Oggi vi presento Dante Cattaneo, il giovane sindaco di Ceriano Laghetto, in provincia di Monza e Brianza, che ho conosciuto qualche mese fa durante la ‘Giornata della Fioritura’ al Frutteto del Parco. Perché ve ne parlo? Perché insieme a un gruppo di volontari, durante il mese di Agosto, ha contribuito a migliorare l’ambiente pulendo le aiuole del paese che amministra.
Un modo per avvicinarsi ai cittadini, conoscerli e confrontarsi, per discutere sulle tematiche le cui soluzioni migliorano i servizi della città. Ascoltando le persone ci si arricchisce di esperienze che, se messe a frutto, permettono di migliorarci dando un senso al nostro lavoro. Io stessa, per i miei scritti, ritengo queste fonti indispensabili. Per il primo cittadino, un esempio su come riportare il ruolo del sindaco al ruolo che era e che dovrebbe essere.
Molti penseranno alla trovata pubblicitaria. Per quanto mi riguarda ne ho voluto scrivere solo perché vorrei che i rappresentanti delle istituzioni fossero più vicini alla gente. Sull’operato di Dante poi, il tempo ci dirà chi ha torto o ha ragione. Nel frattempo, anziché stare a guardare, impariamo tutti a tirarci su le maniche per salvaguardare i nostri territori!
Ma ora a lui la parola…
- Ciao Dante, racconti brevemente a chi non ti conosce il percorso che ti ha portato a diventare sindaco?
Sono appassionato di politica e del mio paese da sempre. Nel 2004 fui eletto Consigliere comunale a soli 21 anni nelle file della Lega Nord, movimento a cui sono iscritto sin da giovanissimo. Nel 2009, a 26 anni appena compiuti, sono stato eletto Sindaco di Ceriano Laghetto, dove vivo da sempre, e riconfermato nel 2014 per il secondo mandato.
- Hai passato una parte del mese di Agosto a estirpare piante infestanti dalle aiuole della città che amministri. A dire la verità per me infestante è ben altro… Comunque sia, sono convinta che questa esperienza ti abbia permesso di avvicinarti alla realtà della gente comune. Come ti è nata questa idea?
E’ nata in modo molto naturale. Dal 2009 a Ceriano esiste un gruppo comunale di volontari che si chiama G.S.T. (Gruppo di supporto territoriale), che aiuta gratuitamente il Comune con un’infinita di opere e azioni: controllo del territorio, piccole manutenzioni, pulizia, supporto durante le manifestazioni, aiuto alla viabilità. Io sono uno di loro e ho voluto dedicare parte del mio tempo libero, in un mese particolare come quello di agosto, alla comunità. Amo vedere il mio paese pulito e ordinato, e non avendo risorse per affidare lavori a giardinieri o ditte esterne, ci rimbocchiamo le mani in prima persona.
- Mi racconti qualche aneddoto significativo che ti è capitato in questo periodo di ‘pulizia stradale’?
Gli aneddoti sono tutti relativi al rapporto con le persone che si son fermate vedendomi lavorare sulle strade. Tanti mi hanno ringraziato, si sono complimentati ed alcuni sono usciti dalle case e si sono uniti a noi per ripulire il paese. Tanta generosità e riconoscenza, tanti inviti per bere una bibita o un caffè, poiché la gente ha riconosciuto la positività del nostro esempio.
- Tra le piante che hai estirpato ricordo di aver visto l’immagine di una piantina di rucola selvatica che hai ripiantato nel tuo giardino di casa. Ho saputo che come me ti piace molto. Io la uso per preparare un sughetto con i pomodorini veramente sfizioso. E tu?
La mangio in insalata, mista ad altra insalata rigorosamente verde, o ancora meglio da sola con olio di oliva taggiasca, aceto di mele e sale. Mi piace il suo gusto piccantino.
- Questa estate bizzarra è quasi finita. L’unica cosa che ci rimane è sperare in un autunno migliore. Visti i tuoi precedenti, hai in serbo qualche progetto per i prossimi mesi?
Per i prossimi mesi attualmente ho in mente solo preoccupazioni: amministrare un paese di questi tempi e con uno Stato che complica ancor di più le cose ai Comuni non è mai stato così difficile.