Ricetta: “Cozze arraganate alla Tarantina”
Col tempo ho imparato a vivere le città che visito passeggiando lentamente, di giorno e di notte, guardando gli scorci più nascosti, e gli attimi di vita vera…
Qualche sera fa, nella bella e suggestiva Taranto, guardavo i pescatori occupati nel riordino delle loro barche. Li ascoltavo mentre allegramente fra loro scambiavano battute. A dir la verità qualcosina ho capito, almeno credo… Leggete un po’ qua cosa si dicevano:
“Catà, quann’u marit arriv’a quarantina, lass’a mugghier e s’n ve a cantina, quann’a mugghier arriv’a quanrant’ann lass’u marit e s’pigghi’a Giuann.”
Tradotto credo significa: “Cataldo, quando il marito arriva alla quarantina trascura la moglie e se ne va in cantina, quindi alla moglie a quarant’anni non resta che trovarsi un… Giovanni”. La saggezza popolare eh… 😉
Ogni volta che mi soffermo a guardarli, penso fra me e me, a quanto vorrei vivere per una notte la vita vera dei pescatori su un peschereccio. Prima o poi sono certa che lo farò. Questa è ormai la mia vita, la vita bella che mi ha rapito il cuore…
Per ora mi accontento di assaggiare il loro pescato. Qui di seguito riporto una semplicissima ricetta tipica tarantina che ho assaggiato al Ristorante Ponte Vecchio, in una notte splendida dall’atmosfera unica…
Cozze arraganate alla Tarantina
Inizio col dirvi che “arraganate” in tarantino vuol dire “gratinate”.
Dunque, acquistate delle cozze, io ne prenderei a vagoni visto che le adoro! Mi raccomando però, che siano belle fresche!
Una volta pulite apritele a crudo, e predisponetele a mezzo guscio in una teglia.
Quindi preparare l’impasto per il ripieno amalgamando bene a del pan grattato con l’olio d’oliva, in questo caso Pugliese, e che sia buono mi raccomando! Unire del pepe, prezzemolo, e pecorino quanto basta (no sale).
Una volta impastato bene il tutto riempite le cozze, e passate la teglia nel forno per 10 minuti a 220 gradi.
La mia amica Maria Palumbo, tarantina DOC, consiglia come alternativa, per chi ama sentire appieno il sapore delle cozze, di non unire il formaggio… Gusti son gusti! 🙂
Io le ho assaggiate con il pecorino… vi assicuro, una delizia!
La Produzione delle Cozze Nere Tarantine è la più antica e la più grande a livello mondiale.
I Tarantini hanno impiantato, e di conseguenza insegnato alla gran parte del mondo la coltivazione delle cozze. Quelle di Taranto, riconosciute anche per la forma, sono diventate ora più salate perché si coltivano nel Mar Grande. In realtà la Vera Cozza Tarantina è quella del Mar Piccolo, zona attualmente impraticabile per l’inquinamento. (cit. Mimmo Modarelli)
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Ristorante Ponte Vecchio
Piazza Fontana, 61, Taranto
Innanzitutto ti ringrazio da tarantino. Per quanto riguarda le Cozze Arraganate a noi piace aggiungere anche aglio tritatissimo, anzi grattugiato, le preferiamo senza formaggio, è vero che la ricetta tarantina lo prevede. Noi usiamo cuocerle anche meno di dieci minuti, appena accenna a colorarsi il pane le tiriamo fuori, le irroriamo di succo di limone e le riinforniamo facendole colorare solo in superficie. Complimenti per le foto.
Grazie Mimmo. In quanto Italiana, mi sento a casa mia ovunque 🙂 La difesa del proprio territorio, l’appartanenza, il rispetto è da diffondere!
Detto questo, condivido per l’aglio, lo adoro! Vale anche per le cipolle, ne ho un sacchetto pieno… cipolle di acquaviva 😉