Visibilità, non sfruttiamo questa parola…
La notte porta consiglio… è così. Agisco col cuore, sempre, troppo, spesso a mie spese… ma forse è il caso di cambiare, anzi no, non voglio cambiare, voglio rimanere quella di sempre, ma ponderando meglio le mie scelte. Come ora, dopo l’ennesima proposta in cui viene scambiata la mia collaborazione con promesse di visibilità.
Sono po’ stanca di questa parola, perché quella che ho, intendo la visibilità, ho tentato di guadagnarmela da sola, condividendo, con progetti, col mio pensiero, col mio lavoro. Ora io tento di darla ad altri, quando lo ritengo opportuno, quando so che potrebbero fare bene.
La blogger, come mi chiamano oggi, ha molto lavoro alle spalle (non amo molto questa definizione, ma visto che ‘per ora’ lo sono, preferisco chiamarmi farm blogger per il richiamo che sento con la terra). Gli ultimi anni sono stati intensi… anni passati a ricercare, a vivere le realtà, ad ascoltare le persone, ma soprattutto anni passati ad imparare… non finirò mai di farlo.
Vivo tra schedari, appunti, registri… uso tutti i mezzi tecnologici che mi consentono di usare la rete condividendo ciò che faccio. Questi sono i blogger, a volte chiamati in cambio di promesse di visibilità… spesso senza rimborso spese (per farvi un esempio ne sto aspettando ancora uno concordato per le spese di viaggio dall’Ottobre scorso). Capite che forse qualcosa non va.
Detto questo, come dico io, direi proprio punto e a capo! Forse è il caso di cambiare registro.
Qui di seguito riporto nuovamente la risposta ad una domanda che mi è stata fatta poco tempo fa da Giustino Catalano (ditestaedigola.com) in merito alla questione.
- Mondo blogger: chi lo ama, chi lo odia, e chi lo sfrutta. Ma a chi interessa in realtà la comunicazione fatta dai blogger… e perché. Cinzia, cosa ne pensi?
La passione che ha spinto molti blogger in questa direzione, me compresa, ha fatto emergere quanto la loro carica emotiva abbinata alla comunicazione digitale, possa essere d’aiuto in questi anni difficili che stiamo vivendo, sia al territorio che alle produzioni. Un fenomeno già in voga da anni all’estero. Molti lo hanno capito, e ne hanno preso spunto.
Il mondo dei blogger non è sempre facile, c’è chi agisce seguendo la passione, e c’è chi si fa trascinare da facili traguardi. Comunque sia, spetta solo ai lettori seguire chi trasmette nel tempo, quella passione che ha aiutato molti di noi a superare momenti difficili.
L’unico tasto dolente in questo contesto, è che troppi sfruttano questa passione senza riconoscere l’impegno intellettuale e non solo, nel dedicare tempo ed energie a questa attività la cui rilevanza è stata riconosciuta dalle stesse istituzioni locali.
Blogger e giornalisti, passione e professione, emozione e razionalità. Due ruoli i cui scritti hanno una carica emotiva ben diversa. Comunque sia, entrambi possono aiutare comunicando, ognuno a loro modo, il territorio e le sue produzioni. La cosa fondamentale per me è la coerenza, che va mantenuta evitando di seguire le onde di comodo del momento.
Quindi, concludendo, non chiamateci in cambio di visibilità… perché la verità è che se ci chiamate, di visibilità ne avete bisogno voi!