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La passion pour le vin… Bruno Dotti

Bruno Dotti, propriétaire de la ferme à Saint-Christophe Erbusco, le coeur de la Franciacorta.

"Mais surtout, j'ai foi en la bonne vin, e credo che sia salvo chi lo crede…” Luigi Pulci (1432 – 1484)

Luigi Pulci, Poète italien de la 1400 exprime ses vers mes pensées: “nel buon vino ho fede.” Ma quanti credono con vera passione nel vino? Lungi da me far polemica, ma come dico spesso, devo credere in quello che faccio e in quello che scrivo, esattamente come un vignaiolo deve credere nel vino. La passione non si può esprimere in altro modo…

Ma ora entro in merito per farvi capire il perché di questa mia premessa.

Recentemente ho visitato l’Azienda Agricola San Cristoforo seguendo i buoni consigli di Mattia Vezzola, que, dietro mia richiesta mi ha suggerito loro, e altre realtà da visitare in terra di Franciacorta.

Bruno Dotti, titolare dell’azienda familiare in cui collabora con la moglie Claudia, non è nato vignaiolo, tutt’altro… Anni fa seguendo la passione del padre ha acquistato una piccola realtà vitivinicola imparando man mano l’arte di fare vino. Dai due ettari iniziali oggi il suo vigneto ne ricopre ben dodici distribuiti in vari appezzamenti tutti nel comune di Erbusco.

Durante la mia visita Bruno mi ha raccontato la sua felice scelta di vita, scelta lievemente offuscata dalle problematiche, le classiche ormai che sono abituata ad ascoltare, legate alla “strangolante burocrazia”.

Dopo la visita al vigneto e alla cantina ci siamo trasferiti nella sala degustazione, giusto perché, con il mio chiacchierare, una certa sete va sempre soddisfatta. E qui arriva il bello, e mi spiego…

Come al solito, tra foto che metto all’istante in rete e macchina fotografica alla mano per fermare i ricordi, ho iniziato la mia esplorazione. Attirata da alcune belle bottiglie dipinte esposte qua e la, ho notato con estremo piacere che erano produzioni di realtà locali e non.

La cosa mi ha entusiasmato a tal punto da non potermi esimermi dal complimentarmi per la scelta dettata da un autentico amore per questo settore che, in questo modo, trova la sua giusta espressione nel “fare sistema”.

A conclusione del nostro incontro abbiamo brindato a chi crede con “vera passione” nel il vino, bevendo un calice del suo Franciacorta DOCG Brut, uvaggio Chardonnay 100%.

Salute ai bevitori di passione!




“Une conversation avec ... Matt Vezzola”

Tempo fa feci visita a Gianni Vittorio Capovilla, célèbre distillateur qui j'ai déjà dit que mon histoire à l'autre. Discorrevo à lui au sujet de mon projet… peut-être quelqu'un appellerait un rêve, mais il ne coûte rien de rêver. Comme je le dis souvent… si pas essayer dans la vie vous ne savez jamais ce qui aurait pu.

Gianni il écoutait attentivement ... comprendre mon enthousiasme. Tout à coup, il m'a dit: "Cynthia, vous devez connaître un vigneron qui croit sur le territoire, est appelée Mattia Vezzola». Directeur et vigneron de 'Azienda Bellavista a Erbusco in Franciacorta, Consigliere regionale e nazionale dell’Associazione Enologi ed Enotecnici Italiana, conduce con il fratello l’Azienda vitivinicola di famiglia Costa Ripa a Moniga del Garda. Cela dit, vi posso solo dire che seguo sempre i buoni consigli. Quindi sono andata, e l’ho conosciuto chiacchierando davanti ad un calice di vino… come piace a me.

  • Nos origines ... tout commence avec eux. Come è iniziata la tua avventura nel mondo del vino?

Per tradizione; la mia famiglia coltiva la vigna e produce vino dal 1936 a Moniga del Garda.

  •  Sei grande conoscitore del territorio, dei vitigni e dei vini Gardesani. Ce li puoi raccontare brevemente?

Sono quattro i vitigni:  Groppello, Marzemino, Sangiovese et Barbera. Rispettivamente eleganza, sapidità, piccoli frutti e più frutta rossa, più complessità e più freschezza. Le prince est le Valtenesi vin clairet qui vient des quatre variétés à majorité Groppello. Et « l'un des plus soyeux et pontificats vins du monde.

  • Il vino per me è molto di più di una bevanda, le vin est l'histoire, est pensé, est une philosophie de vie. Cos’è per te il vino?

Le vin est de savoir comment écouter, savoir attendre et saisir, en mesure de dire et exciter, est plus que temps, présent et l'avenir, est un modèle de vie, est la règle et la discipline, Il est le respect de la nature. L'histoire des familles entières, des générations.

  •  Amo visitare i piccoli produttori, passeggiare con loro in vigna e sentirne le loro storie. Io vivo così il vino. Mi capita spesso però di sentire gli esperti sostenere che un piccolo produttore difficilmente è in grado di fare un vino di qualità per la mancanza di tecnologia, che queste realtà non possono sostenere. Lascio a te la risposta.

Le dimensioni non sono significative ma è importante, per potersi avvicinare alla costanza qualitativa, avere la possibilità e la competenza di saper scegliere. L’eccellenza sta nel pensiero e non nella dimensione.

  •  C'est un moment difficile pour le secteur. Cosa ritieni possano fare le istituzione per aiutare i produttori in modo concreto?

Concedere istituzionalmente le responsabilità delle scelte e la guida delle filosofie a persone di provata e consolidata esperienza.

  •  Quels conseils donneriez-vous à un jeune qui veut se lancer dans ce domaine?

Studiare, amare, e avere la fortuna di incontrare il mondo estero.

Et «tendance maintenant répandue à classer les vins en biologique, biodynamie, organique ... Tu ne crois pas que nous pouvons continuer à confondre le consommateur?

 Direi di no;  il bio dovrebbe essere un pre-requisito da non dichiarare, il resto è nel conoscere e saper fare. C’è una grande attenzione da parte delle cantine alla qualità del proprio prodotto e non solo, oggi si pensa anche alla salute del consumatore e da qui un percorso di produzione non necessariamente biodinamico o biologico, ma il più naturale possibile.

  • I consorzi sono nati per unire le singole forze e tutelare i vignaioli. Spesso criticati, cosa ne pensi?

Il consorzio come primo compito ha quello di definire le regole e farle rispettare. Deuxième, tutelare e valorizzare la vocazionalità del territorio e del proprio prodotto, attraverso tutti i mezzi di comunicazione a disposizione. Troisième, utilizzare, al fine di ottenere il consenso generale del consumatore e una credibilità sempre più rafforzata, le potenzialità di ogni produttore, esaltando ogni singola peculiarità, che in un quadro generale d’insieme dia forma ad un progetto definito e concreto di crescita e sviluppo. Quatrième, lavorare per ottenere dalle istituzioni quei riconoscimenti e quei sostegni indispensabili, per essere sempre più competitivi sui mercati sia consolidati che emergenti. Dans les magazines, legare la terra al mercato.

  • Qual è la vostra realtà in Franciacorta sulla promozione vinicola?

Il consorzio, attraverso la sua organizzazione e relativo ufficio stampa, da alcuni anni si adopera per diffondere la denominazione Franciacorta con ogni mezzo che si identifichi nella qualità dell’immagine, della comunicazione, e del linguaggio, anche attraverso una forma diretta che è quella del Festival del Franciacorta itinerante.

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