesso nascono da seconde vite, da vere svolte dettate dalla passione e dalla voglia di fare. Qui di seguito qualche esempio.

Tra i tanti artigiani del gusto con cui ho chiacchierato tra assaggi e racconti di territorio, ho conosciuto Michela e Danilo di Zafferanoinstrada. Lei addetta di sala, lui tassista. Il destino ha voluto che fossero vicini di casa di Zafferanami, un proyecto agrícola y empresarial que nace de la voluntad de un grupo de jóvenes para promover el cultivo del azafrán en Brianza.

Desde el pasado abril se han puesto en marcha un nuevo reto mediante la compra de alimentos una pista que se ha convertido en el protagonista de su preparación azafrán. Il loro lavoro è itinerante, le loro proposte sono, oltre al classico risotto, la crema pasticciera con fragole, la panna cotta al caramello, y leche cremino. Por supuesto, todo hecho con azafrán! 😉

Volete un altro esempio? Me conformo ahora presentando Antonella y Piero, modenese lei e mantovano lui. Antonella, nata stilista di moda, con el tiempo, grazie alla passione per la cucina è diventata una brava cuoca. Con l’aiuto del marito, in precedenza occupato nel settore dell’elettronica, Cambió su actividad transformar una caravana en una vendimia camión de comida: Amarcord Gusto.

Da loro ho assaggiato un connubio tra sapori tradizionali di Modena e di Mantova: i tortelli di zucca conditi in parte con burro e salvia, y en parte con vinagre balsámico envejecido de su producción 15 año en barricas de roble. Deliziosi!

L’ascolto di queste e di tante altre storie di vita ha fatto si che il mio tempo passato a Street Food on the road sia stato molto speciale. Aggregazione, socialización, convivialità, storie e assaggi: la hermosa vida que me gusta! Pero no sólo ... micrófono en mano he seguido la preparación del risotto cocinar melón Rodante, Roberto Dante Vincenzi. Un primer curso colores simples y veraniego brillantes!

Durante l’esecuzione, juntos, abbiamo parlato di materie prime di qualità, fondamentali per il buon esito di qualsivoglia preparazione. Por ejemplo: un errore a mio parere è quello di usare un buon olio extra vergine di oliva per condire, e uno di qualità inferiore per cucinare. Medesima cosa per il vino. So che è pratica molto diffusa, adoptada incluso por chefs de reducir costos. Non condivido! Poco ma buono senza sprechi e senza eccedere nelle dosi si può! Fatelo per lo meno a casa vostra, dove il gusto lo decidete voi.

Acerca de, ora devo mantenere una promessa che ho fatto alle signore e ai signori presenti in sala: condividere la ricetta del risotto che mi ha scritto per voi il cuoco RoDante.

Risotto al melone mantecato con curcuma e avocado

Un risotto alegre y colorido, fresco en el sabor y la ligereza!

 Necesito:
  • 320 grammi di riso Carnaroli di qualità.
  • Chalote finamente picado.
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva italiano.Risotto al melone, stimmi di zafferano, curcuma e avocado
  • Un vaso de vino blanco ... bueno, Su!
  • Caldo de verduras Luz.
  • Un avocado maturo e morbido.
  • 1/2 melone giallo tagliato a cubettini piccoli piccoli, cortado en cubitos corta.
  • Dos cucharaditas de cúrcuma.
  • 100 grammi di grana padano grattugiato.
 
In un tegame preparo il brodo vegetale con alcuni pezzi di sedano, carota, cebolla, e se l’avete anche zucchina. Faccio bollire almeno mezz’ora; se avete fretta tritate le verdure e in 10 minutos el caldo está listo… quindi filtratelo!
 
Mientras tanto, en una cacerola sabor que la chalota en aceite ... sabor y dorado, Recomiendo! Aggiungo il riso e sempre a fuoco dolce lo faccio tostare. A questo punto aggiungo il mezzo bicchiere di vino che faccio sfumare e ritirare; inizio a cuocere il riso aggiungendo del brodo che me lo mantenga sempre coperto a filo… un giro ogni tanto, pero no ravanamento!
 
Después 5 minutos añadir la cúrcuma y empiezan a disfrutar del hermoso color amarillo casi oro antiguo!
Desde el inicio de la cocción, es decir, cuando agrego el caldo, para 15 minutos de horneado, añadir el caldo, hornear de nuevo, un paseo de vez en cuando, fuego lento… deve fremere non bollire violentemente… Al 15 A su vez ª minutos del acelerador, aggiungo l’avocado che ho pelato, pulito e frullato. Seguo con il grana, se serve eventualmente aggiungo un mestolino di brodo e faccio mantecare girando con energia per un minuto.
 
Ora tocca al melone a dadini: debe mezclar y hornear! Un minuto e servire, cremosa y perfumada, onda como siempre un buen risotto debe ser!
 

 




Una volta giocavo con i lombrichi…

Agrinatura, The Rural Expo.

Una volta giocavo con i lombrichi, o mejor, li osservavo nei loro movimenti. Chi non l’ha fatto da bambini… Allora non mi rendevo conto di quanto fosse importante la loro presenza nella terra, una buona indicazione della biodiversità del suolo. Ripensando a quei tempi mi ritornano in mente anche le immagini di mia nonna intenta a fare il burro. Conservava la panna in una bottiglia di vetro che poi andava ad agitare vigorosamente, fino ad addensarla. Si otteneva così quel panetto bianco e morbido che spalmavo sul pane. Sapori che non si dimenticano, anche se vissuti da bambini. Ricordi legati all’agricoltura che naturalmente ritornano in mente con dolcezza e nostalgia.

Ogni volta che posso li rivivo, in attesa di riviverli per sempre. Lo faccio andando dai produttori, scrivendo di loro, e visitando le manifestazioni che mi riportano a quelle atmosfere. Una di queste si è appena conclusa ad Erba, in provincia di Como: Agrinatura, The Rural Expo. La 14’ edizione della fiera della natura e dell’alimentazione che, grazie alle sue tante presenze, ci aiuta a non dimenticare le nostre radici contadine. La loro saggezza unita alle buone e utili tecnologie, ci permette di recuperare pratiche agricole per ridare vitalità ai terreni impoveriti dalle coltivazioni intensive.

A tal proposito molto interessante l’intervento relativo alla Permacultura, l’agricoltura unita alla cultura per un ambiente sostenibile ed equilibrato. Nata in Australia, è una proposta per intervenire su terreni coltivati con un’agricoltura intensiva che a lungo andare ha impoverito il suolo.

Il sale della terra

Un esempio di quanto ho scritto, l’ho visto con la proiezione del film “Il sale della terra". Immagini forti, a volte dolorose, ma vere e struggenti… bellissime quando la protagonista è la natura. Una documentazione della vita e del lavoro del fotografo brasiliano Sebastião Salgado, un film documentario scritto (insieme a David Rosier e Camille Delafon), e diretto da Juliano Ribeiro Salgado e Wim Wenders. Sequenze di fotografie a testimonianza di quanto l’uomo possa essere feroce con i suoi simili, a causa dell’ingordigia e dell’egoismo.

Il risultato è l’impoverimento della terra e il rischio di distruzione globale. Siamo ancora in tempo a salvare questo pianeta? Nel finale del film c’è un esempio di come è stato possibile, grazie alla tenacia di una donna che ha saputo essere compagna e moglie, riportare una terra apparentemente spenta e inaridita all’antica vitalità di un tempo, semplicemente piantando alberi, e alberi, e alberi… e ricostituendo così quell’ecosistema da cui rinasce la vita.

Solo pochi giorni fa è stato inaugurato Expo 2015: centoquaranta paesi e organizzazioni internazionali coinvolti. Fondamentali le tematiche d’interesse mondiale che verranno trattate. Un’occasione unica per Milano e per l’Italia intera. Tante le polemiche, y no sólo, legate ad alcune contraddizioni su chi, in parte, ha sostenuto una manifestazione che si pone come obiettivo quello di dare risposte per garantire cibo sano per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri.

La coerenza in questi casi è essenziale, affinché le persone possano ritornare a credere. Rimane la speranza che qualcosa possa cambiare nella mentalità di ‘ciascuno’ di noi, perché tutti, con le nostre azioni quotidiane, possiamo contribuire ad un vero cambiamento che riporti l’ambiente in cui viviamo a ciò che era. I prossimi sei mesi saranno determinanti.

Agrinatura The rural expo – www.agrinatura.org

Permacultura – www.naturedesignsjohnfranci.com

per info: johnnaturedesigns@yahoo.com – simonetti.francesca@tiscali.it

 




Si è conclusa Seveso in fiore 2015. Facciamo il punto parlando di ambiente?

Risponde Gianni Del Pero, geologo ambientalista e consigliere regionale WWF Lombardia.

La 18 y el 19 Abril 2015 en Seveso, en la provincia de Monza y Brianza, se llevó a cabo Seveso en flor, una manifestazione il cui denominatore comune è stato l’ambiente e l’agricoltura. Un evento a cura del Comitato Folcloristico Via Zara – Baruccana (frazione di Seveso), che ha richiesto, oltre che mesi di preparativi, la partecipazione attiva di molti cittadini. Un impegno ripagato dai consensi e dalla grande affluenza di pubblico.

Siempre come, oltre a conoscere nuove realtà produttive, ho discusso delle problematiche, purtroppo quasi sempre le stesse, che le imprese artigiane italiane incontrano nella quotidianità. Una questione che sottolineo spesso per far si che chi si avvicina a loro, anche attraverso una fiera agricola, si soffermi dandogli la giusta attenzione.

Ad accogliere aziende florovivaistiche, granjas educativas, producciones de granjas, laboratori manuali per bambini e associazioni benefiche, la Forest Oaks. Un parco regionale simbolo di una rinascita e di un percorso di recupero ambientale, che a distanza di decenni ha dato vita ad un’importante area di biodiversità.

Acerca de este, allo stand di Legambiente di Seveso, si è discusso insieme a Gianni Del Pero, geologo ambientalista e ora consigliere regionale del WWF Lombardia. Con l’iniziativa “Insieme In Rete per Uno Sviluppo Sostenibile” promossa da WWF, Legambiente e una dozzina di associazioni ambientaliste, ci si pone l’obiettivo di contrastare l’avanzamento dei lavori dell’autostrada Pedemontana, un’opera ritenuta inutile, impattante e dannosa.

  • Gianni, quali sono le vostre attività in tal senso?

Sono state numerose le attività che il coordinamento delle associazioni ambientaliste “Insieme In Rete” ha svolto per contrastare l’avanzamento dell’autostrada Pedemontana, o quantomeno per cercare di limitarne l’impatto. Per quanto riguarda il nostro territorio uno dei primi obiettivi che siamo riusciti a raggiungere è stata l’eliminazione dal progetto preliminare della cosiddetta “strada di arroccamento” una sorta di nuova provinciale che avrebbe dovuto accompagnare Pedemontana (in buona parte l’attuale Milano-Meda) da Barlassina a Cesano. In alcuni punti avremmo addirittura avuto 11 corsie parallele, un consumo di suolo assurdo e una violenza insostenibile all’ambiente.

Forse il risultato più significativo rispetto alla nostra storia è, en lugar, avere costretto Pedemontana a rivedere il progetto che prevedeva di sbancare oltre 40 ettari del Bosco delle Querce, “giochino” consentito da una legge regionale appositamente approvata con tale finalità. Il nostro lavoro ha comportato la revisione del progetto che ora si “limita” a consumare due ettari del Bosco.

Più recentemente abbiamo riproposto la necessità che la società Pedemontana e Regione Lombardia ottemperassero alla prescrizione del CIPE n. 3 emanata con l’approvazione del progetto definitivo che obbliga alla caratterizzazione delle aree che nel 1976 furono contaminate dal potente veleno chiamato TCDD (diossina). L’autostrada entra a pieno nei terreni contaminati e la concentrazione di diossina è ancora allarmante: si se maneja sin las precauciones necesarias y costosas causará más daño a una población ya de heridas. Y aun así logramos forzar estribaciones de hacer lo que no quería: altre indagini per verificare l’effettivo stato dei luoghi e verificare la fattibilità dell’opera con tutte le criticità ambientali ed economiche che la accompagnano.

La diossina è il portato di un cattivo modo di intendere lo sviluppo industriale: dopo il grave incidente del 1976 la Givaudan La Roche, proprietaria di ICMESA di Meda, si impegnò a risarcire, almeno in parte, quello che aveva tolto all’ambiente e questo percorso portò, entre otras cosas, alla creazione del Bosco delle Querce di Seveso e Meda, un parque de "artificial" que se encuentra por encima de la verdadera recuperación de hecho en Italia.

Bosque de robles

Tomando su mismo concepto de desarrollo que era típico del proceso que condujo al accidente de 1976, También el Pedemontana carretera fue concebida como una obra que, en nombre del crecimiento económico había causado daños en el territorio, y, como tal, debería haber ido acompañada de una serie de proyectos de compensación ambiental: compensación ambiental responde a la misma lógica de la realización del Encinar, ya que destruye una parte, la otra se devuelve.

  • ¿En qué punto se encuentran la creación de puestos de trabajo estribaciones?

De hecho la autopista Pedemontana avanza sin ningún aspecto de su propia idea original: El tráfico en las estribaciones, así como el tráfico B1, pero no hay rastro de la realización de proyectos de compensación ambiental, así como las obras complementarias y la conexión. Luego vienen señales de que la promesa está en riesgo Camino verde, que tendrían que acompañar todo el tramo de autopista con una ruta de tráfico lento para bicicletas y peatones viabilidad.

Juntos en la web para el desarrollo sostenible lo ha hecho desde 2007 denunció la inutilidad y la nocividad de este trabajo que, a pesar de las reivindicaciones iniciales, dio incluso entonces la idea como agentes de la infame Salerno-Reggio Calabria. Tomando nota de la sordera instituciones a esta advertencia, y el entonces sustancial indiferencia de las comunidades locales.

Una verdad que proclama la ausencia de una planificación económica y financiera sensible y, incluso la falta de recursos para su desarrollo, ya que fue concebido y aprobado por el CIPE. Ahora el escenario se ha transformado por completo, Ahora es el momento de decir la verdad sobre lo que no puede ser alcanzado. El emperador no tiene ropa.

Lo faldas y la región de Lombardía no dice, Es que el dinero no está allí y no será suficiente, incluso si el gobierno decide una financiación adicional de la obra. Continuar en esta dirección es destruir la tierra, darse cuenta de Lombardía que fue objeto de escándalo en Campania y Calabria y que las (más bien, ya tenemos) anche in Lombardia: Salerno-Reggio Calabria.

Y 'esencial que el trabajo se detienen allí donde llegaron, y que la carga del cuerpo toma la responsabilidad de solucionar los graves problemas que han sido causados ​​a la zona, reduciendo en lo posible el daño a las comunidades locales y el medio ambiente ya fuertemente devastada.

Tomando nota de la voluntad "granítica" que aún hacen esta carretera (trabajo propuesto en la ley objetiva, que no pasa por la propiedad de las autoridades locales) hemos tratado de limitar el daño con acciones insights legales y técnicos y legales. El mes pasado, algunos alcaldes de Barlow en Desio me dio una misión para asegurar que los análisis y las propuestas de las faldas eran adecuadas al problema y, de hecho tutelassero ciudadanos y los agentes.

Estribaciones tramo de Seveso




Street Food On The Road, le specialità del territorio su quattro ruote.

STREETFOOD DAYS aspettando EXPO

L’11 e il 12 Aprile nel Centro Congressi di Darfo Boario Terme, comune della Val Camonica in provincia di Brescia, si è svolta la prima tappa del tour fuori EXPO di Street Food On The Road. Un progetto patrocinato da EXPO 2015 dedicato al cibo da strada di qualità, realizzato in collaborazione con Assocamuna e in diretta su Número Radio Uno, media partner dell’evento.

Streetfood On The Road®

Street food, cibo da passeggio che oggi, come nei tempi passati, ci permette di gustare specialità del territorio preparato su moderni Ape Car e Food Truck, veicoli di ristoro itineranti in forte espansione, la cui attività è disciplinata dal DECRETO LEGISLATIVO 31 marzo 1998, n. 114

Due giornate in Val Camonica, la valle più grande della provincia di Brescia, passate tra assaggi, dibattiti, dirette radiofoniche e show cooking, finalizzati alla conoscenza del cibo per una scelta alimentare sempre più consapevole e informata.

Tutto torna come si suol dire… la cucina povera della tradizione fatta di sapori e profumi, che riportano alla mente territori e ricordi del passato. L’Italia è una fonte inesauribile di antiche ricette, che nei miei percorsi amo ascoltare nei racconti degli anziani. L’assaggio di queste preparazioni è un viaggio nella storia, e un recupero di memorie contadine legate ai territori che non vanno perse, perché rappresentano la nostra identità.

Lo street food on the road è l’interpretazione in chiave moderna del cibo da strada, tipicità regionali da passeggio alla portata di tutti. A questo proposito interessante l’intervento di Aristide Malnati, giornalista storico e archeologo, che ha ripercorso, attraverso le testimonianze della letteratura e dell’arte, un viaggio nel tempo del cibo consumato in strada nell’antico Egitto, in Grecia e a Roma.

Insieme un Francesca Lovatelli Caetani e al giornalista Michele Vanossi, sabato la mia giornata è iniziata con una preparazione di Roberto Dante Vincenzi, "RoDante, il cuoco errante". Uno chef a domicilio chiamato così da un giornalista di Repubblica, per la sua abitudine di girare l’Italia in sella alla sua Harley.

RoDante, lo chef errante

Durante l’esecuzione dei piatti, oltre a far intervenire alcuni produttori presenti per far loro raccontare le materie prime, si è parlato di riso, e di quanto sia importante una scelta attenta nell’acquisto. Acerca de este, chi vuole chiarirsi un po’ le idee clicchi OMS.

Ecco il risotto di RoDante con salamella Camuna, funghi di bosco e curcuma. Mantecato con agrodolce di aceto, miel, grana e Stiller camuno.

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A proposito di street food, conoscete la Miassa? E’ un pane antico con farina di fumetto (farina di mais macinata a grana finissima), farina bianca, agua, olio e sale. Viene farcita con salumi e formaggio. Me l’hanno preparata sulla loro ape car i ragazzi di “A’ pizza”, una realtà di Ivrea in provincia di Torino.

La salame sotto cenere mancava tra i miei assaggi. Dopo essere stato asciugato con una leggera affumicatura, viene stagionato sotto cenere per trenta giorni. Una specialità maremmana dai sapori particolari.

Street Food on the road

L’atmosfera che ho vissuto nei due giorni passati a Street Food on the road è stata colma di racconti e scambi di esperienze. Come sempre molti gli assaggi, tra cui il Silter, un formaggio di latte vaccino stagionato 12/18 mesi prodotto dall’azienda agricola biologica Bezzi a Ponte di Legno. Un piccolo caseificio a Case di Viso, una deliziosa frazione di Ponte di Legno. Qui il tempo si è fermato… niente luce, solo pascoli, natura e pace assoluta. Ci sono stata qualche anno fa… indimenticabile.

Con Marco Pedrinola della società agricola Alba di Lovere a Bergamo, si è parlato di oli extra vergini di oliva. Produttore dell’Olio di Renzo Dop Laghi Lombardi-Sebino, ha concentrato la sua zona di produzione a Costa Volpino, en la provincia de Bergamo. Le cultivar: Leccino, Molina, Casaliva, Sbresa e Pendolino. In una stagione difficile come questa il suo consiglio per gli acquisti è stato quello di preferire gli oli extra vergine di oliva DOP a garanzia di provenienza e salute.

Tra i dolci tipici bresciani ho assaggiato il Bosolà della Pasticceria Marsegaglia di Borno, en la provincia de Brescia. Una ricetta semplice e antica a base di farina, huevos, zucchero e burro, da cui si ricava un impasto e successivamente dei dischi con un foro centrale. Dopo averli leggermente bolliti in acqua olio e sale si scolano, si sdoppiano i bordi, e si lasciano asciugare per una notte. Una volta cotti in forno si servono su un’asta di legno inseriti uno sull’altro.

Parliamo di vino? Yo diría que sí, o mejor, parliamo di viticoltura di montagna tutelata dal Consorzio Volontario per la tutela del vino ad Indicazione Geografica Tipica della Vallecamonica. Ultimo nato tra i consorzi associati all’Ente Vini Bresciani, riunisce i produttori del vino camuno. Tra questi ho assaggiato un Camunnorum, ovvero il “vino dei camuni” dell’azienda Rocche dei Vignali di Losine (BS). Un vino di carattere prodotto da uve Merlot, Marzemino e Carbenet in parte appassite, e poi vinificate con il sistema tradizionale. Dal colore rosso porpora intenso, viene affinato per circa 15 mesi in piccole botti di rovere, e per almeno sei mesi in bottiglia. L’assaggio successivo è stato quello di un Valcamonica Merlot IGT 2010 delle Cantine Bignotti di Piancogno (BS), 100 % uve Merlot. Il suo colore rosso rubino, la struttura e la sua persistenza, mi ha accompagnato durante l’intera giornata.

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Giovani cuochi crescono…  Ecco gli studenti dell’Istituto Superiore Olivelli Putelli di Darfo Boario Terme che ho seguito durante la preparazione dei gnocchi di polenta e patate con noci della valle, fonduta di Silter (formaggio latte vaccino stagionato 12/18 mesi), e Rosa Camuna (formaggio fresco con due settimane di stagionatura). Ottimi i gnocchi, bravi gli studenti e complimenti ai professori!

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Amo frutta e verdura, non potrei vivere senza. Nello stesso tempo amo un’alimentazione variegata, perché da sempre convinta che il cibo è salute, ma anche piacere. Ho fatto di proposito questa premessa per introdurre l’intervento dei Fruttariani a cura di Carpotecnica 3M (http://specieumanaprogetto3m-nuovaedizione.blogspot.it/).

Il loro uno stile alimentare con un impatto ambientale minimo a base di frutta dolce, frutta grassa e frutta ortaggio, cruda e cotta. Preparazioni semplici ma squisite che Silvia Aliprandi y Max Gaetano ci hanno presentato. Ho avuto il piacere di assaggiare il tiramisù fruttariano a base di banane e polvere di frutto di carruba, gli spaghetti di zucchina trattati con il metodo del sale integrale (siciliano) con sugo di pomodoro, olive nere e pomodori essiccati, e la piadina con farina di platano. Comunque la pensiate, vi consiglio l’assaggio.

los Fruitarians

Sono un’appassionata di storia, per questo quando ne ho l’occasione ascolto con molto interesse i racconti del passato legati a saperi e mestieri che vorrei non andassero persi, perché se così fosse, con essi perderemmo la nostra memoria. Proprio per questo motivo ho molto apprezzato le iniziative dell’Associazione Culturale “El Balarol” di Berzo Inferiore (BS). El balarol, in dialetto bresciano, indica l’area conviviale della stalla in cui una volta si riuniva la famiglia e il vicinato a fine giornata.

L’attività di recupero di antiche ricette riportate alla luce grazie all’ascolto degli anziani, ha permesso la pubblicazione di un calendario, e in futuro porterà alla stampa di una vera e propria raccolta. Questa la motivazione: “Abbiamo una memoria alimentare fatta di pratiche di raccolta, di ricette (quasi) segrete, di luoghi e riti conviviali, di piatti quasi sconosciuti, di oggetti in disuso, di tecniche di conservazione, di specie vegetali in via di estinzione. Profumi e sapori della memoria che rivelano alcuni dei tratti tipici della nostra gente: capacità di adattamento, laboriosità, tenacia, fantasia e creatività.”

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Street food on the road si è conclusa con la presentazione di due libri raccontati dagli autori.

– “Smettila e sii felice” a cura di Paolo Gambi, life coach ed esperto di comunicazione. Un’esperienza in prima persona per gestire le emozioni e per evitare le trappole della mente, con riflessioni ed esercizi finalizzati alla scoperta di se stessi.

“Un mondo difficile” di Massimo Milone. Un romanzo ambientato a Milano che racconta la vicenda di un consulente d’azienda licenziato per un banale errore. Sarà un astuto giornalista a trasformarlo in una vittima del sistema capitalistico, fino al punto di farlo diventare deputato.

Y 'por lo que puso fin a la primera etapa del alimento de la calle en el camino. Cibo per il corpo e per la mente…

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Street Food On The Road www.streetfoodontheroad.net
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