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Cartoline dal Lago di Garda. Paradisi italiani…

Luoghi e Sapori Gardesani.

Qualche settimana fa, dopo aver scelto la destinazione e aver messo due cose in valigia, sono partita verso Malcesine. Una bella località sulla sponda orientale del Lago di Garda in provincia di Verona. Basta poco per recuperare energia, quella buona, quella di cui tutti abbiamo bisogno per superare le difficoltà quotidiane. Ognuno di noi, intorno a se, ha posti bellissimi da visitare. Luoghi, sapori, persone che valgono la pena di essere vissuti, e che rendono speciali i momenti della nostra vita.

Grazie al cielo, o meglio al bel tempo, durante questa mia fuga mi sono goduta due giorni di sole, fermandomi di tanto in tanto quando gli occhi catturavano un’immagine su cui valeva la pena di meditare. Vere e proprie cartoline, quelle che una volta si spedivano alle persone care. Oggi, nonostante le parole corrano veloci attraverso i mezzi digitali, c’è chi ancora non vuole perdere i pensieri che la mente elabora davanti a tali bellezze artistiche e paesaggistiche.

Parco Baia delle Sirene

A Punta San Vigilio, località nel comune di Garda,  in un parco di ulivi c’è una baia visibile dall’alto della strada che porta a Malcesine. Una tappa obbligatoria per chi ama la fotografia, e per chi ha tempo, una sosta per una piacevole passeggiata fino a riva. Io l’ho fatto. Sono scesa lentamente, e, seduta sulla spiaggia ancora semi vuota, ho goduto del silenzio e del benessere che questi paradisi italiani sanno naturalmente trasmettere.

www.parcobaiadellesirene.it

Baia delle sirene

Baia delle sirene

Ulivi del Garda

“Ulivi del Garda tanto umani! Magri, svelti, con il tronco diviso, senza mole, tutti respiro e attenzione, ariosi e ingegnosi, non superano di troppo la statura dell’uomo. Si lasciano cogliere una parte dei frutti dal braccio alzato. Portano ramoscelli più pieghevoli che le vermene dei salci, atti a essere chiusi in perfette corone e a muovere il primo fuoco sotto la catasta.” Gabriele d’Annunzio

Ulivi Parco Baia delle Sirene

Ulivi del Parco Baia delle Sirene

Ci sono ulivi ovunque lungo le strade del Garda. Una terra di olio d’oliva garantito dal 1997 con la DOP “Garda” a tutela della provenienza e delle caratteristiche organolettiche. A Malcesine, grazie alla cultivar Casaliva, al tipo di terreno e al clima fresco, si produce un olio a bassissima acidità. Merito di ben 550 piccoli produttori uniti nel Consorzio Olivicoltori Malcesine, una società nata nel 1946. Circa 7-8.000 quintali di olio extra vergine di oliva prodotto per l’autoconsumo e per i punti vendita del Consorzio. Un olio delicato dai profumi fruttati.

www.oliomalcesine.it

Olio extra vergine di oliva del Consorzio Olivicoltori di Malcesine

Olio Extra Vergine di Oliva del Consorzio Olivicoltori di Malcesine

Malcesine

Arrivata a Malcesine ho visto ovunque tantissima gente, in particolar modo persone straniere. L’Italia è un paese molto amato, si sa, per questo è importante che i nostri ospiti trovino la giusta accoglienza e gli opportuni servizi, soprattutto in tema di accessibilità.

Lungo le vie del centro, passeggiando, ho conosciuto una cittadina raccolta in un borgo antico legato alla storia del Castello Scaligero, sede dei musei di Scienze Naturali, Storia Locale e delle Galee Veneziane (navi del passato spinte solo dalla forza dei remi).

Castello Scaligero di Malcesine

Castello Scaligero di Malcesine

Monte Baldo

Malcesine, una località tra le più caratteristiche del Lago di Garda anche per la presenza della Funivia del Baldo. In pochi minuti, grazie alle sue speciali cabine rotanti, si pùo salire fino a quota 1.800 metri godendo di viste spettacolari.

La funiva è aperta dal 20 Marzo al 9 Ottobre 2016 tutti i giorni, con inizio alle 8,00 fino alle ore 18.45 (ultima corsa dal Monte Baldo).

Funivia Malcesine - Monte Baldo

Funivia Malcesine – Monte Baldo

Il piacere di cogliere un istante, di condividerlo, e di riviverlo nel tempo. Le immagini, sia pur belle, se non vissute personalmente trasmettono parzialmente le emozioni. Per certo, anche così, guardando questa fotografia, è facile comprendere il senso di pace e di benessere che tale bellezza naturale può trasmettere. Il respiro si fa lento, e i pensieri diventano più leggeri. Se ne avrete l’occasione, vi consiglio di non perdervi questa vista.

Via Navene Vecchia, 12 – Malcesine (VR)  www.funiviedelbaldo.it

Monte Baldo

Monte Baldo a quota 1.800 metri

Paese che vai, sapori del territorio che trovi.

Entrando al Ristorante Al Gondoliere, un caratteristico locale nel centro storico di Malcesine, non ho potuto fare a meno di ordinare un piatto di bigoli (o bigoi) con le sarde: pasta fresca preparata con grano tenero, acqua e sale. Un piatto tipico della tradizione veneta.

Ristorante Al Gondoliere – Piazza Vittorio Emanuele, 6 Malcesine Tel. 045 – 7400046

Bigoli con le sarde

Bigoli con le sarde

Quella sera, con piacere, ho assaggiato un calice di Garganega ‘Romeo & Juliet’ 2014 della Famiglia Pasqua vigneti e cantine. Un antico vitigno a bacca bianca molto diffuso nel Veneto. Un vino con un’etichetta dedicata ad una storia d’amore. Uno scatto di Giò Martorana, premio Unesco per la fotografia, che ripropone i messaggi che ogni giorno gli innamorati scrivono sulle pareti del cortile della casa di Giulietta a Verona.

Pasqua Vigneti e Cantine www.pasqua.it

Garganega ‬'Romeo & Juliet' 2014 della Famiglia Pasqua vigneti e cantine

Garganega ‘Romeo & Juliet’ 2014 – Pasqua vigneti e cantine

Arco (TN)

Il mio percorso è continuato la mattina successiva con una breve deviazione ad Arco. Mi sono fermata nel centro per visitare la bellissima Chiesa Evangelica della Trinità, costruita nel 1897 in stile neogotico. Entrando, mi si è avvicinato un pastore con un sorriso e con un classico “Good morning!” Ormai sono abituata ad essere scambiata per una turista inglese, mi succede spesso, soprattutto quando passeggio a Venezia. Finita la mia visita in quel bel luogo di pace, ci siamo salutati con un sorriso, e con un immancabile “Buongiorno!”

Chiesa Evangelica della Trinità - Arco

Chiesa Evangelica della Trinità – Arco

Arco, una cittadina in provincia di Trento che ho apprezzato per l’ordine, per la storia, e per le sue belle aiuole fiorite. In lontananza, ben visibile l’imponente Castello, la cui epoca di costruzione risale all’anno Mille.

Arco

Arco (TN)

Riva del Garda

Dopo aver visitato Arco, passando da Riva del Garda, mi sono fermata nuovamente per seguire la 34° Lake Garda Meeting Optimist Class. Un evento annuale Guinness World a cui hanno partecipato giovani timonieri provenienti da trenta paesi.

Soddisfatta, dopo un caffè nel centro storico di Gardone Riviera, serenamente ho preso la strada di casa pensando al prossimo tour.

www.lagodigarda.it  www.visitgarda.com




“Il vino è una bella storia.” Alberto Malesani

Nella foto in testata la cantina dell’azienda agricola ‘La Giuva’  con la collezione di biciclette da corsa di Alberto Malesani.

“Il timing nel calcio è come nel vino. Il rispetto dei tempi è fondamentale.” Alberto Malesani

Non sono un’appassionata di calcio, o meglio, non amo il calcio di oggi. Troppi interessi mi portano a non seguire uno sport che sentivo più sincero molti anni fa. Vi chiederete quindi come sono arrivata ad un uomo che per molti anni è stato un allenatore. In realtà lo è ancora, anche se momentaneamente si è preso un periodo di pausa. Pensate che sono così disattenta che non ricordavo nemmeno che fosse stato lui a guidare la squadra del Chievo verso i primi successi. Bei tempi quelli…

Ebbene, ho conosciuto Alberto grazie ad un ‘camino’, una delle tante coincidenze che guidano ormai da anni la mia vita. Un Alberto Malesanitecnico del calcio presentato dai media come persona caratteriale che ho apprezzato per la gentilezza e la sensibilità. Come dico spesso, la realtà sovente è assai diversa da ciò che apparentemente l’informazione tenta di trasmetterci. Tocca a noi saper andare oltre se vogliamo vivere nella verità.

La mattina in cui sono andata da lui le colline erano avvolte dalla nebbia. I miei occhi brillano davanti ai paesaggi autunnali per l’atmosfera che solo la natura, con i suoi colori, sa creare. Saper godere di tutta questa semplice bellezza è già una grande fortuna.

Al mio arrivo, dopo avermi accolto con un sorriso, mi ha lasciato libera di fare una breve escursione intorno ai suoi vigneti. Ho bisogno di ambientarmi in ogni posto in cui vado. Inizio sempre così le mie visite.

Una volta soddisfatta, da sola, l’ho raggiunto in cantina. Era preso da uno scambio di battute con due persone. Non ci metto molto a presentarmi e a inserirmi nelle conversazioni quando mi trovo a mio agio. Da quel momento è iniziato il tour dell’azienda. Mentre ascoltavo Alberto che mi illustrava i suoi progetti, mi inserivo di tanto in tanto con consigli e suggerimenti che, dopo le tante visite a realtà produttive, sorgono spontanei. Ad esempio, vorrei maggiore attenzione per la produzione del buon aceto di vino. So che ci sono alcuni cavilli, ma perché non scavalcarli? Poi, vorrei vedere più aggregate le aziende agricole dello stesso territorio con eventi promossi da coloro che si occupano di comunicazione digitale del vino. Quante cose che vorrei… soprattutto più sinergie.

La Giuva

La Giuva

Mentre mi descriveva il ‘suo vino’, mi ha raccontato l’imbarazzo provato la prima volta che ha assistito al suo assaggio. L’emozione vissuta in quel momento è stata molto più intensa di qualsiasi traguardo sportivo. Mi ha colpito la sua prima esperienza lavorativa con il Giappone e il racconto degli insegnamenti ricevuti. Più conosco la filosofia di vita di questo paese e più mi attrae. Un uomo che, dopo essersi occupato di logistica in una multinazionale per molti anni, ha raggiunto traguardi importanti grazie alla determinazione e alla passione.

“Cinzia, la passione, l’iniziativa personale, la condivisione, il coinvolgimento e gli obiettivi misurabili, servono per vivere ogni istante della vita in modo pieno e senza alcun rammarico. Questa è la dieta della mia vita. Mi ha accompagnato nel passato, nel presente, e mi accompagnerà nel futuro. Ogni cosa che faccio o sogno prima di tutto mi deve meravigliare, poi, una volta capita la fonte di questa meraviglia, so che cosa può diventare. Vale per tutto… sia per un rapporto umano, o per allenare una squadra o per produrre un vino. Sono e sarò sempre lo stesso davanti a successi e insuccessi, perché gli uni sono indispensabili agli altri.”

Da qualche anno si è dedicato completamente all’azienda agricola che gestisce insieme alle figlie Giulia e Valentina, La Giuva, un acronimo dei loro nomi. Una realtà con certificazione biologica situata a Trezzolano, in provincia di Verona, nell’alta Val Squaranto. Un territorio collinare caratterizzato da un suolo calcareo ben visibile negli scavi che portano alla cantina.

Con la guida esperta di Lorenzo Caramazza, winemaker dell’azienda, produce da uve autoctone Corvina, Corvinone, Rondinella e Oseleta, un vino inteso come espressione del territorio, il Valpolicella DOC. L’ho apprezzato per la piacevolezza e per il corpo. Schietto quando maturato solo in acciaio, più intenso quando passato in legno.

Durante l’assaggio si è dibattuto su alcune problematiche che si ripresentano ogni qual volta io visiti un’azienda, in particolare sugli intoppi creati dalla burocrazia. Sembra quasi monotono toccare continuamente questo tasto, piaga dolente dello sviluppo economico della nostra Italia. Nonostante ciò, il nostro paese è sostenuto con impegno da chi sente ancora l’appartenenza e combatte per la sua ripresa.

Credo che si sappia ormai come la penso sul tricolore esposto come simbolo rappresentativo dell’Italia che lavora. Proprio per questo, vedendolo dipinto sui soffitti de La Giuva, compiaciuta ho espresso ad Alberto la mia sincera approvazione.

IMG_5557Con Lorenzo Caramazza ho approfondito una tematica affrontata recentemente scrivendo un articolo su alcune realtà agricole visitate nella Valcalepio. Mi riferisco ai danni e alle possibili soluzioni per combattere un antipatico moscerino killer: la Drosophila suzukii. Ebbene, Lorenzo mi ha spiegato che sta tentando di risolvere il problema con l’ausilio di una soluzione naturale dagli ottimi risultati. Lascio a lui continuare.

Cinzia, per la drosofila suzukii va chiarito che la trappola naturale, composta da vino con una maggiore presenza di acido acetico e zucchero, viene utilizzata nelle coltivazioni della fragola in lessinia. Si sta utilizzando questa tecnica anche nei vigneti cercando di rispettare l’agricoltura biologica. In trentino qualcuno sta utilizzando una miscela simile per venderla in contenitori pronti all’uso. Questo rimedio aiuta per il 60/70 % delle catture. Qualcuno sulla frutta utilizza le reti fini e/o trattamenti. Nel caso della vite il problema maggiore si ha nei fruttai per l’appassimento delle uve dove la ventilazione e il freddo risultano l’unica vera difesa. 

La mia visita non si è conclusa in azienda ma in una bella trattoria della zona, tra chiacchiere e sorrisi. Questi sono i momenti che danno un senso a ciò che faccio. Un capitolo tra i più intensi della mia vita degli ultimi anni. Come ha detto Alberto: “Il vino è una bella storia.

 www.lagiuva.com

Il vino di Alberto Malesani

Il vino di Alberto Malesani

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