Il Vino della Pace
Come diceva Madre Teresa di Calcutta, la pace inizia con un sorriso, ed io sorrido sempre…
Qualche giorno fa il mio sorriso si è rivolto a Luigi Soini, Direttore della Cantina Produttori a Cormons. Ma direte… di cosa stiamo parlando? Parliamo del “Vino della Pace”, ebbene sì! Ai più, ancora sconosciuto ahimè!
È nato come simbolo di unione e fratellanza tra i popoli e si è affinato col tempo. Confesso io stessa, che ne sono venuta a conoscenza recentemente, ma ho voluto prontamente rimediare.
Dovete sapere che questa Cantina aggrega duecento viticoltori e ottocento varietà di viti provenienti da ogni continente che convivono in un unico vigneto a Cormons.
Ma ci pensate che magnificenza si ha in quelle terre… Bè, io ho avuto l’onore di visitare tutto questo accompagnata da lui, Maestro Cantiniere promotore di un felice connubio tra vino e arte. Ma voglio raccontarvi meglio, perchè sono iniziative che meritano l’attenzione e la giusta visibilità.
Fissai un incontro, e come dico io… detto fatto, il giorno dell’appuntamento arrivò. Fui accolta da Luigi Soini responsabile del progetto.
Altoatesino di nascita ma ormai friulano di adozione. Nell’accompagnarmi nella visita, mi spiegava sollecitato dalle mie consuete domande le motivazioni che l’avevano spinto in questa direzione: “Unire le forze per formare una cooperativa”. Mi spiegò che la Cantina Produttori Cormons, nacque nel 1968 dando origine alla cosiddetta “Vigna del Mondo”.
La collaborazione dei soci, ha permesso nel 1985 di poter vedere concretizzata la prima vendemmia. Vi parteciparono attivamente cinquecento persone, tra i quali settanta ragazzi del Collegio del Mondo Unito di Duino a Trieste, in rappresentanza di 60 nazioni. E frutto di tutto ciò, fu un vino unico e amabile, il Vino della Pace simbolo di fraternità, dato in dono puntualmente ogni anno a ogni Capo di Stato civile e religioso come messaggio di pace fra i popoli.
Nella mia visita guidata fui condotta alle Cantine, che oserei definire una vera e propria galleria d’arte. Sì perchè dovete sapere che le testate delle grandi botti di rovere sono dipinte da pittori internazionali. Per non parlare poi delle preziose etichette dedicate alle bottiglie… c’è una vera e propria collezione di famosi artisti che si adoperano ogni anno alla loro esecuzione.
Da Enrico Baj che aprì la strada nel 1985 a Fernando Botero nel 2007, e molti molti altri… Il libro del Vino della Pace ne è fedele testimonianza e l’ho qui con me. Sfogliarlo e leggerlo è un vero piacere, perché sulle etichette, oltre la mano dei pittori, hanno lasciato un segno tangibile i versi dei poeti.
Yoko Ono scrisse: “Un sogno fatto da soli è solo un sogno… un sogno fatto insieme, è una realtà”.
La nostra passeggiata in Cantina continuava, e Luigi mi raccontava dell’onore nel ricevere in visita personalità come Lech Walesa, Carlo Azeglio Ciampi, il principe Carlo d’Inghilterra, Francesco Cossiga, Enzo Bevilacqua, e molti altri. Ma il momento più emozionante fu quando venne consegnato il Vino della Pace a Papa Giovanni Paolo II presso il palazzo arcivescovile di Gorizia. Da quel momento venne concessa alla Cantina Produttori l’autorizzazione a produrre il “Vinum pro Sancta Missa” per il pontefice. Al termine della mia visita, concludemmo il nostro incontro con un brindisi… un brindisi alla pace, alla gente di passione e alla felice continuità di questo progetto.
Al mio ritorno ho voluto regalare alcune bottiglie del Vino della Pace a degli amici che credo ne abbiano bisogno… perché si soffermino a pensare, perchè la pace innanzitutto va cercata dentro di noi.
“Il vino e la viticoltura sono stile… e non moda”
Luigi Soini