1

Hoje falamos sobre #SocialMedia com ... Rosy Batalha

Batalha Rosy, blogger e giornalista freelance. Attiva nel campo dell’indagine sociale, ambiental, culturale e politica. Collabora a tutt’oggi con varie testate giornalistiche (Lettera43, Terre di Mezzo Street Magazine; Radiopopolare, Redattore Sociale).

Si occupa, além de, di Comunicazione e Social Media, come consulente, formatore in ambito non profit e Social Media Manager/Editor. L’ultimo progetto seguito come Social Media Editor è stato il festival del Giornalismo DigitaleGlobalnews”.

Una presentazione di tutto rispetto direi! Rosy mi fai quasi paura! 😉

Ovviamente scherzo, ma solo perché l’ho conosciuta personalmente durante “Social Gusto”, la manifestazione svoltasi poco tempo fa a Varese, que, oltre a promuovere la cucina Italiana di qualità, ha dedicato uno spazio a giornalisti e blogger per esporre le loro esperienze nell’evoluzione della comunicazione in tema di enogastronomia.

Una persona deliziosa nella semplicità e nella simpatia. Pensate che a fine conferenza ci ha deliziati con il suo tiramisù! Dico spesso di andare oltre le vetrine dell’apparenza, le sorprese sono inaspettate, a volte in positivo e a volte in negativo. De qualquer maneira, ci permettono un giudizio ed un’esperienza diretta e reale, ben lontana dal virtuale.

Detto questo entro in merito per farvi conoscere meglio Rosy, e per parlare di #comunicazione e #socialmedia, essendo io un’appassionata della comunicazione digitale.

Rosado, a te a fase oral… 🙂

  • "Comida, giornalismo e comunicazione ai tempi del web 2.0.” Qual è la tua visione delle cose?

Eu diria que a web expandiu e espalhou a cultura da comida, criando comunidades e influenciadores para todos os gostos. Mas de “La Cucina Italiana” a blogueiros de comida, o verdadeiro paradigma é que, nos dias das redes sociais, a partilha de paixões é enormemente facilitada e ao alcance de cada um de nós. E isso me parece uma coisa boa e certa.

  • Você se define como um "blogueiro de comida fracassado". Porque nunca?

No meu Bat-blog, onde falo sobre temas "duros" desde o meio ambiente ao compromisso social e civil, a categoria "Alimentação e Verde" está bem à vista, correspondendo a duas de minhas grandes paixões: cozinhando para os amigos e cuidando do meu cantinho verde. Percebi ao longo do caminho que não posso dizer a ela como eu queria, são paixões que em uma vida "hipersocial" reservei para minha esfera privada, à intimidade.. Apesar do fato de eu amar profundamente comida, convivência e compartilhamento, na web eu me censuro. Mesmo que algumas fotos de pratos e flores no Instagram e no Facebook de vez em quando "escapem de mim".

  • A mídia social na Itália ainda não é usada adequadamente como deveria. A resposta de muitos é: “Eu não tenho tempo!”Uma resposta que não considera a real importância desses meios para a promoção dos produtos, ou para melhorar a reputação corporativa compartilhando conteúdo. Você é o especialista, qual é a sua experiência?

Confirmo,  a mídia social na Itália não é usada como deveria. De Pequenas e Médias Empresas a Sem Fins Lucrativos, mas também por cidadãos comuns e pela Administração Pública.

O cuidado da comunicação e do conteúdo em pequenas empresas, extremamente, ainda é pouco considerado em termos de investimento. No entanto, o mundo da mídia social, dai blog ai rede social, realmente permite que você torne projetos e produtos conhecidos do público, Até alguns anos atrás, inimaginável e com custo muito baixo. O certo é que sua gestão não pode ser relegada ao improviso. Comunicação é um trabalho, e como todas as profissões, leva tempo, paixão e treinamento contínuo. Quem tomou este caminho, identificar recursos dentro de sua própria estrutura ou contatar profissionais, já está colhendo frutos em termos de boa reputação e visibilidade.

  •  Eu sou uma mulher romântica no sentido mais amplo do termo, amante das tradições e da terra. Mas estou presente no… Twitter, Facebook, Instagram, Pinterest, Tumblr, Caminho, LinkedIn, Quadrangular, You Tube… enfim, eu lanço na net e compartilho tudo que amo e acredito. Apesar desta Acredito firmemente que as redes sociais que temos a oportunidade de usar, eles devem se unir e não substituir o conhecimento direto, experiência indispensável para viver realidades, e aprender sobre seus produtos. Compartilhar…?

Eu compartilho totalmente esta visão. Na rede você pode criar comunidades sobre tópicos, batalhas, paixões. Mas as redes sociais não são nosso único mundo, eles são apenas mais uma representação de nossas personalidades e visões. Não devemos esquecer os relacionamentos na carne. Embora seja verdade que amizades e amores podem surgir da rede, colaborações e redes que, de qualquer maneira, para serem "sublimados" devem passar da esfera virtual à real ...

  • Twitter e o dele 140 personagens, mal digerido por muitos, eu diria, não entendido. Digamos que a imposição de sua concisão coloque muitos em dificuldade, além disso, não demonstrando grandes emoções. Um chilrear rápido com mil potenciais que muitos ainda subestimam. Você tem alguns conselhos a dar?

Eu concordo com sua análise, Twitter tem um potencial incrível, em termos de velocidade e indexação de conteúdos e pode ser muito útil tanto para se informar como para promover eventos e ideias. O ponto é este, Twitter più che un social network è un information network ma in Italia non è ancora molto usato in questa modalità. L’approccio è un po’ ostico è vero, ma una volta fatto proprio questo concetto, si può cominciare ad apprezzare anche la concisione a 140 personagens.

  • Parliamo degli #hashtag, il famoso cancelletto # que, messo davanti ad una o più parole unite, permette di aggregare le citazioni di chiunque lo utilizza. Io ormai ne faccio un uso abbondante, anzi di più. Da quanto poi, non è più ad uso esclusivo di twitter, esageroma a fin di bene!  Neste ponto eu pergunto: “Qual è in questo momento la parola della tua vita davanti alla quale metteresti un hashtag ?” 😉

In nome omen per cui ti dico #battagliera. Os desafios a serem vencidos são tantos na profissão quanto na vida. E eu não vou desistir.
 

 

 

 




"#SocialGusto : a evolução da comunicação, e ... o meu "

“As civilizações foram ditadas mais por pessoas que tinham o maior cuidado na arte e ciência da comida ... "a partir de" A cozinha italiana "N. 1 – ANNO I – 15 Dezembro 1929

Como é o meu querido amigo Giorgio Ferrari: "Os italianos são a soma de experiências em História. Se si perdono si ritorna ad essere il volgo confuso che voce non ha. A cozinha se torna pobre que a riqueza, agricultores de vinho que se torna DOC."

Una citazione che condivido pienamente, essendo un’appassionata di storia convinta che, per andare avanti un passo indietro va fatto. Parlo di recupero di tradizioni, di cucina povera ma ricca di storia, parlo di semplicità…

E’ un momento difficile per molti, gli ingranaggi della nostra economia stanno subendo un rallentamento generale. Dobbiamo unire, ma soprattutto dobbiamo unirci. Abbiamo bisogno di persone in cui credere, persone con vera passione per il territorio, per la sua storia e per la sua gente. Utopia, não, solo vero amore per il mio paese.

Se ognuno di noi facesse un passo avanti, a modo suo, come può, sono certa finiremmo per incontrarci. Sono una romantica nel senso più lato del termine, e lancio il mio grido, il mio #TamTamxlaTerra, per chi crede come me, che il futuro lo abbiamo sotto i piedi…

Perdoem o meu desabafo, ma non posso far diversamente. Ogni volta che ne ho l’occasione, a modo mio, allegramente, con i miei cappelli vistosi, con i miei sorrisi, con il mio fiume di parole, professo la mia fede per la terra.

Mi si è presentata l’occasione a Gusto Sociais, la manifestazione coordinata dalla gentile Silvia Giovannini, svoltasi nei magnifici Giardini Estensi di Varese.

Protagonista la Cucina Italiana di qualità avvicinata alla gente, mas não só. La parte riservata all’offerta culturale ha permesso a giornalisti e blogger, di esporre le loro esperienze e il loro pensiero, nell’evoluzione della comunicazione in tema di enogastronomia.

Ho avuto il piacere di essere al tavolo con:

  • Anna Prandoni, Direttore de La Cucina Italiana, la più importante rivista di cucina in Italia nata nel 1929
  • Laura Pantaleo Lucchetti, foodblogger che come me collabora con il Cavolo Verde, settimanale on line di food&vinho
  • Batalha Rosy, giornalista esperta di social media e “food blogger mancata”
  • Samanta Abalush Cornaviera, massaia 2.0
  • Eugenio Peralta, foodblogger ideatore del blog L’uomo è una Locusta
  • Jenny Maggioni, blogger

Persone semplici che ho avuto modo di apprezzare, spinte dalla passione per il cibo e per il recupero delle tradizioni, ma con un occhio attento alla rete e alle sue grandi potenzialità per la promozione del territorio e delle sue produzioni.

Nel mio intervento ho raccontato come, ormai quasi tre anni fa, ho iniziato questa mia avventura che ora mi sta letteralmente travolgendo, ma che mi piace tanto. Non faccio un mistero sul cambiamento che la mia vita ha avuto improvvisamente. Dopo uno smarrimento iniziale mi sono rialzata reinvestendo nelle passioni di sempre, terra, l’agricoltura, vinho, e la storia delle persone.  Da ragazzina sono cresciuta tra le vigne nelle campagne trevigiane… la terra lascia il segno, em tempo, e as almas.

Creai un gruppo su Facebook, Le Vigne-support. Condividevo link legati alle tradizioni, ai dialetti, al cibo, e al vino. Qualcuno notò questa donna rumorosa. Un giorno mi venne suggerito di leggere un’intervista fatta ad una vignaiola di Aosta. Mi emozionai così tanto che mi recai sul posto per conoscerla. Quando ho saputo che non aveva i mezzi per l’etichetta a retro della sua bottiglia di vino, ho voluto raccontare la storia di quella vigna.

Dopo averla stampata gliela portai, perché volevo che la donasse insieme alla vendita del suo vino. Qualcuno l’ha letta, e mi ha chiesto di scrivere. La mia storia ora continua qui sul blog e su Cavolo Verde, anche se ho un sogno, quello di vivere in campagna e lavorare nell’agricoltura. Tra me e me dico spesso: “Cynthia, piedi per terra, e ricordati perché hai iniziato.Sto imparando e continuerò a farlo, perché in fondo non si finisce mai…

Tra le mie tanti passioni c’è anche quella della comunicazione digitale. Twitto, fotógrafo, lancio sui social… una vera peste! 😉 Metto in rete tutto quello in cui credo e che mi piace, per condividere i miei momenti di felicità, convinta dell’importanza della comunicazione enogastronomica e del territorio attraverso il web.

Di una cosa però sono fermamente convintai social che abbiamo l’opportunità di utilizzare devono unire, e non sostituire la conoscenza diretta, esperienza indispensabile per conoscere le realtà, e i loro prodotti. Non fermatevi alle vetrine…

Seguici

Vuoi avere tutti i post via mail?.

Aggiungi la tua mail: