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‘Vorrei la pelle nera’ diceva una canzone… Io mentre l’ascolto dico: Beta-Carotene e Olio di Mallo di noce!

Vorrei la pelle nera diceva una canzone… Ve la ricordate? La cantava Nino Ferrer nel 1967. Un inno alla musica blues che, nonostante il passare degli anni, molti ancora ricordano.

Ebbene, poco fa ascoltandola alla radio pensavo che anch’io vorrei la pelle nera, o meglio, una pelle lucente e dorata per effetto del sole. Quasi un miraggio per una donna come me dalla carnagione chiara che, se troppo esposta, rischia di trasformarsi in un gambero rosso! 😉

In realtà, per vivere meglio il sole e per avere una carnagione dorata, basta seguire la giusta alimentazione e saggi consigli.

Innanzitutto ci sono delle regole basilari da seguire. Sembrano scontate ma non lo sono affatto visto il numero elevato dei casi di colpi di sole, per esposizione diretta e prolungata, e di colpi di calore, dovuti a livelli di umidità estiva che superano il 60-70%.

Sole

Detto questo, direi di fare un breve ripasso. Attenzione a…

  • Non esporsi al sole nelle ore centrali.
  • Proteggere gli occhi con occhiali scuri e la testa con dei cappelli.
  • Vestirsi con tessuti chiari di fibre naturali (lino e cotone), evitando le fibre sintetiche che non permettono la giusta traspirazione.
  • Coprirsi quando si passa da un ambiente con aria condizionata ad uno caldo.
  • Tenere aperte le finestre al mattino e chiuderle, oscurando gli ambienti, nelle ore più calde.
  • Sforzarsi di bere almeno due litri di acqua fresca, ma non fredda, onde evitare antipatiche congestioni. Attenzione alle bevande dolci; oltre ad essere caloriche sono poco dissetanti.
  • Moderare gli alcolici, perché aumentano la sudorazione e la sensazione di calore.
  • Moderare il consumo di piatti elaborati, fritti e grassi, preferendo pasta e riso con condimenti leggeri.
  • Abbondate con frutta e verdura. Essendo alimenti ricchi di acqua, sono ideali per idratare il nostro corpo. Inoltre, come ben sappiamo, sono una ricarica di vitamine e sali minerali che durante la stagione estiva perdiamo con la sudorazione.
  • Dimenticavo… una coppa di gelato è un’ottima e fresca alternativa ad uno dei pasti principali della giornata.

Ma quindi… per la mia abbronzatura?

Qui la parola chiave è Beta-Carotene, un pigmento arancione capace di stimolare la produzione di melanina naturalmente presente nella pelle. Sono molti gli alimenti che lo contengono, in particolare quelli il cui colore varia dall’arancione al rosso: carote, albicocche, pomodori, pesche, peperoni, ciliegie, meloni… Ma non solo, sulla pelle, oltre ad usare creme al alta protezione, mi spalmo dell’Olio di Mallo di noce che, grazie alle sostanze di cui è composto, reagendo con la cheratina naturalmente presente nell’epidermide, aiuta la mia abbronzatura.

A proposito, indovinate cosa mangio oggi? 😉




Io la notte mi vesto con due gocce di… “Olio EVO e Bergamotto”

Marilyn Monroe, simbolo di bellezza e femminilità era solita dire: “La notte mi vesto con due gocce di Chanel numero 5”. Ebbene, siamo entrambe bionde e femminili, ma io la notte amo di gran lunga vestirmi con olio EVO e Bergamotto. Detto questo, lungi da me paragonarmi a questa intramontabile icona del cinema. Ho voluto solo riallacciarmi a questo suo modo di dire per raccontarvi il modo in cui saluto il giorno  e  mi accompagno alla notte.

Sono anni che ormai utilizzo l’olio extra vergine di oliva per mantenere la pelle morbida ed elastica. Ho imparato a farlo grazie ad un medico che me l’ha consigliato durante la mia gravidanza. Ero molto giovane e inesperta. Quando gli chiesi cosa potessi usare per evitare la formazione di ragadi lui deciso mi disse: “Cinzia, niente creme, usa solo un buon olio di oliva spalmandolo quotidianamente sulla pelle.” Io non ho ragadi, forse non ero predisposta, o forse più semplicemente le molte proprietà benefiche dell’olio di oliva e la costanza nell’usarlo le hanno prevenute.

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Ultimamente ne ho scoperto uno veramente speciale, l’Olio EVO con il  Bergamotto che la cara amica Alessandra Paolini produce nella sua Azienda Agricola a Doria, in provincia di Cosenza. Un olio dai profumi molto particolari.

Lo sapevate che la Calabria vanta un’antica coltivazione di Bergamotto risalente alla metà del 1700? Proprio così, ma non solo visto che a livello mondiale è anche la maggiore produttrice di questo agrume DOP dal 2001, i cui oli essenziali vengono impiegati nella produzione dei profumi.

Un mix perfetto per la salute della pelle utilizzato fin dall’antichità. L’olio d’oliva infatti, grazie ai suoi contenuti di vitamina E, vitamina A, beta-carotene e altre sostanze benefiche, contrasta i radicali liberi rallentando l’invecchiamento dei tessuti. In più è un prodotto naturale della nostra agricoltura che fa grande l’Italia nel mondo, meglio di così! 😉

La Natura cura!

Frangivento Cipressino nella terra di Doria

Frangivento Cipressino nella terra di Doria – Fotografia di Alessandra Paolini




Lo sapevate che i cachi…

Da ragazzina vivevo in una  casa con molti alberi da frutta. Un giorno mio padre, dovendo ampliare un’autorimessa, era in procinto di sacrificarne uno: un albero di cachi.

Mi piacevano tantissimo! Ricordo che li tiravamo giù dall’albero a Novembre, per poi farli maturare lentamente adagiandoli su lunghe assi di legno.

Nel mangiarli cercavo i noccioli che poi riponevo accuratamente da parte. Ero ansiosa di farmeli aprire da mio padre per vedere la forma della piccola posata che abitualmente trovavo. Se devo dirla tutta… questa cosa la faccio ancora! 😉

Ebbene direte, come finì la storia… l’albero poi è stato sacrificato?

Mio padre trovò il modo di non farlo rendendomi, come potrete immaginare, molto felice! La costruzione venne ampliata, ma con un albero di cachi che spuntava dal tetto. Ebbene si! Mio padre era un grande! 🙂

Oltre a farvi partecipi di un mio ricordo d’infanzia, lo sapevate che i cachi…

  • I cachi sono originari della Cina e del Giappone. Sono giunti in Europa sono alla fine del XIX secolo.
  • Sono un’eccellente fonte di beta-carotene, di vitamina C e di potassio.
  • Sono ricchi di zuccheri, quindi una buona fonte di energia. Apportano  circa 60 Kcal per ogni 100 grammi.
  • I cachi sono un frutto biologico in quanto la sua pianta non ha bisogno di trattamenti antiparassitari.
  • La parola cachi indica il frutto sia al plurale che al singolare. Comunque sia, anche se erroneamente, nel gergo comune è ormai consuetudine utilizzare la parola caco per indicare il frutto al singolare.

A proposito, i cachi vaniglia o cachi mela, dalla polpa assai più soda, sono anch’essi buoni, ma di una varietà diversa.


Fonte: ‘Cibi che fanno bene, cibi che fanno male’  – Tom Sanders docente di nutrizione e dietetica King’s College University of London

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