1

In cerca di risposte… Val di Mello, Sondrio

“Va dove ti porta il cuore…” Scriveva così Susanna Tamaro. Sarebbe così semplice, eppure, in una società come la nostra, in cui l’apparenza prevale sulla sostanza, solo una frase scritta su un libro, che pochi sanno mettere in pratica.

Un’epoca di poco coraggio, di vite vissute in cerchi imperfetti, di ‘gabbie’ che spengono lentamente, senza voglia di reagire, spesso senza vera felicità. Quella sequenza di istanti che da al tempo una dimensione diversa, molto più ampia, emozionante e intensa.  Realtà con cui mi scontro, e che mi portano a riflettere.

Ancora una volta ho bisogne di risposte. So bene dove trovarle: nei miei rifugi nella natura, dove non esistono forzature… dove regna la spontaneità. Qualche giorno fa, in Val di Mello, davanti a uno scenario incantato rotto solo dal suono dell’acqua, i dubbi si sono chiariti.

Una valle inserita nella Comunità Montana della Valtellina di Morbegno. Qui, secoli fa, un enorme blocco di roccia oggi utilizzato come palestra dagli scalatori, è caduto dalla montagna nella Piana di Val Masino: il sasso Remenno. Il più grande sasso erratico d’Europa, con un volume che supera il mezzo milione di metri cubi.

Un ambiente montano caratterizzato da valloni selvaggi, da specchi d’acqua e piccole cascate, in cui recuperare benessere ed energia. La più vasta area protetta della Lombardia che dal 2009 è stata riconosciuta ufficialmente Riserva Naturale di Val di Mello.

Si raggiunge con la Statale 36 Milano-Lecco. Dopo Colico, seguendo la E38 dello Stelvio in direzione Sondrio, superato Morbegno e Ardenno, si prosegue per la Val Masino fino a giungere al paese di San Martino. Da qui, un facile percorso di circa 2 km, tra pareti rocciose, boschi e sorgenti di acque cristalline, permette alla mente di elevarsi, fornendo responsi e la giusta strada da seguire.

Vi lascio alle immagini, in questo caso molto più utili di mille parole…

Quando un uomo si allontana dalla natura, il suo cuore diventa duro.
Proverbio dei Lakota, indiani nativi d’America

Riserva Naturale della Val di Mello – Via Val di Mello, Val Masino (SO)

Rifugio Mello  www.rifugiomello.it

Val di Mello

Val di Mello

Val di Mello

Val di Mello

Val di Mello

Val di Mello

Val di Mello

Val di Mello

Val di Mello




Bresaola… A Chiavenna la chiamano Brisaola.

Un tour per la Valchiavenna: La Brisaola di Stefano MasantiPalazzo Vertemate Franchi – Mamete Prevostini

L’importanza della Tracciabilità degli Alimenti.

Partiamo da qui, da questo prodotto tipico che, se fatto artigianalmente, utilizza carne di bovino e non di zebù, come solitamente avviene nell’industria. Carne stagionata con sale, aromi e spezie, la cui lavorazione è fondamentale quanto l’ambiente. In Valchiavenna la presenza dei crotti, grotte naturali utilizzate dalle comunità locali per conservare salumi e formaggi, è determinante per la giusta stagionatura di questi prodotti. La particolarità di queste cavità naturali formate da massi di rocce è il ‘sorel’ (dalla forma dialettale “sorà”, ventilare). Una corrente d’aria che fuoriesce dagli spiragli e che permette di mantenere una temperatura ideale senza grosse variazioni, fresca e umida in base alla stagione.

Prodotti tradizionali che gli artigiani seguono con cura e che per questo vanno difesi. Questo per sottolineare l’importanza di un controllo cheQR garantisca il percorso di un prodotto, dal produttore fino al consumatore: la Tracciabilità degli Alimenti. A questo proposito Stefano Masanti, cuoco, artigiano e patron del Ristorante “Il Cantinonea Madesimo, con la sua “Ma! Officina Gastronomica” (Ma come Masanti, Madesimo e Maglio, suo collaboratore), ha avviato un progetto in tal senso attraverso un’etichettatura che utilizza il codice QR. Un codice a barre che attraverso l’apposita applicazione, permette di risalire con la lettura dal cellulare ad informazioni utili per conoscere l’origine dei prodotti. La sua, una Brisaola senza nitriti aggiunti, prodotta artigianalmente a quota 1.550 metri,  dove l’aria di montagna è più asciutta.

Una giornata passata insieme ad un gruppo di persone legate al mondo della comunicazione enogastronomica, che mi ha permesso di assaggiare le sue creazioni e di degustare eccellenti vini valtellinesi raccontati dai vignaioli presenti con noi durante il pranzo. Stefano Masanti, cuoco e artigiano, una vita molto intensa ed impegnata, che spesso non da spazio ad altro. Si è parlato anche di questo. A breve, con sua moglie, partirà per la California per qualche mese, per lavoro, ma con ritmi diversi. Prendersi il proprio tempo è essenziale per continuare a fare bene.

Ristorante Il Cantinone – Via De Giacomi, 39 Madesimo (SO) www.ristorantecantinone.com

Palazzo Vertemate Franchi

Nel pomeriggio, con un piccolo gruppo, ci siamo spostati a Prosto di Piuro per visitare Palazzo Vertemate Franchi. Una bellissima dimora lombarda cinquecentesca, capolavoro rinascimentale, dalla facciata sobria ma dagli interni ricchi di affreschi e di arredi dell’epoca. Una tenuta in cui è ben visibile l’attività agricola che in passato sosteneva la famiglia Vertemate Franchi. Un vigneto, un frutteto, una cantina e una ghiacciata. Non manca nemmeno un fantasma, ben conosciuto dalle signore per i ‘noti’ scherzi notturni…

Palazzo Vertemate Franchi, aperto da Marzo a Novembre. www.palazzovertemate.it Piazza Caduti della Libertà –  Chiavenna (SO)

Mamete Prevostini

Non si può finire una giornata in Valchiavenna senza aver mangiato dei buoni pizzoccheri con verze e patate. A dirla tutta stavolta ho fatto il bis, o meglio, ho assaggiato anche dei gnocchetti bianchi di Mese preparati con farina bianca e mollica di pane, che da queste parti chiamano pizzoccheri bianchi. Buoni e delicati. Il Ristorante Crostasc a Mese, in provincia di Sondrio, è stato il primo crotto in Valchiavenna ad aprire al pubblico nel 1928. Da ormai tre generazioni la famiglia Prevostini conduce questo locale, ora ristorante, con una cucina tipica che richiama la tradizione enogastronomica di queste valli.

A tavola a fianco a me Mamete Prevostini, viticoltore di Valtellina. In quest’area vitivinicola nota per i suoi terrazzamenti coltiva il suo Nebbiolo. La nuova cantina con sede a Postalesio, sempre in provincia di Sondrio, ha ottenuto recentemente la certificazione CasaClima Wine. Un marchio di qualità dell’Agenzia CasaClima di Bolzano a tutela dell’ambiente, che garantisce l’ecocompatibilità, l’efficienza energetica dell’edificio, e l’ottimizzazione dei consumi delle risorse dell’intera filiera produttiva del vino.

Ristorante Crotasc Via Don Primo Lucchinetti, 63  Mese (SO) www.ristorantecrotasc.com www.mameteprevostini.com

Al prossimo tour…

Seguici

Vuoi avere tutti i post via mail?.

Aggiungi la tua mail: