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Critica enogastronomica in discussione? Facciamo chiarezza con Elio Ghisalberti.

Oggi vi parlerò di una tavola di incontro e di confronto, in cui oltre a celebrare il gusto, si dialoga su questioni legate al cibo e al vino, e ai suoi protagonisti. Una tavola che spesso condivido con Elio Ghisalberti, amico e giornalista enogastronomico, ormai abituato – o forse rassegnato – all’ascolto delle mie battaglie del momento. Più che battaglie, sono cause che difendo, spinta dalla passione e da vero credo per ciò che di volta in volta sostengo. Nell’ultimo nostro incontro, si è discusso sulle questioni sollevate nella puntata di Report del 27 Maart 2017: “Sotto le stelle”. Un’inchiesta di Bernardo Iovene che, per i non addetti ai lavori, ha come si suol dire… sparato nel mucchio.

Eten en wijn, un settore che vede l’Italia al centro del mondo grazie alle capacità e al carisma di professionisti e produttori. Direi che qualche merito (e anche di più) vada loro attribuito. Con questo non voglio dire che tutto vada bene, eerder, sul fatto che qualcosa debba essere aggiustata nulla da eccepire. La cosa che mi preme, più che le polemiche, è la chiarezza e la voglia di ascoltare una voce esperta fuori dal coro di tanti, che un po’ di confusione la fanno davvero. Voor degenen die hem niet kennen,,it,Elio Ghisalberti begon zijn zoektocht in de wereld van eten en wijn journalistiek in het begin van de jaren tachtig aan de school van Luigi Veronelli,,it, Elio Ghisalberti ha iniziato il percorso nel mondo del giornalismo enogastronomico nei primi anni ottanta alla scuola di Luigi Veronelli, per poi collaborare con il Gambero Rosso (mensile e guide dei ristoranti e dei vini) e con L’Espresso per la Guida ai Ristoranti d’Italia. Het’ schepper en conservator van GourMarte, Fair eten en wijn kwaliteit producten die uitsluitend gemaakt in Italië geïnterpreteerd door de beste chef-koks. Attualmente firma per L’Eco di Bergamo la pagina settimanale “Sapori e Piaceri”.

  • Elio, oggi allarghiamo la nostra tavola a chi ha voglia di approfondire le criticità emerse nella puntata di Report di cui abbiamo recentemente parlato. Nel dirti “ti lascio la parola” già mi fischiano le orecchie. Una volta tanto dirai… A parte le battute, partiamo da ciò che ho più a cuore: le produzioni italiane di qualità. La visibilità dei nostri chef può molto in questo senso. Intendo nella scelta di materie prime italiane e nella menzione delle stesse sulle carte dei loro ristoranti. Primo impegno di questi professionisti è quello di essere custodi del made in Italy, grazie alla ricchezza di prodotti, di vitigni e di cultivar di olivo del nostro paese. A quanto pare non è sempre così. Qual è la tua opinione in merito?

Chiariamo prima di tutto un punto, visto che giustamente sottolinei l’importanza dell’italianità in cucina, chiamiamoli cuochi e non chef. AltraHelium-Time cosa, non li definirei custodi ma interpreti, perché questo è il ruolo più attinente che, in questo concordo, rappresenta la figura professionale. Detto questo ritengo che il primo impegno professionale del cuoco è quello di fare una cucina buona e sana, serieus te zijn,,it,bereid,,it,eerlijk,,it,schoon,,it,Als deze principes worden toegepast in de beste ingrediënten en Italiaanse eetcultuur en het grondgebied waar in die werkt men zo veel beter,,it,Het verdient lof,,it,we kunnen niet anders dan zich verheugen,,it,Maar voorzichtig dat u de lofzang op degenen die dit pad te kiezen, en in tegenstelling overdrijven tot grote ergernis van de mensen die een andere filosofie volgen,,it,De neiging om de lokale keuken te verheffen brengt een aantal gevolgen,,it,in de eerste plaats die van sham,,it, preparato, onesto, pulito. Se questi principi sono applicati nel valorizzare le materie prime e la cultura gastronomica italiana e del territorio in cui si opera tanto meglio, merita un plauso, non possiamo che gioirne. Maar voorzichtig dat u de lofzang op degenen die dit pad te kiezen, en in tegenstelling overdrijven tot grote ergernis van de mensen die een andere filosofie volgen.La tendenza ad esaltare la cucina del territorio porta con sé alcune conseguenze, prima fra tutte quella della mistificazione. Hoeveel koks rijden dit thema alleen maar omdat een greep op informatie en op de openbare,,it,uitgaven,,vi,verworven in de praktijk en in het dagelijks koken,,it,Hij heeft altijd het voordeel van de serieuze leveranciers naast de deur niet de noodzaak om het te pronken aan de vier windstreken voelen,,it,het doet en dat is dat,,it,En als bepaalde producten komen ook van ver wat het probleem,,it,Het belangrijkste is consistentie,,it,Heeft u ooit mineraalwater huis dat wordt geserveerd aan de tafel van een restaurant dat ik weet,,it,Turijn,,it? Chi negli acquisiti e nella pratica quotidiana di cucina, ha sempre privilegiato i fornitori seri della porta accanto non sente il bisogno di sbandierarlo ai quattro venti, lo fa punto e basta. Se poi certi prodotti arrivano anche da molto lontano qual è il problema? L’importante è la coerenza, altijd. Hai mai fatto caso all’acqua minerale che viene servita al tavolo di un ristorante che so, di Torino, De chef eist om persoonlijk te kopen konijnen in Carmagnola,,it,Misschien is afkomstig uit Zuid-Tirol of de dalen van Bergamo,,it,alles is consistent,,it,Wie mid Spiazzi,,fr,je hebt al het probleem getroffen,,it,Het medium kan min of meer geldig,,it,maar het is de chauffeur dat het veilig maakt,,it,Zelfs wanneer de uitgevers waren rijker en grootmoedig,,it,betaald, dwz hun werknemers voldoende om hen in staat om rustig te werken voorwaarden,,it,er waren mensen die gebruik maakten van de rol van persoonlijk voordeel,,it,Het was, om zo te fysiologische spreken,,it? Magari arriva dall’Alto Adige o dalle valli bergamasche: è coerente tutto ciò?

  • “Una stella Michelin cambia la vita a un ristorante e allo chef, ma anche le forchette del Gambero Rosso e i cappelli dell’Espresso possono fare la fortuna di un cuoco.” In Italia ci sono 334 ristoranti stellati con un giro d’affari che fa girare la testa. A questo proposito mi riallaccio alla trasmissione che, durante le interviste, ha messo in discussione la credibilità di guide e di critici enogastronomici da anni non più in incognito. Giudizi attendibili o sponsorizzati? Come dico spesso la differenza la fanno le persone. Il tempo insegna a seguire quelle giuste. Lascio a te continuare…

Qui mi spiazzi, hai già centrato la questione. Il mezzo può essere più o meno valido, ma è l’autista che lo rende sicuro. Anche quando gli editori erano più ricchi e magnanimi (cioè pagavano i collaboratori a sufficienza per metterli nelle condizioni di lavorare serenamente) vi era chi approfittava del ruolo per trarne vantaggio personale. È stato per così dire fisiologico che, sloot de kranen,,it,het hof van de personages verslaafd aan illegale handel is allargasse,,it,Het resultaat is voor iedereen duidelijk,,it,de geloofwaardigheid van de gidsen,,it,Ik bedoel het papier degenen,,it,Het wordt gereduceerd tot een minimum,,it,Maar de rest,,it,niet te doen beter het web ter wereld, die van nature uit de hand loopt en dus nog minder betrouwbaar,,it,Geloofwaardigheid is in de ernst en de juistheid van de afzonderlijke,,it,en het onbekende heeft niets te maken,,it,geloof me,,it,Wie houdt er niet zet je gezicht creëert een illusie,,it,verdient respect,,it, la corte dei personaggi dediti al mercimonio si allargasse. La conseguenza è sotto gli occhi di tutti: la credibilità delle guide (di quelle cartacee intendo) è ridotta ai minimi termini. Ma del resto, non se la passa certo meglio il mondo web che per sua natura è fuori controllo e quindi ancora meno affidabile. La credibilità è nelle serietà e nella correttezza dei singoli, e l’incognito non c’entra proprio nulla, credimi. Chi non ci mette la faccia crea un’illusione, non guadagna rispetto.  

  • Lo chef, una professione che alimenta i sogni dei giovani studenti per poi spegnerli quando lo stagista, entrando nel mondo del lavoro, è spesso costretto ad affrontare doppi turni. C’è poi chi, grazie alla bravura e alla fortuna, riesce a lavorare in un ristorante stellato guadagnando uno stipendio non adeguato ma giustificato dalla visibilità che ne deriva. Una media di quindici ore al giorno che contrasta con le quaranta settimanali previste dal contratto nazionale di lavoro. Una realtà che trova impreparate le giovani nuove leve. Fortunatamente non sempre è così. Da qualche anno insegni presso una scuola professionale alberghiera. Puoi espormi la tua esperienza nell’affrontare queste problematiche con i tuoi studenti?

Helium-Time-2L’obiettivo primario di una scuola professionale è, o meglio dovrebbe essere, quello di preparare gli studenti al lavoro. Dove insegno, a me sembra che i colleghi che si occupano delle materie tecnico-professionali mettano da subito con i ragazzi le cose bene in chiaro riguardo ai sacrifici che comporta il mestiere che hanno scelto di imparare. E’ pur vero tuttavia che in buon numero gli studenti iniziano il percorso totalmente privi di questa consapevolezza, ammaliati più dal fenomeno mediatico dei cuochi star che da una reale passione per la ristorazione. Durante il percorso formativo, grazie anche agli stages che vengono regolarmente organizzati, di pari passo alla crescita della consapevolezza avviene spontaneamente, fisiologicamente, la selezione. In questo senso potersi confrontare con il mondo del lavoro sin da giovanissimi aiuta, e molto, tant’è che chi sceglie le nuove formule scolastiche a diposizione, tipo l’alternanza scuola-lavoro, dimostra non solo di avere più chance di concludere gli studi, ma di sviluppare più in fretta le proprie attitudini. Se poi la domanda contiene implicitamente una critica al trattamento riservato dai ristoratori agli stagisti ed ai giovani cuochi in genere, beh, qui torniamo alla considerazione fatta sopra a proposito della credibilità della figura del critico enogastronomico: questione di persone, non certo del movimento della ristorazione nel suo insieme. Attenzione però a dimenticare un fatto oggettivo: in cucina il lavoro è per sua natura complesso e pesante, en meer in het algemeen het vaartuig in het restaurant wereld heeft specifieke kenmerken die geen sociaal leven niet toestaan ​​als het goedgekeurd.

  • Di guide, di riviste e di manifestazioni ne hai seguite e ne segui ancora tante. Cosa pensi si possa fare per migliorare la comunicazione in questo settore, soprattutto dopo l’ondata social che ha travolto, anche se per alcuni stravolto, il modo di rapportarsi con la ristorazione?

Fondamentalmente credo che sarebbe utile una selezione feroce, un ritorno ai valori della conoscenza, della competenza, e perché no anche delle buone maniere e del buon senso. Nee, ik heb geen hoop om dat te laten gebeuren.

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Ringraziando Elio riprendo la parola.

Tot slot is wat meer te zeggen ... Misschien is het gewoon dat,,it,het maken van sensationalist zonder goed onderzoek van de onderwerpen,,it,Het dient alleen om verwarring bij de consument te creëren,,it,Mijn hoop is dat het de goede mensen nieuwsgierigheid is een stimulans om thema's te ontdekken dat de belangen van alle is het belangrijk om duidelijk te maken,,it – hoewel ik hou van onderzoeksjournalistiek,,it,het maken van sensationalist zonder in te gaan op de juiste de onderwerpen die schept alleen maar verwarring bij de consument,,it,In een tijd waarin regeert de oppervlakkigheid en het uiterlijk,,it,in plaats van 'stenen gooien' we nodig hebben serieuze informatie die duidelijk maakt,,it – fare del sensazionalismo senza approfondire a dovere i temi trattati serva solo a creare confusione tra i consumatori.




Digital Storytelling. Il racconto digitale ed emozionale del territorio.

Associazione Italiana Travel Blogger – AITB

Durante l’ultima edizione della Bit, de Borsa Internazionale del Turismo di Milano, ho avuto il piacere di ascoltare l’intervento di alcuni membri dell’Associazione Italiana Travel Blogger. Una rete che promuove la professionalità, en daarvoor krijgt u een ethische code om de kwaliteit van de inhoud te geven. Trovandomi in linea con il loro pensiero, ho preso la palla al balzo per sottolineare ancora una volta un concetto che mi sta molto a cuore, ma che purtroppo a molti non fa comodo capire. Laat het me uitleggen ...

Parliamo di Digital Storytelling, il racconto digitale ed emozionale del territorio fatto da persone legate alla comunicazione che gestiscono un blog. Un’attività la cui rilevanza è stata riconosciuta dalle stesse istituzioni locali. Het enige pijnpunt in deze context, è che troppi sfruttano questa passione senza ricgekwetter onoscere l’impegno intellettuale, en niet alleen, nel dedicare tempo ed energie a questa attività. Un pensiero che riscrivo per l’ennesima volta, per rimarcare a chi non comprende, of beter, ha convenienza a non comprendere, che gestire e dare contenuti ad un blog, oltre ad avere costi, richiede molte energie.

Sentirsi riconoscere l’attività svolta grazie alla spinta della passione e dell’entusiasmo, non significa assolutamente che chi la esercita ne approfitti. Semplicemente si tratta di un equo compenso che giustifica le spese e il lavoro svolto. Sfruttare la passione altrui è moda assai diffusa. Sommige, sarebbe più facile avere alle spalle un editore, ma visti i tempi di scarsa riconoscenza, molti di noi lavorano e scrivono sulle proprie testate, con coerenza responsabilità e indipendenza.

A questo proposito mi riallaccio all’Associazione Italiana Travel Blogger, che ha regolamentato l’attività dei propri associati adottando un codice etico basato sui principi di indipendenza, responsabilità, aanzien, onestà ed accuratezza. Un’autodisciplina tesa a garantire l’attività dei travel blogger, su cui riflettere e da cui prendere spunto per altre categorie di questo settore della comunicazione.

Dat gezegd, passo la parola a Monica Nardella, founder del blog di viaggi “Turista di mestiere” e Presidente all’Associazione Italiana Travel Blogger.

Cynthia, la decisione di fondare AITB è giunta dopo una lunga riflessione. I travel blogger, quando ho iniziato io nel 2010, erano persone innamorate del viaggio che volevano condividere le proprie esperienze e, waarom niet, esser d’aiuto ad altri viaggiatori in procinto di partire con consigli e informazioni aggiornate in tempo reale, en, vooral, gratuite. Eravamo dei pionieri e non lo sapevamo. Eravamo generosi, entusiasti e sempre con un biglietto in tasca. Poi la rete ci ha scoperti. Attorno ai nostri blog si sono create delle community fidelizzate di viaggiatori desiderosi di dare il proprio contributo o semplicemente di lettori con la voglia di viaggiare restando comodamente seduti su un divano. Sono iniziate le domande, i commenti, i confronti. Ieder van ons, per assecondare questa passione, sottrae tempo ad altro. A una passeggiata, a un film, a una sana dormita. Ma lo facciamo perché ci piace e perché ci sentiamo (siamo) utili, a tutti: lettori, viaggiatori, territori.

Hier, siamo arrivati al nocciolo della questione: il generico “territori” sta per enti, proloco, strutture ricettive,AITB. ristoranti, musei. Un circuito enorme che ha inteso perfettamente le potenzialità dei travel blogger, la nostra capacità di creare curiosità, di dare visibilità a una destinazione (con una foto, un articolo o con un live sui social) e di orientare addirittura delle scelte. AITB nasce perché i travel blogger non debbano più sentirsi dei moderni Don Chisciotte alle prese con (alcuni) operatori del turismo pronti a coinvolgerci nella promozione dei propri territori con “pretesa” di professionalità durante tutte le fasi del progetto, ma al contempo convinti che basti invocare la passione per quel che facciamo per ricompensare il nostro lavoro.

Lavoro che inizia nel momento stesso in cui veniamo contattati, ma forse, anzi sicuramente, molto prima. Perché se un Ente, ad esempio, si rivolge proprio noi, non accade per caso. Significa che siamo emersi dal mare magnum di altre pagine. Che siamo ben indicizzati, che il nostro target è definito e risponde alla chiave di ricerca. E questo è successo perché scriviamo bene, perché il nostro blog è accattivante, è navigabile, è responsive. Perché alla base di un blog di successo non c’è più solo la passione. Ci sono tempo, sacrificio, rinunce e, ook, investimento economico per quel dietro le quinte che non si vede ma che sostiene la nostra pagina e quegli strumenti sempre più specialistici con cui realizziamo reportage belli e coinvolgenti.

AITB nasce dunque per tutelare i travel blogger che sanno di essere dei professionisti e chiedono di esser trattati come tali in ogni fase della collaborazione e ha come obiettivo dichiarato quello di garantire a chiunque si rivolga ai propri associati di interagire con persone che hanno deciso spontaneamente di lavorare sotto l’egida di un codice etico a riprova della propria onestà intellettuale. La strada all’inizio sembrava impervia e piena di insidie ma la risposta dei blogger e quella degli operatori del turismo ci stanno dando ragione e ci stimolano a perseguire gli obiettivi prefissati con entusiasmo e determinazione. Ne vedremo davvero delle belle!

Associazione Italiana Travel Blogger   www.travelbloggeritalia.it




De passie, de begeleiding van de blogger. Wee degenen die verloren, maar wee ook voor degenen die er misbruik van!

Ik denk dat nu iedereen weet wat een blog, een dagboek in het netwerk ontstaan ​​uit een passie, in te schrijven en te delen via sociale netwerken, waar we van houden om te leven. Een fenomeen dat zich ontwikkeld heeft sinds de late jaren '90, en heeft bijgedragen tot radicale veranderingen in de manier waarop mensen communiceren op het web. Een persoonlijke ruimte vrij van beperkingen, waarin tot uiting te geven aan hun gedachten en hun eigen creativiteit. Een echte container, vol leven en emoties.

Met betrekking tot mijn, Ik bedoel het blog, Ik weet niet hoe lang. Het is gewoon een fase in mijn leven, dat stond me toe om te leren kennen en te leren, opstaan ​​na een val. Voor sommige, Ik weet dat ik een aantal van de verhalen die ik heb geleefd zal koesteren, ze af te drukken op papier pagina, onvervangbaar reisgenoten, zegt een toekomstige tijd.

Dit alles om te zeggen wat? Misschien om te zeggen dat het de passie die ons drijft? Sommige, Wee degenen die verloren, maar wee ook voor degenen die er misbruik van! Gevoel naar behoren genomen, het risico in herhaling, Ik blijf op mijn persoonlijke ruimte te schrijven over dit, om te verduidelijken dat de passie niet moet worden gebruikt, ne fraintesa.

Dit is mijn gedachte, helaas, helaas, komt niet overeen met de werkelijkheid van de dingen. Ik blogger, geliefd en bekritiseerd, degenen die zich inzetten door het aanpassen van wat ze doen,  degenen die in hun gezelschap te zetten doet weinig energie, die binnen hun mogelijkheden te verplaatsen, gewapend met camera's en de technologie te delen. Zij zijn degenen die alle vrije tijd te gebruiken, vaak hun vakantie, studeren en schrijven in de meest onverwachte uren.

Sommigen worden zo goed te worden onderzocht en worden benaderd door mensen die bekend hoeft te worden, vaak zonder te erkennen. Dit is het punt. Laat me je vertellen een paar afleveringen die me betrokken, en dat maakte me bijna verliest de wil om verder te gaan in een wereld waarin de sluwe prevaleren. Het is alweer een tijdje, want ik ben nog niet klaar.

Eerste geval. Een paar jaar geleden werd ik benaderd om de persoonlijke verhalen van het leven van een beroemde kasteel van Bergamo vertellen waar u Restaurants. Na hen te hebben gekend en hebben hun verhalen interessant gevonden, Ik de opdracht aanvaard. Ze waren nog steeds nodig een paar bijeenkomsten om het materiaal dat ik nodig verzamelen. Om dit te ondersteunen, Ik vroeg hen een terugbetaling voor de tijd en autoritten. geen antwoord, vervolgens gesuspendeerd samenwerking.

Volgens de rechtspraak. Circa un anno fa, Ik was betrokken bij een drie-daagse tour-blogger-cursus in verband met de promotie van het gebied in de Veneto, precies naar Treviso, een stad die ik hou heel erg naar mijn roots. Ik schreef 'cursus' bij ons, want er was een fotograaf die ons geleid. Er werd overeengekomen om de reiskosten te vergoeden. Maanden zijn verstreken, voortgezet beloften, maar niets. Ik had bijna afgetreden, wanneer, naar het midden van augustus, Ik werd opnieuw beloofd de vergoeding van de kosten voor het verstrijken van de maand. Nog steeds niets, of beter, bijna een aanfluiting. Mijn passie is en die van vele, en dat van deze heren zoals wij het noemen?!

Gisteren, na mijn uitbarsting, in prive velen hebben me verteld om dezelfde situaties leven. Dragen de woorden van een vriend: “Cynthia, als je schrijft, misschien een plezier voor ons allemaal, veel dingen onopgemerkt, Nu is het de mode om te spreken van de bloggers meer kwaad dan goed.

Ik dat ik zou beloofd.




Zichtbaarheid, maken wij geen gebruik van dit woord ...

De nacht brengt raad ... is zo. Ik handel met mijn hart, altijd, ook, vaak ten koste van mij ... maar misschien is het tijd om te veranderen, en water, Ik wil niet veranderen, Ik wil hetzelfde als altijd blijven, maar eerder nadenken mijn keuzes. Kom ora, na nog een ander voorstel dat wordt verhandeld mijn samenwerking met beloften van zichtbaarheid.

Ik ben enigszins 'moe van dit woord, want degene die ik, Ik bedoel zichtbaarheid, Ik heb geprobeerd om alleen guadagnarmela, het delen van, met projecten, in mijn gedachten, met mijn werk. Nu probeer ik om het te geven aan anderen, wanneer zij dit nodig achten, als ik weet dat ik kon goed doen.

Laat blogger, als ik vandaag bellen, heeft veel werk achter (Ik hou niet van deze definitie, maar aangezien 'voor nu’ zijn, Ik geef de voorkeur naar de boerderij voor bloggers die de oproep om de aarde te voelen noemen). De afgelopen jaren zijn intens… jaar onderzoek, om de realiteit te leven, luisteren naar mensen, maar de meeste van alle jaren om te leren ... Ik zal nooit stoppen met te doen.

Ik woon tussen bestanden, notes, registers ... gebruik maken van alle technologische middelen die het mogelijk maken me aan het netwerk te gebruiken om te delen wat ik doe. Dit zijn de bloggers, ook wel in ruil voor de belofte van de zichtbaarheid… vaak zonder vergoeding van kosten (om u een voorbeeld te geven, ik wacht op een nog overeengekomen om de reiskosten sinds oktober vorig jaar).  U begrijpt dat er misschien iets mis is.

Dat gezegd, als ik zeg, Ik zou gewoon richten en het hoofd! Misschien is het aangewezen om het register te wijzigen.

Meld hier weer de reactie op een vraag Ik was een korte tijd geleden gemaakt door Justin Catalano (ditestaedigola.com) over de kwestie.

  • Wereld blogger: chi lo ama, chi lo odia, en die gebruik maakt. Maar die echt cares kennisgeving door bloggers en waarom .... Cynthia, Wat denk je?

De passie die veel bloggers reed in deze richting, compresa me, heeft naar voren als hun emotionele lading gekoppeld aan digitale communicatie, kunnen helpen in deze moeilijke tijden dat we leven, tot het grondgebied dat de producties. Een fenomeen reeds in de mode al jaren in het buitenland. Velen hebben begrepen, en hebben geïnspireerd geweest.

De wereld van de bloggers is niet altijd gemakkelijk, er zijn mensen die handelen volgens de passie, en er zijn mensen die rijden met een makkelijk doelwit laten meeslepen. Hoe dan ook, alleen betrekking op de lezers die vooruit in de tijd gevolgd, de passie die velen van ons heeft geholpen om door moeilijke tijden.
Het enige pijnpunt in deze context, is dat te veel gebruik maken van deze passie zonder erkenning van de intellectuele inzet en niet alleen, besteden tijd en energie om deze taak waarvan het belang is erkend door dezelfde lokale instellingen.

Bloggers en journalisten, passie en beroep, emotie en rationaliteit. Twee rollen wiens geschriften hebben een zeer verschillende emotionele. Hoe dan ook, beide kunnen helpen door te communiceren, elk op hun eigen manier, het land en zijn producties. Het belangrijkste voor mij is de consistentie, die moeten worden onderhouden door de golven van het gemak van het moment niet volgen.

Dan, concluderende, niet bellen in ruil voor zichtbaarheid… want de waarheid is dat als je ons bellen, zichtbaarheid je wat je nodig hebt!




“Hallo Cynthia, hoe de wereld je leeft?”

Vandaag ontving ik deze e-mail dat het publiek slechts gedeeltelijk. Ik stuurde haar een persoon die ik al enige tijd door commentaren op sociale netwerken. Toen ik het las dacht ik dat het niet genoeg een schriftelijke reactie zijn geweest op hoe de gedachte uit te leggen. Bepaalde dingen moeten worden gezegd 'stem', of beter, 'Persoon'. Ik geloof dat dit tiptoets om de kennis en het inzicht in elke situatie die ik ben geïnteresseerd in het verdiepen.

Hallo Cynthia, excuus voor de aandoening, deze gelegenheid gebruik maken om u te vragen wat informatie (als profane), over hoe de wereld in elkaar zit dat levende, hoe artikelen op de wereld van wijn en eten in het algemeen schrijven. Ik sloot vriendschap met een directeur van een krant website die me vraagt ​​om te “lanciarmi” het schrijven van iets inherent aan wijn en verzenden van foto's, dan zal ik los. Het’ een beetje 'dat ik denk, ook omdat zij zich in een situatie van crisis werk en proberen om andere verkooppunten te vinden, of op zijn minst beginnen te diversifiëren een beetje '. Ik weet niet in het minst hoe het werkt, Ik vroeg me af hoe “tour” het mechanisme, want je moet bewegen een bezoek aan wijngaarden / wijn / evenementen…etc.. Zien wat svolgi je je af of je me kunt leren een beetje ', totaal onvoorbereid niet te zijn wanneer ze gaan in bepaalde onderwerpen, vooral die van een economische ...

Iedereen die me kent, weet hoezeer ik het gebruik van digitale media, dit om de mogelijkheid dat ik te bieden aan te vullen wat ik geschikt om te delen overwegen. Maar let op, eerst en vooral ik hou van al mijn zintuigen te ontdekken wat ik wil weten, begrijpen en te verdiepen. E 'om deze reden dat het enige antwoord dat ik voelde te geven, is geweest om een ​​telefoonnummer en een woord te schrijven: Roep.

We voelden ons kort na. Het eerste wat ik zei is dat de 'terugverdientijd' is nog steeds gelijk, moet haar echte wedstrijd hebben in de kwaliteit van de dienstverlening. "Ik heb niets te verkopen als je niet zorgen voor het unieke karakter van de service". Ervaring is essentieel, voorbereiding, en je geest te openen voor nieuwe technologieën.

De weg is lang. Sommige vóór, later sommige komen en wat je verliest ... iedereen volgt zijn pad. Het belangrijkste is om jezelf te zijn, gedreven door passie en niet door de golven van de tijd. Dit maakt een verschil, het verschil is de weg ...

Sommige, langs de weg leren groeit, Dit is de natuurlijke evolutie van de dingen, Maar dat mag de keuzes die aanvankelijk begonnen niet verdoezelen. Het karakter, l’istinto, eenvoud zijn essentiële vaardigheden die, met nederigheid, benadrukken de persoon. Weten hoe je je voeten stevig op de grond blijven, blijven leren, kennen de mensen, ervaringen te delen en in staat zijn om de juiste lessen in elk trekken. Er zijn geen geheimen, het belangrijkste is om jezelf te blijven.

Aan het eind vertelde ik hem hoe ik begon te schrijven, bezoeken en vertelt het verhaal van een wijnmaker van Aosta, de afgelegde weg zo veel in de afgelopen drie jaar, van de vele ervaringen, van de vele mensen die ik ontmoette, teleurstellingen, maar ook van emoties. Zoals we hebben allemaal dromen en hoop, en met deze ik ga elke dag op…




Vandaag wil ik af te nemen als ze zeggen… “paar steentjes…”

Voor een lange tijd wilde ik een aantal van mijn gedachten over stoppen ... "Mediated en bloggers",   op ... "die nu in de schijnwerpers",  Over ... "boeken geproduceerd en meer van het moment verkocht" en ... "de chef-koks van de haute cuisine". Ik dank de chef-kok Matteo Scibilia en Luigi Opladen voor het geven me een kans.

Stamane leggendo un articolo pubblicato da Luigi Caricato sul suo blog,  "Più umiltà e meno sfrontatezza dietro ai fornelli",  ho voluto togliermi come si suol dire qualche sassolino dalla scarpa… Tutto è nato da un post dello chef Matteo Scibilia, dell’Osteria Buona Condotta di Ornago:

"Ormai c’é una grande divisione nel mondo della ristorazione. Pochi e sempre gli stessi chef sotto i riflettori. Sempre gli stessi giornalisti protettori e non si capisce se per capacità o per successo sulla clientela. Questo incredibile momento di grande mediaticità del nostro settore, tra blogger e simili, sembra un circo che gira su se stesso".

Leggo concetti importanti, ne analizzerò uno per volta.

  • De eerste: "E’ un momento di grande mediaticità del nostro settore, tra blogger e simili, sembra un circo che gira su se stesso. Matteo Scibilia dell’Osteria Buona Condotta ".

Daarom, nonostante è risaputo che non mi piace il termine blogger, rientro in questa categoria mediatica. Ho questo blog nato dalla passione di sempre per la terra, per i suoi prodotti, e per le Persone. Un blog nato come terapia di buona vita, dopo che la stessa mi ha travolto facendomi cadere. Mi sono rialzata così, scrivendo quello che vivo. Detto questo entro in merito; i blog sono diari in rete che nascono dalle passioni. Questi contenitori ci permettono di darne diffusione.

Viste poi le recenti polemiche, insisto sul concetto che blogger e giornalista sono figure ben diverse. Il blogger scrive per lo più trasmettendo il proprio credo e le proprie emozioni. Il giornalista è tale, perché esercita in esclusiva questa professione; spesso scrive cronache, e non sempre trasmette emozioni. Hoe dan ook, entrambe queste figure possono aiutare la promozione della terra in un momento difficile come questo, “facendo bene”. E’ fondamentale l’aiuto di tutti per la diffusione delle realtà produttive, per il territorio e per la nostra Italia.  Ik sta erop, “non è una gara”!

Ricordo a tutti che pernoi blogger”,  l’energia e non solo quella per ciò che facciamo, è di grande sacrificio. Per quanto mi riguarda comunque sia e comunque sarà, continuo imperterrita, ondanks alles, tenendo i piedi per terra e ricordando perché ho iniziato a fare tutto questo. Dan, se questo momento di grande mediaticità può servire ad aiutare “tutti”, waarom niet!

  • E ancora… “La gente è attratta da chi sta sotto i riflettori. Luigi Caricato”.

Purtroppo è una società che si ferma a guardare più le vetrine che i contenuti. Qualche giorno fa una persona mi ha scritto chiedendomi se ho uno zio americano per ciò che faccio. Mi ha quasi divertito la cosa visto la semplicità con cui vivo, ma mi ha fatto riflettere, su quanto possa ingannare la visione apparente delle cose. E 'om deze reden dat, nonostante ritengo buona cosa la conoscenza sul web, mi è fondamentale conoscere dal vivo le persone. La conoscenza è mezzo indispensabile per dare giudizi concreti. Quindi se il tempo e la conoscenza non fa affiorare i contenuti, i riflettori si spengono in fretta.

  • E ancora… “In libreria i libri più esibiti e venduti sono quelli firmati (ma non necessariamente scritti) dai tromboni televisivi. Luigi Caricato”.

Vero purtroppolibri dai contenuti leggeri, specchio della società. Forse complice è la televisione con i suoi messaggi comunicativi per lo più di poco spessore. Forse perché si sta vivendo un momento difficile e la gente vuole evadere. Sta di fatto che gli editori seguono l’onda del marketing. Sta a noi cavalcare l’onda giusta…

  • E ancora… “Alcuni chef innominabili, dopo aver per lungo tempo reso pornografia l’alta cucina, oggi invocano il ritorno alla cucina semplice e a prezzi accessibili. Luigi Caricato”.

Dunque io sono quella “fastidiosa” per alcuni di loro… quella “rompi”, quella che a volte li prende in giro per l’uso delle foglie che sanno di ostrica o per l’esagerata esasperazione dei piatti. Quella che ordina in posti in cui non è consuetudine farlo una frittata di cipolle, o la mozzarella in carrozza, o le verdure in pastella dicendo loro che forse una foglia di menta avrebbe migliorato il tutto.  Io sonol’elemento disturbanteper molti, almeno così mi diconoNon hanno capito che le mie sono solo provocazioni per riportarli un poalla tradizione!

Ricordo quando una sera la persona a cena con me, ha passato ironicamente il coltello allo chef perplesso dalle mie richieste. Io rappresento come dico spesso la gente, l’appassionata che trae puro piacere dal cibo. Sono le persone come me che dovrebbero dire più la loro. Questo ovviamente con tutto il rispetto per gli esperti del settore. Preciso che con alcuni chef sono amica, li rispetto e li ammiro per la loro bravura. Sono offerte diverse, semplicemente questo.  Per quanto mi riguarda amo le tradizioni e la cucina semplice di una volta, casomai un pochino rivisitata. E’ possibile che non riesco a trovare un cuoco che mi faccia, a volte persino che non conosca, i “ciceri e tria” fatti come vanno fatti??  E’ vero, è una specialità leccese, ma perché non fare corsi di cucina regionale anziché fare i “fuochi d’artificio” nei piatti?!

Concludo con un ricordo. Una sera ormai quasi due anni fa, ero a cena per un caso fortuito in un ristorante con allora tre stelle Michelin. Dopo le mie provocazioni iniziali che hanno contribuito a stemperare l’atmosfera steccata, il proprietario mi ha raccontato che era stato condotto per un incontro di lavoro in un locale analogo al suo. Vrienden, la cosa l’aveva infastidito alquanto. Mi deze: "Ma caspita, non potevano portarmi a mangiare in un locale in cui servivano due fette di culatello e così di seguito…” Ahhh!! Allora è così, a quanto pare la verità è che, la semplicità nei piatti piace molto anche a loro! 😉

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