La Natura… cura! Oggi si parla dell’Imperatoria!
Una chiacchierata a tre.
Cinzia Tosini: A rieccomi! Ciao Giustino, ciao Fausto! Oggi si torna a parlare di erbe… e quindi siete interpellati! Passeggiando in alpeggio con dei produttori di Fontina, si chiacchierava di questa pianta che loro utilizzano (foglie e fiori) per tutto! Ma dico tutto! Per le infiammazioni, le dermatiti, contro le malattie da raffreddamento, per i problemi digestivi, e chi ne ha, più ne metta! Insomma ne vogliamo parlare! Daiii, quando avete finito di spalmarvi la crema abbronzante e di prendere la tintarella, su a documentarsi che oggi si parla di erbe medicinali! A proposito vi allego la foto della pianta che ho fatto personalmente a 2000 metri, si chiama Imperatoria (Peucedanum ostruthium) o Agrù in dialetto Valdostano.
Giustino Catalano: Ma quali creme!! Che fai sfotti? 😉 Incominciamo col dire che l’Imperatoria… si trova anche a quote più basse, e al sud.
Fausto Delegà: Io la conosco l’Imperatoria, già dal nome un programma! Ho assaggiato in Francia liquori frataioli a base di questa simil Angelica. Certo gli oli aromatici dei suoi rizomi sono tanti. So che in Svizzera usano le foglie e il rizoma per aromatizzare formaggi.
Cinzia Tosini: Fausto non ci crederai… Mentre si parlava con il produttore di Fontina, sugli usi di questa pianta, ad un tratto ho detto: “Ma metterla nella fontina, noo?!” Inizierà a farlo… Avremo fontina terapeutica!
Giustino Catalano: Questa cosa mi interessa e non poco!
Fausto Delegà: Bella la notizia della futura fontina… curativa, ah ah 🙂
Cinzia Tosini: Un anziano contadino Valdostano mi ha raccontato, che sia le foglie che il rizoma dell’Imperatoria, sono utilizzate a scopo terapeutico da generazioni. Dunque, lui a tutt’oggi le fa seccare all’ombra, poi le mette in una scatola traspirante, e poi per tutto l’anno le usa per infiammazioni cutanee varie. Fa bollire l’estratto secco, che poi mette in un panno chiuso utilizzandolo a mo’ di tampone imbevuto con il liquido rimasto. Tamponato sulla parte lesa sembra miracoloso… anzi lo è!
La natura… cura! 😉