Kom Scrive Wikipedia: “Il tam-tam è un tipo di tamburo usato da alcuni popoli africani come strumento di comunicazione a distanza per diffondere un messaggio di villaggio in villaggio. Bildligt, spridning av information genom mun till mun. "
Bra, är ett par dagar att mitt sätt, att skapa synergi, Jag lanserade en hashtag su twitter, för mer än en slogan för att förena och göra kända tillverkare; Italienska producenter som möts och jag möter i mina vandringar på sociala medier och framför allt ... sakta personligen. Det är dags att säga ENOUGH egoism, och tiden går hand i hand! Staterna kan fortfarande! Scatter gynnar inte någon. Den måste utgå från ovan “Människor”, sedan med bra projekt, du kan gå långt…
Manuset som jag återger nedan är utbrott av en vän, en producent av olivolja i regionen Kalabrien. L’Italia VUOTA della quale parla sono convinta che si possa ancora colmare… Io incontro tanta gente, le persone hanno soprattutto bisogno di tornare a credere in qualcuno che li unisca, och in cui possano riporre fiducia! Forza Italiani! Io voglio un #TamTamxla Terra!
“Chi uccide con lo sfruttamento, con l’ipocrisia o con l’indifferenza il mondo rurale sta cancellando il futuro”.
Aless Paolini
Non chiedetevi cosa state facendo…
Fråga inte vem som odlar vete som du kommer furbish avhandlingar gastronomiska, som katrinplommon apelsinerna som spremerete för aptitretare mest innovativa, som är böjd för att binda upp i persikorna, chi fresa, som befruktar, Du dirada…
Denna värld hör inte hemma i marginalerna är där din girighet har avskilt, du slår runt som hyenor aldrig nöjd förrän du måste vända på jakt efter andra slaktkroppar, din le! Eftersom som dödar med utnyttjande, con l’ipocrisia o con l’indifferenza il mondo rurale sta cancellando il futuro. Non chiedetevi cosa state facendo…
Ed ecco oggi la mia piccola provocazione, il sassolino che lancio, un concreto S.O.S. a nave amica:
Denunciamo!
Ma denunciamo sparando a zero su queste paludi schifose nelle quali la cultura contadina o diciamo l’imprenditoria agricola sta affondando!
Raccontiamola la storia di un prototipo di figuro (uso il maschile perché il termine è tale, ma io mi sono appena imbattuta in una figura) che ritiene che ai ciba-polli li si possa schiacciare come si ritiene; ett pulver’ meno magari a quelli della categoria che spremono uva, visto che la suddetta si pregia di essere titolare di un’enoteca, ma di una vecchia meschina mescita di vino per ubriaconi non sarebbe degna di tener le redini!
E raccontiamolo di queste frange o forse son qualcosa di ben più corposo? Che vogliono qualità a prezzo zero incassabile a dodici mesi, come l’obolo che dai per spurgarti dai peccati! L’Italia sta in crisi? NEJ! Italien kommer att söka den kris som ännu inte helt nått, beviset är förekomsten och den ekonomiska försörjningen för italienare som inte kan göra sitt jobb, men, tyvärr, men de fortsätter att arbeta på bekostnad av skador och som fungerar bra med en sådan svårighet, och även för att förbättra testa!
Så länge det är GDO (storskalig distribution) som inte förstår ett fan av vad som säljer och den idiot som tillbringar 300 Euro för middag, men sedan pidocchia pundet av citrus, tills det finns en dam i mink som frågar varför ett kilo persikor kostar så mycket, tills det finns en restaurangägaren vars anställda får betalt för att tippa mer än vad kostar dem en flaska olja, men den senare endast om du betalar skadeståndet för att påminna dig att räkningen gjorde dagen förra året, tills allt som existerar och sprider sig, Italien kommer att förbli deponin som har blivit, perché gli uomini che la abitano al pari di quelli che la governano non vogliono capire niente ed investono sui simboli e lo sventolio delle bandiere (verdi come i soldi) anche se poi non sanno bene se siano o meno vantaggiosi.
Ma l’Italia non è in crisi, l’Italia è VUOTA, il ché è ben diverso, la crisi, anche quella economica, presuppone dal mio canto una capacità introspettiva per cogliere ed elaborare al meglio la presenza di uno stato di crisi, di contro, vakuumet kan prova och testa ett kylskåp klass E, precis som vi italienare, förkylning, tomma och dåraktiga och giriga konsumenter!
Dear Cinzia,
leggo le tue parole e noto una vicinanza tra chi ama l’Italia, chi ama i prodotti della terra, chi ama la passione di chi si prodiga a dar la vita a prodotti che nulla hanno a che fare con la corsa a nuovi mercati… solo per poter aumentare i terreni bruciati, diminuire i costi di produzione, i prezzi di acquisto e, già perché poi finisce così, la quantità di prodotto contenuto veramente. Tutto per l’avidità di pochi soci e la delusione di tutti gli altri.
Questo è quello che tengo bene in mente quando, dando ossigeno a quel fuoco di passione che ho dentro, porto i prodotti italiani d’eccellenza (già così si chiamano adesso quei prodotti che dovrebbero essere “secondo natura”) con me e li presento ai possibili acquirenti, siano essi privati o negozi. Tanto il tempo necessario ed il lavoro richiesto, ma tante anche le notti serene passate senza timore, perché ho fatto il mio dovere, ho posto una pietra nel fiume della conoscenza.
Questo è quello che io e pochi altri in questo Paese, dove si da ancora peso alle persone, meno ai capitali, vi gör.
Il mio invito è quello di seguire il tuo, il nostro, percorso e mettere tanto impegno per aiutare quei produttori che ancora ci credono.
Lo så, per mig, in Svezia, è un lavoro facile, ma provateci lo stesso.
Ciao,
Maurizio
Ciao Maurizio,
scrivi dalla Svezia… Come stanno le cose li?
Qui non è facile, lo sai bene, giro molto per produttori, parlo con loro… è dura, mer. Jag, con i miei entusiasmi e con i mezzi che ho, ci provo… Cerco di dar loro voce. Ma ripeto, è dura!
Loro me lo dicono. La burocrazia e persone che non considero “Italiani”, che speculano con concorrenze sleali senza qualità per un ritorno facile, non li aiuta, e non aiuta la situazione a migliorare. Sono guadagni facili, ma di breve durata. Solo le vere tipicità perdurano nel tempo e garantiscono un’immagine al mady in Italy nel mondo.
Bisogna trovare il modo di ripartire. Dobbiamo tornare a credere nel territorio rispettandolo, dobbiamo recuperare quell’appartenenza che molti hanno perso! Per la miseria siamo in Italia! Caspita lo urlerei nelle piazze! Ma ci rendiamo conto che in che paese meraviglioso viviamo! Parlo di tradizioni, di paesaggi, hav, di gusto… Historia! Siamo forse ciechi! E per quattro idioti che ostacolano ci vogliamo arrendere! Maiiiii! Vem kapitulerar har redan förlorat!
Den’ necessario ripristinare la fiducia ponendola in persone che vivono realmente e direttamente le situazioni sul campo. Persone che vanno collocate nei posti giusti, dove possono “fare bene”, o che per lo meno vanno ascoltate riportando la lora parola a ch può!
Chi sono mai diranno in molti per usare questi toni? Un’illusa, una sognatrice, una pericolosa idealista, una rompiscatole. Io posso solo dire che sono un’ITALIANA CHE AMA IL SUO PAESE, I SUOI TERRITORI E LA SUA GENTE… E QUANDO AMI, COMBATTI!