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Möt Samuel Vergari, en bloggare i pyjamas!

Blogg:  FoodWineBeer 

Da tempo si discute sul divario della comunicazione fatta tra blogger e giornalisti. Un argomento ormai tritato e ritritato che tratta due figure i cui scritti hanno una carica emotiva ben diversa. Io insisto sul fatto che, comunque sia, entrambi possono aiutare comunicando ognuno a loro modo il territorio e le sue produzioni. Det viktigaste för mig är konsekvent, che va mantenuta evitando le onde di comodo del momento.

Den passion som drev många bloggare i denna riktning, compresa mig, ha fatto emergere quanto la comunicazione digitale possa essere d’aiuto in questi anni difficili che stiamo vivendo. Questo non appanna in alcun modo la figura del giornalista, att, in modo professionale assolve ad altrettanto compito. Non è una gara, non potrà mai esserlo, essendo la forma comunicativa assai diversa.

Ho fatto questa premessa per introdurre un blogger, eller bättre, un Passion Blogger che conosco e seguo da tempo: Samuel Vergari, in arte ‘FoodWineBeer’.

Anche se l’approccio di Samuele non è il mio, nel senso che a differenza di lui io amo scrivere dopo aver vissuto di persona il territorio e i suoi protagonisti, rispetto la sua scelta dettata in questo momento da esigenze familiari.

Den värld av bloggare är inte alltid lätt, l’ho conosciuto tempo fa, när, seguendo le relazioni pubbliche e i contenuti di un sito di enogastronomia di cui ero socia, volevo far conoscere con una rubrica che avevo deciso di chiamare ‘Passion Blogger’, gli ‘appassionati veri’, quelli che con impegno e coerenza trasmettono la loro passione attraverso i blog (diari in rete).

Anche dopo aver lasciato quel ruolo, per una non condivisione di prese di posizione, questo mio progetto non è andato perso. I mitt eget sätt, continuo dando visibilità a chi ritengo possa ‘far benenel diffondere la conoscenza delle produzioni di qualità.

Samuele Vergari è nato da una famiglia dedita all’agricoltura. La passione per il vino ereditata dai nonni produttori di Sangiovese, gli ha permesso col tempo di apprezzarlo fino a diventare un punto di riferimento per gli amici, per i consigli sulla scelta dei vini. La svolta nel 2010, när, spinto dalla crescente passione decide di aprire un blog. Molto il lavoro per darne forma, tanti i passaggi e cambi di rotta, fino alla nascita di ‘FoodWineBeer’.  

Un blog che punta più ai prodotti, che ai produttori. Il motivo presto svelato: Samuele è un vero e proprio pantofolone, eller bättre, un papà di due bimbi piccoli che lo portano a rendersi indispensabile in famiglia. E’ così che scrive i suoi articoli, spesso in pigiama sul divano, tra le interruzioni dei suoi figli e i loro micro drammi. Nonostante gli impegni familiari, il piacere di scrivere di ciò che degusta a casa e nei ristoranti delle zone limitrofe, lo ha spinto a continuare. Därefter, så snart som möjligt, nei giorni di riposo, i viaggi per l’Italia gli permettono di ampliare la sua conoscenza.

“Cynthia, le soddisfazioni sono tante, in particolar modo quella di poter conoscere, anche se in molti casi solo in maniera virtuale, una marea di belle persone legate al mondo del vino e della birra. Några, anche in questo mondo ci sono personaggi negativi, persone che promettono e poi non mantengono, approfittatori e millantatori di ogni genere…  Io sono solo un semplice appassionato che alle spalle ha poca teoria e molta pratica. Un uomo e un padre che racconta le proprie esperienze in pigiama sul divano di casa… Samuele Vergari

Concludo con un mio pensiero. Noi blogger, tanto criticati ma nel contempo tanto ricercati, sono convinta che qualcosa di buono lo facciamo. A modo nostro tentiamo di trasmettere quella passione che ha aiutato molti di noi a superare momenti difficili della nostra vita.

Ora vi chiedo: “Sono forse meglio quelli che sfruttano questa passione?”




"Men kaffepulvret bör du kyla, o no !?

Jag hörde nyligen förebråelse för att de höll kaffe i kylskåpet…

Ärligt talat, det tog mig med överraskning. Instinktivt, var min första reaktion: "Men du säger?" Men med tanke på bestämning av min samtalspartner, Jag bestämde mig som min vanliga kommer att gå in i det längst ner på frågan.

Vi känner oss lite’ yttranden…

  • Lucia Galasso, Vetenskaplig chef på Museum of Rural Life och Olive Tree och biodlare

– Inte för att jag vet kommer att hålla i kylskåp är den bästa doft och smak (Jag alltid kyla).

  • Samuele di Vergari Foodwinebeer.it

– Inte, Jag håller den i mörkret på en sval, torr plats.

  • Raffaella Fortunato av cookartmagazine.com

– Det är en tankegång som går i denna riktning. Jag håller den på en torr plats i en burk med skruvlock.

  • Teresio Nardi, Capo Condotta Slow Food – Oltrepò Pavese

– Jag omhuldar skafferi, på en torr plats och i burken.

Han vill så att, Jag är här för att fråga och, Jag kom över montern av Caffè Corsini TUTTOFOOD 2013, la fiera dell’agroalimentare a Milano.

Här har jag ställt frågan till Henry Gigliarelli Director of Sales,  Saints och Anekdoter marknadschef för företaget. Tack vare sina många års erfarenhet jag har kunnat fastställa att, det viktiga för bevarandet av kaffet, är tätningen av behållaren.

Att minska kontakt av produkten med luft, om den gör det möjligt att bevara och bibehålla aromen.

Beträffande istället frågan "kylskåpet", Jag har konstaterat att den låga temperaturen kylningsolja i kaffet hjälper inte det bästa slutresultatet. Det ideala är att hålla den vid en temperatur av 12/13 grader. (Kommer du ihåg de vackra handouts gång…)

Bra, tycks slutligen klargöra frågorna, då förbereder jag en god kopp kaffe,  eftersom kaffe, är en allvarlig sak!  😉

 

 


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