1

Panettone todo o ano? "Panettone Sottocasa", história e tradição em Vimercate.

Na cabeça torrado panettone com anchovas sicilianos.

O Panettone, o doce Brianza símbolo da tradição da pastelaria Lombard, o 6 e a 7 Dezembro 2014 mercado vai se tornar a estrela de uma festa que tem como objetivo o desenvolvimento de pequenas empresas na área.

Uma iniciativa nasceu graças à sinergia do presidente da União das Confcommercio Vimercate Alessandro Barbone, ePanettone Sottocasa o chefe de exercícios públicos do território chefe Matteo Scibilia.

Localização do evento "Villa Sottocasa", uma residência histórica dos Condes Sottocasa construído nas últimas décadas do século XVIII. Adquirida no final 2001 da cidade de Vimercate, após a restauração, foi, em parte, a intenção de MUST, Museu da área Vimercate.

"Panettone Sottocasa", História e tradição, Este é o nome eo tema da primeira edição deste evento a ser definido, que permitirá produções selecionadas e, além de degustação, a compra direta de produtores locais.

conferência de imprensaSegunda-feira 13 De outubro, no 'Osteria della Buona Condotta Ornago assisti à conferência de imprensa, além de apresentar o projeto, permitiu-me o sabor agradável de uma sequência de pratos para o trabalho de Matthew Knowles e sua esposa Nicoletta Rossi com o bolo como o principal ingrediente.

Combinações inesperadas que, de aperitivos para sobremesas, mostraram como usar este produto pode ter saborosa tradição.

Panettone todo o ano? Claro que você! Por que privar-se durante todos os meses do ano, o doce típico Lombard? Io insisto, principalmente porque eu gosto, e em segundo lugar, porque mesmo assim, Graças à criatividade dos nossos artesãos, Você não pode lutar contra a crise.

Villa Sottocasa

Via Vittorio Emanuele, 53 Vimercate (MB)

Carnaroli creme Franciacorta com migalhas de bolo em mandarim

Carnaroli creme Franciacorta com migalhas de bolo em mandarim

Batatas com mussarela, queijo gorgonzola e bolo em pó

Batatas com mussarela, queijo gorgonzola e bolo em pó

conferência de imprensa

Omelete com suco de laranja fresco e brioche de chocolate

 




"Tano, passami l’olio, mas para a sopa ...!"

Quem sabe como fazer a sopa, levante a mão!  

Você vai dizer: "Ehh Cinzia, que é preciso para fazê-lo!"Mas não! Uma boa sopa se feito direito, deve ser feito de forma profissional, em vez ..., para governar Tano! Não é mais ... Agora eu lhe pergunto: "Minestrone sopa no inverno ou durante todo o ano?"Eu faço todo o ano ... e você?

Eu amo a sopa, bom inverno quente, e de propriedade tiepido. Um mega concentrar legumes da estação, de vitaminas e minerais. Pena que para muitos no verão e, como dizer ... um prato inadequada. Io insisto, e eu faço isso de qualquer maneira!

Mas nós somos realmente capazes de fazer a sopa?

Alguns dias atrás estávamos discutindo com o chef Giancarlo Morelli A maior parte dos erros que se encontram na preparação de sopa. Sem saber que eu encontrei alguns dias mais tarde para falar sobre isso com o chef Tano Simonato. Ele reiterou o erro comum, incluindo o meu, prosseguir na cozinha unir todos os legumes.

Suficiente, Decidi, Eu quero saber o quão sério a sopa!

Cynthia,  apenas dizer… aqui está a receita:

"A sopa fria Tano Simonato"

Ingredientes:

  • Para o caldo:

Cenouras, abobrinha, sedano, cebola branca, Pomodoro Ramat, manjericão, laurel, bagas de zimbro.

Preparação:

Depois de ter limpado todos os legumes picados, deixar no calor por pelo menos três horas em fogo baixo.

Ir para chinoise (Colin) e manter apenas a parte líquida.

  • Para os vegetais:

Cenouras, abobrinha, este, ervilhas, batata, Favorito.

Preparação:

Mergulhe o grão de bico na noite anterior (pelo menos 18 horas); colocar em panificação e mantê-los al dente, sobre 50 min.

Descasque os legumes e cozinhe como segue:

       – Corte as cenouras em cubos e cozido al dente segurando.

       – Corte a abobrinha e deixe ferver até ficar al dente segurando.

       – Escalde as ervilhas em água fervente por alguns minutos já e mantê-los al dente.

       – Blanch os grãos em água fervente por alguns minutos já e mantê-los al dente.

       – Descasque as batatas e corte em cubos e cozido em água fervente já e mantê-los al dente.

       – Descasque a batata e fervê-lo por um longo tempo, para ser capaz de, em seguida, esmagar com um espremedor de batatas.

Todos os legumes devem ser salgado água com um pouco de sal.

Manter tudo separados até ao momento de preparação de sopa.

  • Para o arroz:

Cozinhe em água fervente já no anão arroz avenida segurando o dente; adicione o sal da metade de uma cozinha normal,.

Preparar a sopa:

Coloque o purê de batatas no caldo e mexa; Por fim, adicione todos os legumes e arroz. Claro que todos frio. Aggiustare di sale e un po’ di zucchero.

Sirva em coldre e sirva com azeite extra-virgem (Extra Vergine Olive).

 




Hoje eu quero tirar como dizem… “alguns seixos…”

Da tempo volevo fermare alcune mie riflessioni su… “mediaticità e blogger”,   su… “chi sta oggi sotto i riflettori ”su… “i libri più esibiti e venduti del momento” e su… “gli chef dell’alta cucina”. Ringrazio lo chef Matteo Scibilia e Luigi Caricato per avermi dato lo spunto.

Stamane leggendo un articolo pubblicato da Luigi Caricato sul suo blog,  "Più umiltà e meno sfrontatezza dietro ai fornelli",  ho voluto togliermi come si suol dire qualche sassolino dalla scarpa… Tutto è nato da un post dello chef Matteo Scibilia, dell’Osteria Buona Condotta di Ornago:

"Ormai c’é una grande divisione nel mondo della ristorazione. Pochi e sempre gli stessi chef sotto i riflettori. Sempre gli stessi giornalisti protettori e non si capisce se per capacità o per successo sulla clientela. Questo incredibile momento di grande mediaticità del nostro settore, tra blogger e simili, sembra un circo che gira su se stesso".

Leggo concetti importanti, ne analizzerò uno per volta.

  • O primeiro: "E’ un momento di grande mediaticità del nostro settore, tra blogger e simili, sembra un circo che gira su se stesso. Matteo Scibilia dell’Osteria Buona Condotta ".

Portanto, nonostante è risaputo che non mi piace il termine blogger, rientro in questa categoria mediatica. Ho questo blog nato dalla passione di sempre per la terra, per i suoi prodotti, e per le Persone. Un blog nato come terapia di buona vita, dopo che la stessa mi ha travolto facendomi cadere. Mi sono rialzata così, scrivendo quello che vivo. Detto questo entro in merito; i blog sono diari in rete che nascono dalle passioni. Questi contenitori ci permettono di darne diffusione.

Viste poi le recenti polemiche, insisto sul concetto che blogger e giornalista sono figure ben diverse. Il blogger scrive per lo più trasmettendo il proprio credo e le proprie emozioni. Il giornalista è tale, perché esercita in esclusiva questa professione; spesso scrive cronache, e non sempre trasmette emozioni. De qualquer maneira, entrambe queste figure possono aiutare la promozione della terra in un momento difficile come questo, “facendo bene”. E’ fondamentale l’aiuto di tutti per la diffusione delle realtà produttive, per il territorio e per la nostra Italia.  Insisto, “non è una gara”!

Ricordo a tutti che pernoi blogger”,  l’energia e non solo quella per ciò che facciamo, è di grande sacrificio. Per quanto mi riguarda comunque sia e comunque sarà, continuo imperterrita, apesar de tudo, tenendo i piedi per terra e ricordando perché ho iniziato a fare tutto questo. Depois, se questo momento di grande mediaticità può servire ad aiutare “tutti”, por que não!

  • E ancora… “La gente è attratta da chi sta sotto i riflettori. Luigi Caricato”.

Purtroppo è una società che si ferma a guardare più le vetrine che i contenuti. Qualche giorno fa una persona mi ha scritto chiedendomi se ho uno zio americano per ciò che faccio. Mi ha quasi divertito la cosa visto la semplicità con cui vivo, ma mi ha fatto riflettere, su quanto possa ingannare la visione apparente delle cose. E’ per questo che, nonostante ritengo buona cosa la conoscenza sul web, mi è fondamentale conoscere dal vivo le persone. La conoscenza è mezzo indispensabile per dare giudizi concreti. Quindi se il tempo e la conoscenza non fa affiorare i contenuti, i riflettori si spengono in fretta.

  • E ancora… “In libreria i libri più esibiti e venduti sono quelli firmati (ma non necessariamente scritti) dai tromboni televisivi. Luigi Caricato”.

Vero purtroppolibri dai contenuti leggeri, specchio della società. Forse complice è la televisione con i suoi messaggi comunicativi per lo più di poco spessore. Forse perché si sta vivendo un momento difficile e la gente vuole evadere. Sta di fatto che gli editori seguono l’onda del marketing. Sta a noi cavalcare l’onda giusta…

  • E ancora… “Alcuni chef innominabili, dopo aver per lungo tempo reso pornografia l’alta cucina, oggi invocano il ritorno alla cucina semplice e a prezzi accessibili. Luigi Caricato”.

Dunque io sono quella “fastidiosa” per alcuni di loro… quella “rompi”, quella che a volte li prende in giro per l’uso delle foglie che sanno di ostrica o per l’esagerata esasperazione dei piatti. Quella che ordina in posti in cui non è consuetudine farlo una frittata di cipolle, o la mozzarella in carrozza, o le verdure in pastella dicendo loro che forse una foglia di menta avrebbe migliorato il tutto.  Io sonol’elemento disturbanteper molti, almeno così mi diconoNon hanno capito che le mie sono solo provocazioni per riportarli un poalla tradizione!

Ricordo quando una sera la persona a cena con me, ha passato ironicamente il coltello allo chef perplesso dalle mie richieste. Io rappresento come dico spesso la gente, l’appassionata che trae puro piacere dal cibo. Sono le persone come me che dovrebbero dire più la loro. Questo ovviamente con tutto il rispetto per gli esperti del settore. Preciso che con alcuni chef sono amica, li rispetto e li ammiro per la loro bravura. Sono offerte diverse, semplicemente questo.  Per quanto mi riguarda amo le tradizioni e la cucina semplice di una volta, casomai un pochino rivisitata. E’ possibile che non riesco a trovare un cuoco che mi faccia, a volte persino che non conosca, i “ciceri e tria” fatti come vanno fatti??  E’ vero, è una specialità leccese, ma perché non fare corsi di cucina regionale anziché fare i “fuochi d’artificio” nei piatti?!

Concludo con un ricordo. Una sera ormai quasi due anni fa, ero a cena per un caso fortuito in un ristorante con allora tre stelle Michelin. Dopo le mie provocazioni iniziali che hanno contribuito a stemperare l’atmosfera steccata, il proprietario mi ha raccontato che era stato condotto per un incontro di lavoro in un locale analogo al suo. Amigos, la cosa l’aveva infastidito alquanto. Mi estes: "Ma caspita, non potevano portarmi a mangiare in un locale in cui servivano due fette di culatello e così di seguito…” Ahhh!! Allora è così, a quanto pare la verità è che, la semplicità nei piatti piace molto anche a loro! 😉

Seguici

Vuoi avere tutti i post via mail?.

Aggiungi la tua mail: