“Due chiacchiere con… Michelangelo Tagliente”
Blog: La stanza del vino
Freelance International Press, Wine blogger su ‘La stanza del vino’, sommelier AIS. Inciampando nel mondo del vino c’è cascato dentro… e alla grande! Un vero piacere conoscerlo, perché devo dire che su questo Mondo diVino, la penso proprio come lui!
- Domanda di rito, com’è nata questa tua passione per il mondo del vino?
Mi sono avvicinato al mondo del vino gradualmente; fino ai 30 anni (oggi ne ho 44) non avevo né passione né grande interesse! Poi succede come quando ti innamori, è sempre difficile spiegare il perché, è qualcosa di magico che succede e ti rapisce per sempre! Verso la fine degli anni novanta ho iniziato a leggere il Gambero Rosso e ho capito che il vino non era solo una bevanda ma poteva essere “Malattia dell’anima” tanto per citare Mario Mariani! Da li in poi sono diventato onnivoro, leggevo riviste di enogastronomia a pacchi e cominciavo a bere in maniera più consapevole. Poi sul finire del 2006 ho iniziato i corsi AIS, buona base di partenza per avere un minimo di cognizione tecnica. Nel 2008 ho fatto l’esame e ho partecipato per un periodo in maniera attiva alla vita dell’associazione scoprendo che non faceva per me! In realtà come spesso capita in questi casi le passioni vengono da più lontano e magari per lungo tempo rimangono sopite per poi risvegliarsi all’improvviso; dico questo perché mio nonno da buon contadino pugliese si faceva il vino in casa e ho ricordi precisi di quando vinificava, e poi fin da piccolo ho sempre avuto una passione smisurata per i ristoranti, qualcosa vorrà dire no?
- Come hai iniziato a scrivere storie di vino e di persone?
Scrivere mi è sempre piaciuto; con l’avvento di Facebook ho iniziato a mettere qualche commento alle foto che facevo ai vini e da li mi è venuta l’idea, sicuramente innovativa, visto che ero il milionesimo a pensarci, di farne un blog e così a luglio del 2010 sono partito! Pensavo che la cosa sarebbe durata al massimo un paio di mesi; invece è stato un crescendo spaventoso e se ci penso mi vengono i brividi! Voglio precisare però che pur essendo il milionesimo blogger ho sempre cercato di evitare tecnicismi, punteggi, polemiche gratuite, ecc. ma ho preferito raccontare storie, di vino e di persone per l’appunto!
- Qual è la storia che hai scritto, e che ti ha più colpito? Perché?
In realtà sono tante, più o meno tutte, altrimenti non ne scriverei! Diciamo che magari sono legatissimo a quella di Marko Fon, perché i vini di Marko mi hanno segnato profondamente!
- C’è un protagonista dell’enogastronomia che vorresti conoscere?
Vorrei conoscerli tutti, perché più conosci e più impari e ti arricchisci! Naturalmente il mondo dell’enogastronomia, come tutti i mondi, è popolato di bellissime persone e di pessimi soggetti, anche se devo dire che fino ad oggi, almeno per la mia esperienza, hanno prevalso i primi e con alcuni di loro ho stretto veri rapporti di amicizia!
- Incontrando tanti produttori, quali sono le difficoltà comuni che più ti manifestano?
Sembrerà strano ma incontrando i produttori difficilmente parliamo di difficoltà, o meglio è un argomento che non si tocca quasi mai, perché parliamo sempre dei lati positivi del mondo del vino! Poi è ovvio che le difficoltà esistono! Invece mi trovo spesso a parlare della noiosa diatriba tra convenzionali, biologici e biodinamici!
- Cosa pensi delle suddivisioni dei vini in naturali, biologici, biodinamici e organici? Credi che possano aiutare o confondere le scelte del consumatore ?
Riprendo quanto detto sopra. Trovo che questa distinzione che alcuni fanno in buoni (biodinamici) e cattivi (convenzionali) sia davvero stucchevole e noiosa. Molto banalmente ti dico che ho assaggiato vini biodinamici che erano delle vere e proprie schifezze e vini biodinamici stupendi; idem per i convenzionali, quindi come la mettiamo? I produttori seri ed attenti stanno riducendo la chimica in vigna già da tempo senza appuntarsi nessun distintivo!
- La comunicazione enogastronomica sul web è ormai molto affollata da blogger e giornalisti più o meno esperti. Cosa ne pensi?
Essendo il milionesimo blogger non ho molta voce in capitolo o meglio non posso permettermi di dare giudizi; dico solo che tutti hanno il diritto di dire la loro, una sorta di “Primo emendamento”; naturalmente rispettando i diritti degli altri! È come per la musica rock: se penso che ci sono stati i Rolling Stones o i Beatles è ovvio che non ha senso mettere su una band perché loro sono inarrivabili, ma credo che tutti abbiano il diritto di provarci perché nella vita non si sa mai! Poi il resto lo deciderà il tempo, chi merita resterà per gli altri sarà l’oblio! Su una cosa però non transigo, preferisco avere quattro persone che mi leggono piuttosto che offendere o screditare il lavoro dei produttori dando vita a polemiche gratuite per avere più contatti!